lunedì 6 giugno 2022

Mondadori si compra la Star: l'inizio della fine?

E' giunta notizia, pochi minuti fa, che la Mondadori ha acquistato la Star Comics. L'annuncio è stato dato dall'editore perugino sulla sua pagina Facebook. In termini pratici significa che il nuovo padrone in casa Star sarà un manager Mondadori di Silvio Berlusconi. L'articolo rivela che la casa editrice milanese ha comprato il 51% del capitale sociale della Star Comics. Nel pacchetto è finita pure la tipografia di famiglia, la Bovini s.r.l., che dal 1987 pubblica i fumetti della Star. 

Il comunicato aggiunge che la Star, all'interno di Mondadori, potrà trovare ulteriori occasioni di sviluppo, tra cui la possibilità di godere di spazi maggiori all'interno della catena di librerie che fanno capo all'editore milanese e senza tralasciare i rapporti con le fumetterie che hanno costituito negli ultimi 30 anni il vero circuito distributivo della Star. Simone e Claudia Bovini continueranno a mantenere le cariche di amministratori delegati. La sede resterà per ora a Bosco.

Fin qui la propaganda, ora cerchiamo di capire che cosa è successo e che cosa succederà davvero. La Mondadori ha deciso di comprarsi la Star Comics con trattative da ottobre 2021 in virtù del boom che i fumetti hanno generato in libreria. Tra il 2019-2021 la crescita è stata del 175%. La fanta-pandemia ha dato un gigantesco aiuto con le vendite online. L'italiota medio che si è bevuto tutto il terrorismo sanitario ha pensato di ordinare sulla rete un manga e non un libro.

Poi nel 2022, con la guerra russo-ucraina che ha cancellato il virus a livello mediatico, si è tornati alla normalità e la crescita è stata solo del 22% e penso che si abbasserà ancora fino ad esaurirsi entro il prossimo anno. Questi dati sono citati nel comunicato Mondadori. Il tutto per dire che se Mondadori pensava di far l'affare comprandosi il secondo editore di manga a livello nazionale, ha fatto male i suoi conti. La Star, come altri licenziatari, è soltanto una scatola vuota.

Il punto forte della Star, oltre alle licenze, sono i suoi collaboratori, una squadra di esperti del settore cresciuta negli anni e basata sui primi approcci nel 1992, quando deteneva anche le licenze Marvel e di altri editori Usa e che fece crescere inglobando i collaboratori della Granata Press dopo il crac di questa. Un editore furbo avrebbe dovuto assumere tali persone e subentrare nei rapporti con editori nipponici. Avrebbe risparmiato ed invece hanno fatto ricchi i Bovini.

Questi ultimi sapevano che una crescita ulteriore non sarebbe stata possibile e quando la Mondadori ha bussato alla loro porta non ci avranno creduto. Così hanno dato una cosa che oggi sembrerebbe appetibile ma destinata inevitabilmente ad afflosciarsi. Con i prezzi in costante aumento, anche le vendite caleranno nei prossimi mesi e questo spiega il perché quel 22% di crescita della prima parte del 2022 si azzererà del tutto entro fine dell'anno come ho detto sopra. 

La Mondadori nei fumetti ha sempre fatto cilecca. Nel 2013 aveva aperto una sezione dedicata e chiamata Mondadori Comics, gestita malissimo e dopo pochi anni è stata chiusa per l'assoluta incapacità di chi era stato chiamato a dirigerla. La Star ora passata sotto le sue grinfie farà la stessa fine? E' probabile, perché non è credibile che i figli di Bovini possano gestire l'editore in completa autonomia come fatto finora. Sono passati da padroni a dipendenti di un altro.

Prima o poi, la sezione Star (come si dovrebbe chiamare) risulterà inglobata nelle sue strategie e ogni traccia dei Bovini sparirà. Panini ne uscirà rafforzata perché se la Mondadori/Star inizierà a perdere le licenze, sarà lei a raccoglierne i pezzi insieme alla BD-Jpop. C'è un altro aspetto da approfondire: il comunicato spiega che la chiusura dell'operazione dipenderà dall'assenso degli editori giapponesi che deve intervenire entro il 30 giugno. Tutto può ancora accadere.

L'assenso dei nipponici è importante perché permette di capire che chi decide non è tanto la Star o la famiglia Bovini, ma i padroni dei diritti di pubblicazione. La Star infatti pubblica One Piece che arriva a circa 35.000 copie al mese solo dell'inedito. E la Shueisha vuole le stesse garanzie dalla Mondadori. E così Shogakukan e Kodansha. Il vero interlocutore della Mondadori in tale operazione sono quindi i giapponesi. A guadagnarci (e tanto) saranno solo i Bovini boys.

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