giovedì 9 giugno 2022

I manga hanno ucciso Tex: per Bonelli è la fine?

I manga hanno ucciso Tex e il fumetto italiano? Credo di si dopo gli ultimi eventi che hanno stravolto il mercato e soprattutto l'acquisto della Star Comics da parte di Mondadori. Ne ho parlato qui e qui. La ragione principale di questa acquisizione è la crescita esponenziale che ha avuto il settore dei manga negli ultimi anni. Qualche mese fa i dirigenti della Star Comics durante una presentazione parlarono delle tirature monster dei loro manga più noti, oltre 200.000 copie.

Se si va in qualsiasi fumetteria, l'80% degli scaffali è occupato dai manga, mentre per i comics restano le briciole. Per i fumetti italiani, come i Bonelli, nemmeno quelle. Per non parlare dei Diabolik, Alan Ford, il Morto e Topolino. Niente. Per non parlare poi delle librerie, specie quelle Mondadori non fa molta differenza. Esistono soltanto i manga, che vendono da pazzi. Ma non è nemmeno questo il punto forte. I clienti sono quasi tutti giovanissimi che parlano e discutono.

E più si va avanti più il numero cresce. La Star Comics nel 2020-21 è diventato così il primo editore italiano e la Mondadori non poteva stare a guardare dopo il fallimento della sua redazione comics. Con il colpo dell'altro giorno si è assicurata quel monopolio che aveva perso. Dai dati diffusi in rete ho potuto mettere a confronto gli utili di Star Comics e Bonelli nel 2021: 5,1 milioni contro 2,2 milioni. La Star Comics con poche licenze e investimenti minimi l'ha stracciata. 

Ha fatto perfino meglio della Panini che ha si una sezione manga ma non paragonabile come vendite a quella della Star Comics. La Panini è costretta a rincorrere stampando tanti volumi di comics sperando di trovare spazio in libreria ma finora non c'è riuscita. Nelle librerie Mondadori quasi metà dello spazio è occupato dai manga e oltre la metà di questi sono della Star Comics, che si può considerare ormai della Mondadori. In piccola parte c'è un po' di spazio per la Jpop.

Sempre dal bilancio di Bonelli emerge che i suoi ricavi delle librerie sono una entità infinitesimale delle sue entrate. L'editore milanese è intrappolato nel circuito delle edicole e rischia di affondare in pochi anni (o pochi mesi) con esse. Gianfranco Manfredi, commentando l'editoriale Bonelli di maggio, ha parlato di situazione drammatica. Ed io penso a come può sentirsi il proprietario constatando questa situazione. Anche Bonelli dovrà mettersi a pubblicare manga?

Non credo basterebbe, poiché lo spazio di mercato che occupano la Star e la Panini è troppo grande. Bonelli avrebbe dovuto lanciarsi in questo mercato una decina di anni fa, ma ora è tardi. Secondo me, la Bonelli dovrebbe azzerarsi e ripartire, mantenendo in produzione solo Tex e forse Dylan Dog e chiudere il resto, liberandosi dei tanti fumettisti che non le servono più e buttarsi a capofitto con i manga, cominciando con i titoli più di nicchia per passare poi agli shonen.

Non sarebbe una strategia sbagliata dato che dall'ultimo bilancio, ad esempio, si nota che Tex rappresenta la metà dei suoi utili. Se si concentrasse sulle licenze dei manga ridurrebbe tantissimi i costi di produzione e comincerebbe a far sentire la sua presenza in circuiti come le librerie e le fumetterie, anche online, dove in sostanza non esiste. Io sono solo un comune lettore e per come la vedo io non ci sono alternative. O cambia o chiude o si svende alla Mondadori. 

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