lunedì 8 agosto 2022

Nathan Never n. 371: la recensione

La storia di Nathan Never intitolata Rigenerazione di Bepi Vigna con i disegni di Antonio Fara e Luciano Regazzoni non è stata facile da assimilare. Il redattore Luca Del Savio ha spiegato nell'editoriale che Vigna l'ha scritta cinque anni fa e che Fara ha impiegato tutto questo tempo per finirla (disegnava una tavola ogni 3 mesi?) ed in ultimo é stato necessario affiancargli Regazzoni per le tavole finali. Non sono soddisfatto del finale da cui mi aspettavo un colpo a sorpresa.

Ma non è arrivato e devo dire che il ritmo stanco della narrazione di Vigna non ha migliorato la percezione o la voglia di vedere finiva. Un Never vecchio e disilluso viene ritrovato in una camera di stasi sulla nave Gadalas alla deriva nello spazio da un gruppo di ricercatrici. La realtà del futuro ai suoi occhi è scioccante. Sono trascorsi 600 anni e l'umanità ha lasciato il sistema solare in un grande esodo verso altri sistemi stellari. I problemi non esistono più e la gente vive serena.

I computer dettano le regole della società e la gente si concentra sul proprio sviluppo interiore per raggiungere la perfezione. Grazie ad un processo detto rigenerazione, quando l'età avanza, i tessuti sono ricostruiti. Nessuno invecchia più, la medesima donna che ha trovato Nathan, Ura, ha circa tre secoli e tutto ciò non può che sconvolgere Nathan che non ricorda bene che cosa è successo. Poi dopo essere lui stesso sottoposto ai trattamenti inizia a ricordare il suo passato.

Mister Alfa ha assassinato suo figlio, Nathaniel e lui, per evitare che lo stesso destino capiti alla figlia Ann, affronta il nemico. Alfa vuole i segreti che ha appreso sull'evolvere del tempo ma Nathan riesce ad ucciderlo ed inizia il suo viaggio nel cosmo fino a quando Ura non lo ritrova nel futuro. Dopo essere ringiovanito, accetta il nuovo ruolo propostogli dal consiglio dei conservatori del tempo, il narratore di storie per formare i giovani. Il futuro di Nathan Never è questo?

Sembra che Vigna abbia scritto l'ultima storia del suo personaggio e forse ci è riuscito ma mi ha anche annoiato. Troppe, tante parole per descrivere una serie di eventi che potevano essere racchiusi in metà delle pagine dell'albo. E capisco anche chi oggi sostiene che Nathan sia in crisi. Il quadro che ne esce è quello di un personaggio stantio come i suoi autori e la storia di quest'albo ne é la conferma. Mi sarei aspettato il colpo a sorpresa, che è stata solo un'illusione. Ma no.

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