sabato 6 agosto 2022

Diabolik (Anno LXI) n. 02-2022: la recensione

L'inedito di Diabolik di febbraio è coinciso con il 900esimo episodio del re del terrore e il titolo non poteva non richiamare questo evento storico. Ecco perché non capisco il motivo di puntare come autori su nomi di ripiego come Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro invece di puntare su Tito Faraci, il numero uno. Delusione anche per i disegni affidati a Stefano Santoro, un nome che da poco fa parte del Diabolik team e il veterano Jacopo Brandi alle chine. La resa è stata pessima.

La storia è iniziata con i tocchi giusti e un classico riferimento alle origini di Diabolik, a quel Walter Dorian boss di una banda criminale a Clerville ed identico a Diabolik. Fu questo elemento che consentì al re del terrore di sostituirsi a lui dopo averlo ucciso impossessandosi delle sue ricchezze, tra cui la famosa Jaguar. In quel periodo, Dorian venne a sapere che un certo Ronin, capo di una scuola di mercenari, stava facendo delle indagini su di lui e volle conoscere il perché.

Ronin, che aveva aiutato Diabolik a sfuggire agli uomini di King che volevano vendicare il loro capo, portandolo nella sua scuola, voleva che il suo nuovo allievo sfruttasse quella somiglianza con Dorian per andare a Clerville. Dorian venne a sapere dell'interesse di Ronin e lo fece torturare ma questi non gli rivelò mai il vero motivo di quelle ricerche salvando Diabolik dal suo raggio di azione. Diabolik intanto aveva preso il posto di Dorian sbarazzandosi della sua banda.

Uno degli uomini di Dorian, il Cobra, ne scampa e credendo che il suo capo lo aveva tradito iniziò a meditare piani di vendetta. Evaso di prigione, dove era finito per una condanna a vita, capì però che a venderlo non era stato Dorian, ma Diabolik che aveva preso il suo posto. Anni dopo a Clerville attua il suo piano di vendetta. Fa rapire Eva dopo avere attirato l'attenzione di Diabolik con l'esibizione di uno dei pugnali di Ronin in tv esigendo in riscatto una grossa somma.

Diabolik ha 900 minuti, cioè 15 ore, per trovare 50 milioni di euro, impresa impossibile anche per lui così si mette alla ricerca del covo del Cobra che ritrova dopo complesse ricerche con il flusso dei dati telefonici. Cobra comprende di non avere più speranza e così finge di essere uno dei suoi sgherri che vuole tradire il folle capo dicendosi disposto a consegnare Eva in cambio della parola di Diabolik che non gli farà nulla. Diabolik accetta ed Eva torna libera tra le sue braccia. 

Eva, tuttavia, intuisce dai segni sul braccio dell'uomo (provocati da un bracciale rigido) che è lui il Cobra. A quel punto Diabolik lo uccide con il pugnale, nonostante avesse dato la sua parola di non ucciderlo. Questo perché nessuno può toccare Eva e sperare di restare in vita. La conclusione della storia è scialba e senza quel tocco di azione che sarebbe stato necessario. Diabolik la risolve fin troppo facilmente e mi sarei aspettato molto, ma molto di più per il 900esimo episodio.

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