lunedì 15 agosto 2022

Il futuro della Bonelli e il rispetto verso i lettori

Un paio di giorni fa sono usciti i risultati di bilancio della Bonelli, che confermano il quadro di una casa editrice appiattita sull'offerta del suo principale personaggio, Tex ed incatenata al circuito distributivo delle edicole. Ho messo a confronto i dati con quelli degli anni scorsi, specie di prima della crisi sanitaria e il numero delle copie vendute è di poco diminuito ma è calato molto quelle delle nuove proposte. 

Dai pareri espressi sui vari siti e social ne ho ricavato la conclusione che, come avevo scritto in questo articolo, la Bonelli vedrà ridotto progressivamente ma inevitabilmente la sua fetta di mercato. Senza più nuovi personaggi e senza un ricambio generazionale sarà difficile mantenere il baraccone. Forse riuscirà ad andare avanti senza grandi scossoni per qualche anno, sfruttando Tex ma l'esito è fosco.

Seguendo solo Nathan Never, il destino del resto della produzione mi è indifferente e per questo mi auguro che i diritti del personaggio passino quanto prima a qualche altro editore che abbia la volontà di andare avanti, dato che le voci che ho sentito sul futuro dell'agente Alfa non sono rosee. Ho cercato di discutere della questione con la condivisione dei miei pezzi su qualche gruppo ma senza risultato.

Anzi, sono stato attaccato e buttato fuori senza alcun preavviso dai gruppi texiani, dove pare che la comandino gli autori bonelliani che fanno bannare tutti quelli che criticano le loro scelte o contestano la casa editrice Bonelli. Ad esempio, in un gruppo di questi figuri, un certo James "Tex" Western (così si fa chiamare lì) mi ha espulso dopo che un fumettista bonelliano diceva che davo cattive notizie.

Figuriamoci se condividevo articoli di Comix Archive, il sito di critica che mantiene sulla Bonelli una posizione coriacea. Spuntavano fuori fanatici deliranti che mi attribuivano l'identità di Comix Archive (per loro doveva essere una sorta di offesa) ed aizzati anche lì da autori bonelliani. E' successo in un forum di Tex dove il curatore della serie si è scagliato contro di me e solo perchè avevo postato pezzi del sito.

Avevo pensato che il miglior modo per replicare a quello che diceva lui era con una voce critica abbastanza nota. Alla fine ho capito che il diritto di esprimere liberamente il pensiero non esiste nei gruppi e nei forum bonelliani, ognuno dei quali si è ridotto ad una comunità chiusa dove il dissenso non è ammesso. L'unico che ha mostrato nei miei confronti educazione e rispetto è stato soltanto Bepi Vigna.

Non posso, quindi, che augurarmi che Nathan Never, l'unica testata bonelliana che seguo, continui ma del resto, come ho detto sopra, non me ne importa niente. Anzi, per come sono stato trattato da chi si dovrebbe mostrare tutto tranne che arrogante e sprezzante, dico che si fo§§ano pure. Un editore che macera più del 50% di quello che pubblica dovrebbe imporre ai suoi fumettisti di rispettare i lettori. 

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