domenica 9 ottobre 2022

Sakamoto Days n. 02: la recensione

Il secondo volume di Sakamoto Days di Yuto Suzuki si presenta ricco di colpi scena e sorprese che pongono nuove domande su un mondo, quello dei sicari giapponesi, che il fumettista ha saputo presentare con una parvenza di logica, sia pure deviata, in un contesto specifico come quello di uno shonen, ovvero di un manga per ragazzi. Mentre la famiglia Sakamoto è al luna park per un pomeriggio di relax, Shin, Lu Xiaotang si ergono angeli custodi. Shin affronta un killer strano.

Come in tanti shonen, ogni personaggio é caratterizzato in un certo modo con una certa fissa per qualcosa. Il sicario della prima storia è uno che guarda all'appeal delle persone. Colpisce Shin con un veleno che in pochi minuti lo rende cieco. Ma Shin riesce a batterlo grazie a Sakamoto che gli indica a distanza i movimenti con il pensiero. Shin è un telepate. Il killer viene graziato e dopo avere inoculato l'antidoto a Shin, rivela di essere stato mandato a uccidere dalla Dondenkai.

Come altre agenzie di assassini, si avvale dei sicari che in Giappone sono riuniti e addestrati dalla Federazione Giapponese sicari, di cui facevano parte Shin e Sakamoto, oltre a Nagumo, il quale continua a mostrarsi non chiaro nei suoi propositi. C'è poi l'Order, il commando speciale della Federazione che interviene per mettere in riga le forze quando c'è caos come in questo momento. La situazione si complica quando Aoi, la moglie di Sakamoto vuole entrare nella casa horror.

Qui entrano in azione altri killer inviati dalla Dondenkai, Hard Boiled e la signorina Obikuro, dai quali sappiamo anche il nome del killer di prima, Tatsu Tacchan. Bolided ha un conto in sospeso con Sakamoto. Quando erano al centro di addestramento federale, il Japan Cleaner Creation, cercava di farsi notare, però Sakamoto lo riteneva inutile. Ora vuole dimostrargli che sbagliava. All'inizio lo mette in difficoltà, poi Sakamoto dimagrisce e lo fa a pezzi. Boiled deve arrendersi.

Intanto, Obikuro dopo avere cercato di uccidere Shin e Lu, prende in simpatia quest'ultima e alla fine diventano tutti amici. Aoi viene a sapere della taglia sulla testa del marito Boiled che si lascia scappare le parole e così a Sakamoto non resta che andare alla Dondenkai per far rimuovere la taglia su di lui. Quando arrivano alla loro sede (ne scoprono il luogo grazie ad un negozio di vecchie vhs che vendono le informazioni facendoci dei film) trovano una vera strage.

I vertici della Dondenkai sono stati tutti uccisi dai membri di Order, i quali sono stati attivati dalla federazione dopo che più di cento killer sono stati uccisi da un killer misterioso. Nagumo avvisa Sakamoto: è stato fermo 5 anni e d'ora in poi arriveranno killer più forti e dovrà rimettersi in forma. Due membri di Order sono stati già presentati, Osaragi e Shishima. Nell'editoriale sono pubblicizzati ben due titoli di manga ci contenuti omosessuali. Un fatto davvero deprecabile.

Sakamoto Days è un manga avente come un target il pubblico di fan minori e certa robaccia non dovrebbe comparire, nemmeno sotto forma di pubblicità, con tutti i danni che può fare alla psiche di lettori ancora immaturi e non in grado di capire il fenomeno della devianza sessuale con tutto quel che ne consegue. I soggetti lgbt non possono procreare in modo naturale per motivi legati alla loro psiche, quindi rientrano tra gli infertili per motivi psicologici o psichiatrici.

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