domenica 18 dicembre 2022

Diabolik (Anno LXI) n. 07-2022: solo per un cervo

Dopo la cocente delusione della storia del mese precedente (qui c'è la recensione), arriva una bella storia di Diabolik, non straordinaria ma una perla se confrontata con quelle degli ultimi tempi. Il soggetto è di Mario Gomboli e Tito Faraci con la collaborazione di Angelo Palmas. Testi tutti di Faraci e ne è venuta fuori una classica avventura del re del terrore, piena di colpi di scena, cambi di direzione e un finale che, sebbene non eccelso, ha chiuso bene la vicenda dei vari personaggi. 

I disegni sono stati realizzati da Stefano Santoro, da poco entrato a fare parte del team di artisti di casa Astorina e ancora molto acerbo, incerto in qualche tavola, ma di buone prospettive future. La trama inizia con un classico: la nota attrice Vanessa Leon vuole ritirarsi dalle scene, nonostante la contrarietà del mondo del cinema e del regista Nicola Morton, che la vorrebbe ancora avere nei suoi film. Diabolik vuole impossessarsi della sua collezione di gioielli molto particolari.

Alcuni di essi, infatti, hanno al loro interno altri diamanti e ciò li rende unici e di valore gigantesco. Il primo tentativo finisce male. Vanessa attende tutte le sere un cervo che ha chiamato Rodolfo per darle del cibo ma affacciata alla finestra nota Diabolik. Siccome gli impianti di allarme non funzionavano più (Diabolik li aveva tutti messi fuori uso) si serve di una tromba da stadio per simulare la sirena di un allarme. Diabolik pensa che uno deve essergli sfuggito e si ritira a mani vuote.

Vanessa resta così scioccata dall'accaduto che annuncia alla stampa che andrà all'estero con una nuova identità. Vivere ancora a Clerville con l'ombra di Diabolik che vorrà vendicarsi per lei è ormai un peso insostenibile. Passano tre anni ed una frana sulla strada lungo la valle di Clovert, a pochi passi dal confine con il Beglait, rivela il cadavere di un certo Valerio Linz (identificato dal documento trovato vicino). Non appena Eva vede il volto dell'uomo in tv ha un sobbalzo: è Vanessa!

Tre anni prima aveva studiato il suo bel volto cercando di capire che sembianze avrebbe potuto assumere nel caso in cui avesse deciso per una nuova identità. A quel punto, è facile arrivare alla soluzione del mistero per Diabolik. Vanessa si faceva truccare da una sola persona, Gianna Lopez. Con la maschera di un certo ispettore Gloven, Diabolik interroga Gianna e capisce che nasconde dei particolari del caso. Un microfono che riesce ad attaccarle di soppiatto rivela tutto il resto. 

Tre anni prima si era accordata con Federico Gart, uno stuntman, per uccidere Vanessa dopo averla truccata per farla sembrare un uomo. L'omicidio venne eseguito da Federico che adesso teme che Diabolik possa arrivare ad entrambi dopo che la sua complice l'ha avvisato del colloquio con l'ispettore Gloven. Diabolik, infatti, mette in moto il suo piano. Segue Federico e lo intercetta mentre sta andando da Gianna per ucciderla e eliminare un pericoloso testimone del suo misfatto.

Diabolik ammazza Federico e recupera i diamanti che stava portando con se, mentre Eva fa la stessa cosa con Gianna. Da parte sua, è una sorta di vendetta. Era una fan della Leon e il modo in cui è stata uccisa dai due richiedeva una punizione esemplare. Questo è stato il primo albo con l'aumento di prezzo da 2,80 a 3,00 euro. Ne ho parlato qui. Gomboli spiega nell'editoriale a pagina 123 che 3,00 euro sono tre caffè come nel 1962 quando Diabolik era a 150 lire e tanto già allora.

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