lunedì 2 gennaio 2023

Diabolik n. 1 fu un fallimento: parola di A. Giussani

Il n. 1 di Diabolik uscito il 1 novembre 1962 non andò bene, anzi andò male e ben al di sotto delle aspettative di Angela Giussani, come ebbe a dichiarare in occasione di una intervista concessa alla fiera di Lucca del 1972 per festeggiare il decennale del re del terrore di Clerville. Al tempo la tiratura media di un fumetto girava sulle 20.000 copie circa e per andar bene bisognava piazzare almeno il 60-70% della tiratura. 

Diabolik n. 1, partito con una tiratura di 20.000 copie, vendette solo 8.000 copie, in gran parte nella zona della Lombardia. La conferma di un esordio infelice di quello che sarebbe divenuto una leggenda del fumetto italiano, è arrivata anche da Gianni Bono, che ne ha discusso sul suo sito. Bono disse che poco dopo un suo amico aveva acquistato le copie rese di quel n. 1 e gli permise di prenderne quante ne voleva.

L'amico di cui ha parlato Bono nel suo pezzo era il figlio dell'editore Giovanni De Leo, che aveva gli uffici proprio davanti casa sua. Bono, per educazione, prese soltanto una copia e rimase parecchio deluso in quanto credeva che quei disegni, eseguiti da Zarcone, fossero stati fatti da Brenno Fiumali (che, di quel primo albo, aveva realizzato solo la cover). Le cose migliorarono moltissimo qualche tempo dopo. 

Intorno al terzo-quarto anno di pubblicazioni la tiratura di Diabolik crebbe fino a 80.000 copie ed oramai aveva una diffusione su tutto il territorio nazionale. Nel 1972, in occasione della succitata intervista lucchese, la tiratura del re del terrore era di circa 300.000 copie, un succeso gigantesco. Non ho reperito i dati sulle vendite effettive, ma per stampare tante copie, significa che vendeva almeno il 70-80%.

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