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Harley Quinn (vol. 4) n. 28: il pesce dei cartoon

Harley Quinn crea per caso un buco nel Multiverso della DC e rischia di distruggere un intero pianeta in Harley Quinn (vol. 4) n. 28, di Tini Howard e Sweeney Boo. L'albo vede Harley bloccata nel mezzo di una guerra innescata da Due Facce/Harvey Dent mentre Pamela Isley è impegnata in eventi che si stanno svolgendo nella sua serie regolare scritta da G. Willow Wilson e disegnata da Marco Takara. 

A seguito di un incidente con il dipartimento di polizia di Gotham che la costringe a completare il servizio sociale al Gotham Community College, Harley ha un altro incontro con Dent che alla fine si conclude con lei che tira fuori dal nulla un pesce cartone animato. Harley non riesce a capire come sia riuscita a realizzare un'impresa del genere, anche se poi afferma che non è la prima volta che le succedono.

"Ultimamente ho visto cose sempre più strane sui cartoni animati e presumo sempre che significhi soltanto che ho bisogno di aumentare il dosaggio", spiega. È quando Harley riceve la visita di Lady Quark, un personaggio estremamente potente che viene dalla famiglia reale e ora vive sulla Terra-48 dopo che il suo pianeta originale, la Terra-6, è stato distrutto in Crisis per avere delle risposte aumenta il mistero.

Lady Quark definisce Harley criminale multiversale per aver evocato il pesce dei cartoni animati causando danni irreversibili. "Hai fatto un buco nel multiverso prelevando il pesce da un'altra Terra, lasciandolo debole e sbrindellato", dice Lady Quark ad Harley. "Questa era l'arma di un grande guerriero nel momento del bisogno... e ora è finita nelle tue mani. Quel guerriero, a causa tua, ha perso la sua battaglia.

E le cose sono irrevocabilmente cambiate." Harley insiste che non ha idea di come abbia ottenuto il pesce dei cartoni animati; Lady Quark, tuttavia, non vuol sentire ragioni e la avverte che la loro prossima interazione non sarà altrettanto amichevole. "Il rischio di contagio è troppo alto", dice. "Fallo di nuovo e taglierò quanto devo per fermare la diffusione di tutto questo e non esiterò a ucciderti se necessario".

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