martedì 16 maggio 2023

Mazinger Z: l'evoluzione grafica dal 1972 ad oggi

Mazinger Z di Go Nagai si è evoluto molto nel corso del tempo, sia nei manga che nelle produzioni anime. L'immagine del robot più diffusa è quella legata al cartone del 1972 e che fu rispettata nel film anime del 1974 dal titolo Mazinga Z contro il Generale Nero. Nel primo manga uscito tra il 2 ottobre 1972 e settembre 1974 all'inizio su Weekly Shonen Jump e dopo su TV Magazine di Kodansha a seguito del litigio dell'autore con la Shueisha, il robot appariva tozzo e poco curato. 

Occhi molto grandi con cornice rossa e la parte superiore della testa sproporzionata. Inoltre, è chiara la similitudine con Mao Dante, altra creazione di Nagai. Il design del corpo del robot era una evoluzione di due modelli, Iron Z e Energer Z, in cui Koji si inseriva nella testa con la sua moto. La parte superiore della testa di tali robot non presentava il classico elmetto dove si sarebbe adagiato l'aliante slittante quando il pilota assumeva il controllo del robot. Non era l'unica citazione.

Sulla moto Koji sfoggiava una sciarpa al collo simile a quella di Kamen Rider di Shotaro Ishinomori (quello di Cyborg 009, tano per capire). Circa due mesi dopo l'uscita del manga, Mazinger Z esordisce come anime nel dicembre 1972 e il suo aspetto viene ancora modificato. La cornice intorno agli occhi diventa nera mentre l'elmetto è più ridotto. Il robot assume una figura meno caricaturale rispetto al manga. Pure l'aliante slittante cambia e da bianco diventa rosso e più piccolo.

La storia dell'anime era diversa da quella del manga e così insieme al cartone, venne varata una nuova serie manga molto più fedele alla trama dell'anime affidata a Gosaku Ota, un giovane disegnatore dello studio di Go Nagai. Nel marzo 1992 la Granata Press optò per questa versione per la prima pubblicazione in Italia del manga di Mazinger Z (nei primi undici volumi della collana 17x24 Manga Classic). Il tratto di Ota è molto più preciso di quello di Nagai e si vede benissimo. 

Mazinger recupera il colore rosso intorno agli occhi ed un elmetto più grande (anche se non grande quanto il Mazinger originario). Si arriva così al 1984 quando Nagai creò il God Mazinger, un gigante di pietra che richiamava dei tratti di Mazinger. Nel 1986 doveva partire il Dai Mazinger che avrebbe chiuso la trilogia dei robottoni. Il progetto non fu mai realizzato. Tale Mazinger era una sintesi tra i tratti del primo robot e quelli di Great Mazinger. Nel 1988 tuttavia si cambia ancora.

Arriva il manga Mazinger vs. Usa, progetto ideato per il mercato Usa e il robot risulta incupito. La faccia è quasi tutta blu e più sinistra che Nagai poi evolse in Mazinsaga del 1990 (opera ad oggi incompiuta). Mazinsaga non era un robot, ma Koji che indossata una maschera di Mazinger diveniva un gigante di pietra dotato di una energia potente. Mazinsaga somigliava più al Great Mazinger che al Mazinger classico, per la verità. Nel 1998 Nagai realizza Z Mazinger con nuovo scenario.

Z Mazinger è l'incarnazione di Zeus. La zeta stava quindi ad indicare la divinità greca. Il robot è simile al Mazinger Z dell'anime del 1972 a eccezione del simbolo sul petto da dove partivano i raggi termici, che è unito come nel Great Mazinger ma più ampio. In Italia è arrivato per la D/Visual e poi ristampato dalla Jpop. In Z Mazinger i riferimenti ai miti greci solo accennati nel 1972 vengono ampliati. Nel 1998 il terzo e ultimo volume di una serie di novel presenta God Mazinger.

Nome simile al God Mazinger del 1984 però simile ad una sintesi di Mazinger Z e Great Mazinger, che poi nel 2001 fungerà da base per la creazione di Mazinkaiser, anime di 8 episodi di cui è stata realizzata una versione manga uscita in Italia per D/Visual. Nel 2009 ecco Shin Mazinger Z: The Impact, anime di 26 episodi, una sorta di rifacimento dell'anime del 1972. Nello stesso viene realizzato anche una serie manga chiamata Shin Mazinger Zero con grafica ancora diversa.

Il robot ha arti sproporzionati e l'aspetto benché simile al Mazinger del 1972 è più sinistro. Lo scopo di questa serie, proposta in Italia da Jpop, è infatti impedire che il robot diventi una sorta di demone, il Mazinger Zero, che distruggerà il mondo. Il manga è un seinen in una trama molto cruda e per la prima volta si parla di altre dimensioni, ma l'articolazione degli eventi è molto caotica. Nel 2010 esce un seguito Shin Mazinger Zero vs. Generale Nero (anch'esso in Italia per Jpop). 

Nel 2017 arrivano due belle miniserie, ciascuna raccolta in un volume unico, Mazinger Z: Alter Ignition, che è una sorta di riassunto della trama del manga del 1972 con un robot con gli arti sproporzionati ma molto meno sinistro rispetto a Shin Mazinger Zero e anche Mazinger Z: Alter Ignition, un prequel del film anime Mazinger: Infinity con un robot con un corpo meccanico coperto da tante pannellature e molto simile all'anime del 1972 (la trama è ambientata 10 anni dopo).

A marzo 2023 è partito un nuovo manga per il 50esimo anniversario del robot dal titolo Mazinger Destroying Hell con i disegni di Kazumi Hoshi. Questo ennesimo Mazinger, chiamato Mazinger Zeist, è simile alla prima versione del manga di Nagai del 1972 con elmetto grande, meno pannellato e con articolazioni molto realistiche tipo Gundam. I capitoli del manga sono proposti sul sito della rivista Hobby Japan su licenza Dynamic Planning, la casa di Go Nagai, autore della storia. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.