sabato 10 giugno 2023

Daredevil (vol. 7) n. 11: Daredevil ridotto maluccio

Continua il declino di Daredevil, come storia e personaggio, nel n. 11 della sua attuale serie regolare scritta da un pessimo Chip Zdarsky e disegnata da Rafael DeLatorre. Grande parte di questo numero è un promemoria di tutto quello che è andato perduto nella sua vita, come una cupa bobina dei momenti salienti di Zdarskycorrere e oltre. C'è uno scontro intenso e straziante tra Cole e Daredevil, il quale si stava riprendendo a casa del detective. Ma si è ritrovato con il costume di Daredevil per fare qualcosa ed il ritmo rallenta per la riflessione.

Alla fine si arriva alla comprensione che Matt non ha altro posto dove andare, aprendo la porta alla disperazione. Quindi, quando va dagli Stromwyn, è molto difficile giudicare quanto Zdarsky presenta. Ma niente poteva prepararmi a quello che sarebbe successo. È pieno di contrattazioni, atteggiamenti strambi e suppliche, con azioni brutali nella parte finale. Non esistono molti supereroi che hanno dovuto ricominciare tante volte quanto Daredevil. Ma non credo che sia mai stato così solo come in Daredevil n. 11. Niente nebbia ed Elettra. 

Nessuno Uomo Ragno. Cole gli ha dato rifugio e ora ha terminato di lasciarlo sguazzare. Può essere difficile leggere Matt al suo minimo, ma escogiterà sempre un piano stupidamente coraggioso a cui vale la pena arrivare. Il viaggio che attraversa proprio all'interno di questo numero è presentato in modo superbo. Per cominciare, è patetico e mansueto. Alla fine, è decisamente terrificante. L'arte è fantastica. La prima metà del numero è relativamente docile in termini di azione, eppure De Latorre fa sembrare Hell's Kitchen e New York incredibili.

La rabbia di Cole e l'aspetto da cucciolo smarrito di Devil forniscono uno scontro unilaterale che fa male. Ci sono scorci della devastazione dei numeri precedenti, che mostrano dei ricordi belli ma inquietanti. Verso la fine del numero, Daredevil ha un aspetto fantastico nelle sue insegne complete, con l'armatura e il cappuccio extra inclusi nel suo costume. Questa è una scena finale drammatica con alcune azioni che rasentano l'inquietante ma pertinenti, in considerazione della elevata disperazione che prova Daredevil. Vi è poi una storia di back-up.

La storia bonus è una digressione che vede il nuovo Iron Fist cercare la guida dell'Uomo Senza Paura. Una squadra formidabile, che unisce azione elaborata e combattimenti quasi costanti con dialoghi molto significativi. In definitiva, il momento peggiore di Daredevil dal punto di vista editoriale per una serie che la Panini ha il coraggio di offrire a 3,00 euro per 24 pagine che si leggono in meno di 5 minuti. Solo soldi buttati, davvero. E che io evito di spendere. Le perle delle storie dei primi 4 anni di storie sono ancora inarrivabili oggi giorno. 

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