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Lee e Kirby hanno copiato gli X-Men dalla DC?

Gli X-Men apparvero nel settembre 1963 in una serie che portava nel titolo il loro stesso nome. A crearli furono Stan Lee e il disegnatore Jack Kirby basandosi su un concetto che per i tempi era qualcosa di completamente innovativo: anche dei supereroi, per quanto potenti fossero, potevano essere emarginati in una società che li detestava. Mentre altri supereroi avevano tratto i loro poteri da incidenti con le radiazioni (come per l'Uomo Ragno/Spider-Man) o perché esposti ai raggi cosmici (come per i Fantastici Quattro) o ai raggi gamma (come Hulk), gli X-Men erano super perché avevano il dna alterato. 

Per questo motivo erano osteggiati dalla società che li vedeva mostri e un potenziale pericolo per la razza umana. Tutto molto innovativo, salvo che forse non erano stati Lee e Kirby ad avere per primi l'idea di puntare su un gruppo di eroi emarginati. Tre mesi prima dell'uscita di X-Men (vol. 1) n. 1, la DC aveva lanciato su My Greatest Adventure (vol. 1) n. 80 un gruppo di supereroi chiamato Doom Patrol ad opera di Bob Haney e Arnold Drake. Anche tali personaggi erano osteggiati dal pubblico che provava terrore per loro. Il successo fu immediato e la DC cambiò titolo alla serie in Doom Patrol a partire dal n. 86.

La serie andò avanti fino al n. 124 del luglio 1973. Il gruppo apparve ancora per qualche tempo sulla serie antologica Showcase per poi ecclissarsi. Nel 1987, dopo il rilancio con Crisis on Infinite Earths, la Doom Patrol fu ripresentata con una nuova serie. Nel 2016 è stata varata la sesta serie tuttora in corso. Le analogie tra X-Men e Doom Patrol sono diverse e non solo perché entrambi erano discriminati. I nemici avevano nomi assai simili (Fratellanza del Male per la Patrol, Fratellanza dei mutanti malvagi in X-Men). Il mentore del gruppo, il dott. Niles Caulder, era costretto su una sedia a rotelle come Xavier.

I membri del gruppo avevano un aspetto strambo. I principali erano Robotman, Negative-Man ed Elasti-Girl. Caulder iniziò ad addestrarli per essere di aiuto all'umanità, la quale continuava a detestarli con un copione come per gli X-Men. Anche le vicende editoriali delle due serie furono simili. Alla fine degli anni '60 le basse vendite indussero la Marvel a fermare X-Men che dal n. 70 iniziò a ristampare vecchie storie e un paio di anni dopo anche Doom Patrol fu chiusa. Quando Claremont rilanciò i mutanti con le storie inedite con l'albo Giant-size X-Men del luglio 1975, la DC tentò la stessa cosa con la Doom Patrol. 

Nel 1977 in Showcase, sotto la direzione di Paul Kupperberg, la serie riprese ma non riuscì a replicare il successo di Claremont. Negli anni '80 gli X-Men continuarono ad avere un grande successo sempre grazie a Claremont e la DC cercò ancora di inseguire quella formula con la testata dei New Teen Titans di Wolfman e Perez, che ebbero si una grande risonanza ma i livelli di vendite dei mutanti Marvel furono irraggiunbili. Dopo questa lunga disanima cerchiamo pertanto di dare una risposta alla domanda contenuta nel titolo. Lee e Kirby hanno copiato per davvero la Doom Patrol per creare gli X-Men? 

La serie DC aveva esordito prima ed è possibile che in tre mesi Lee e Kirby alla ricerca di nuove idee diedero vita ad una serie fotocopia. Kirby l'aveva fatto un paio di anni prima utilizzando i suoi Esploratori dell'Ignoto alla DC per creare i Fantastici Quattro. In una intervista al sito Newsarama nel 2005, Arnold Drake accusò Stan Lee di avergli rubato l'idea di base alla Doom Patrol. Difficile dargli torto. Nei primi anni '60 alla Marvel copiavano tutto quello che producevano gli altri competitor. Bastava che una collana andasse bene e quasi subito ne veniva imbastita una replica fedele sotto la direzione di Stan Lee. 

Quest'ultimo se ne attribuiva così il merito a scapito dei suoi colleghi. Così fece rivendicando l'ideazione di Spider-Man (che probabilmente fu opera di Steve Ditko) e di tutti gli altri eroi Marvel. Quel potere gli derivava dal fatto di essere parente del proprietario della Marvel di allora e mettersi contro di lui non era una cosa da fare. Steve Ditko e Kirby dovettero infatti lasciare la Marvel. Ditko non ci tornò più, mentre Kirby lo fece anche se gli anni d'oro erano passati. Kirby era bravo con la matita in mano ma con la penna faceva pena. Senza Lee non sarebbe mai stato grande e oggi nessuno lo ricorderebbe.