sabato 18 maggio 2024

Diabolik (Anno LXIII) n. 5-2024: la Confraternita

La storia di Diabolik sull'albo inedito di maggio (n. 927) si è rivelata una delle migliori degli ultimi tempi e sono convinto che tutto il merito sia di Rosalia Finocchiaro ai testi (insieme ad Andrea Pasini), che ha reso una vera perla il soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci. Unica pecca i disegni non eccelsi di Giuseppe Candita (con retini di Vasco). Gli eventi sono stati narrati con un ritmo acceso, sebbene oltre la metà è stato chiaro cosa fosse successo. 25 anni fa, Stefano Kraig ha rubato con i suoi amici i risultati del test mentre era al collegio di Clerville. Uno dei custodi li becca ma nella fuga cade dalle scale e muore. 

Kraig e gli altri per mantenere il segreto sulla tragedia danno vita ad una confraternita con regole precise che nessuno di loro dovrà mai violare. A suggello del patto, ognuno consegna 4 milioni di euro in diamanti che costituiranno il fondo che dovrà essere usato solo in casi estremi, ove uno di loro sia nei guai. Passano gli anni, ma Kraig resta sempre un tipaccio che non ha limiti. Una serie di investimenti errati ne dilapidano il patrimonio e lui è costretto ad indebitarsi con il boss Angelo Packard a cui promette quei diamanti. 

I suoi amici gli rifiutano l'appoggio e così organizza un piano per cavarsela e di vendicarsi di chi gli ha voltato le spalle. Sulla sua macchina nota uno strano congegno che crede sia stato piazzato da Packard per ucciderlo (in realtà, è stato Diabolik che pensava pertanto di eliminarlo in modo da indurre gli altri membri del gruppo a riunirsi nel luogo ove i diamanti sono tenuti per la commemorazione. Diabolik ha scoperto il tutto frugando una notte in casa di Kraig, che sfrutta il fatto a suo favore. Convince il suo autista Pablo, un clandestino senza permesso di soggiorno a guidare la vettura che come lui ha intuito, salta in aria. Tutti pensano che a morire sia lui, perfino Diabolik che ora attende la riunione degli altri.

Mentre sta spiando la villa in cui il gruppo si è giunto, una esplosione causa la morte di tutti. Il re del terrore non si chiede il motivo e ciò è forse l'unico punto debole della storia. Kraig aveva piazzato una bomba nell'urna in cui erano le ceneri che si pensava fossero le sue. Diabolik inizia a pensare che un particolare gli sia sfuggito. Forse Kraig non è stato ucciso. Interrogato il dentista di questi, che ha redatto la perizia del calco dei denti per identificare il corpo nell'auto esplosa, scopre il piano del suo avversario. Diabolik lo prende mentre tenta di fuggire con un aereo privato e lo uccide.

lunedì 13 maggio 2024

Ecco il vero Alan Ford di Max Bunker

Alan Ford ha esordito nelle edicole nel maggio 1969 per la Editoriale Corno, di cui era direttore il suo stesso creatore Luciano Secchi alias Max Bunker ed è ancora in corso, anche se da giugno, a detta dell'autore, dovrebbe poi cambiare formato passando da quello pocket a quello 15x23. Crescerà pure il prezzo passando da 5,00 euro a 6,99 euro. Prima del suo esordio, Secchi ha già usato il nome di Alan Ford per lanciare un'altra serie.

Facciamo un passo indietro fino al novembre 1961. La Corno è operativa pochi mesi sul mercato ed ha bisogno di farsi spazio. Dato che i generi che andavano per la maggiore erano science fiction e western, fu impostata una collana chiamata I Classici del Fumetto che avrebbe ospitato questi generi. 

La produzione fu orientata solo per il circuito dei punti vendita della Upim e il formato era lo spillato 12x17 in b/n al prezzo di 50 lire. E' curioso pensare che l'altro editore milanese, la Astorina di Angela Giussani, tentava fortuna con la serie degli albi Okey con protagonista il pugile Big Ben Bolt.

La periodicità de I Classici del Fumetto era settimanale e venne lanciata con cinque serie, tutte uscite lo stesso mese. Alan Ford era la IV di queste serie e come altre serie non andò bene. Il progetto chiuse nell'aprile 1962. I testi erano curati da Secchi con disegni di un tizio che non sono riuscito proprio a reperire. A questo punto, la domanda é: Bunker ha copiato se stesso?

Aveva questo nome in testa e poi lo ha riciclato per Alan Ford del 1969 che però apparteneva al genere satirico?

Mi domando se a precisa richiesta, Bunker si ricordi di aver prodotto questa serie più di 60 anni fa, dato che, mi sembra non l'abbia mai ristampata e lui si sa ristampa sempre tutto quello che produce e più volte pure.

Recchioni: cosa fa oggi dopo Dylan Dog

Che fine ha fatto Roberto Recchioni? Nel 2013 era considerato la salvezza di Dylan Dog voluto come curatore da Tiz Sclavi, poi si è scoperto che lui e la Barbato, irati perché esclusi dall'allora curatore Gualdoni, si erano lamentati con Sclavi, che a sua volta si era lamentato con l'allora direttore Marcheselli e così Gualdoni, mercé la crisi di vendite della serie (iniziata con la gestione dello stesso Marcheselli), venne rimosso. Per Dylan fu l'inizio della fine. 

Dalle 120.000 copie di quel periodo si è passati alle attuali 45.000 copie (il dato è vecchio di un anno per cui, data la crisi dell'editoria a fumetti, Dylan potrebbe essere sceso ancora) e chissà cosa ne pensa Tiz Sclavi oggi se, potendo tornare indietro, farebbe la stessa cosa. Recchioni è stato alla guida della serie dell'Indagatore dell'Incubo per nove anni, nel corso dei quali, tra idee controverse e contestate dal pubblico, é stato un continuo rotolio nella crisi.

In casa Bonelli avrebbero voluto rimuoverlo, ma ciò sarebbe suonato come una ammissione del flop (lui ha sempre sostenuto che invece l'editore gli ha rinnovato sempre la fiducia). Hanno resistito fino al massimo possibile, poi a maggio 2023 è giunta l'ufficialità della sua rimozione dall'incarico, in realtà forse decisa un anno prima (come per tante cose in casa Bonelli).

Al suo posto, la Baraldi, autrice di romanzi young adult, ma che tranne una manciata di storie di Dylan Dog sotto la direzione di Recchioni, non si è mai occupata di fumetti. Una scelta irrazionale che in casa Bonelli non potevano intestare a Sclavi (perché nessuno ci avrebbe creduto).

Poi hanno completato l'opera (secondo me, di distruzione) affiancando alla Baraldi come vice il di lei marito, che non ha mai scritto un fumetto in vita sua. Dopo un anno Dylan è tornato nell'indifferenza collettiva, non ne parla più nessuno, tranne la solita manciata di persone sui forum di Comicus e di Craven Road. Recchioni ufficialmente figura ancora nel team autori. 

E' tornato ad essere quello che era con Gualdoni, uno dei tanti con una-due storie massimo all'anno. In questi ultimi anni ha avuto anche dei problemini giudiziari (ne ho parlato qui e qui). Dopo la chiusura dei suoi account su Facebook e Twitter (oggi X), gli è rimasto Instagram dove fa quello che ha sempre fatto, diffondendo disegnini o parlando di qualche recensione scritta per riviste. E pare non rilasciare più interviste (a differenza di prima).

Secondo i critici, il punto più basso della sua gestione di Dylan fu quando lo fece sposare con Groucho in quella costante e ossessiva ricerca d'attenzione che non ha mai ottenuto. Il pubblico piuttosto reagiva con sdegno e litigi sui social con i lettori erano frequenti. Ora tutto tace e chi tace acconsente.

Non leggo fumetti horror perché il genere non mi aggrada. Qualcuno mi ha chiesto di prendere un albo di Dylan attuale per esprimere un giudizio sulla Baraldi. Non mi interessa. Sarebbero assolutamente 4,90 euro buttati. 

domenica 28 aprile 2024

Il Grande Diabolik n. 1-2024: uno spot anti-russo?

Il n. 1-2024 de Il Grande Diabolik, uscito pochi giorni fa, si è rivelata una lettura interessante anche se con qualche tratto che alla fine ne ha nuociuto il profilo qualitativo. Troppo lunga la storia principale nata da un soggetto di Andrea Pasini e Mario Gomboli e con testi di Tito Faraci. Appena sufficienti i disegni di Giulia Francesca Massaglia con le chine di Stefania Caretta. Una buona trama che però in quanto povera di contenuti è stata allungata per durare in tutto 142 pagine e incentrata sui ragionamenti e gli spiegoni dei protagonisti. Due palle.

Altro dato negativo: lo spot anti-russo che la redazione di Astorina, asservita alla narrazione occidentale che descrive la Russia come una dittatura, non manca di centrare. La storia è, infatti, ambientata nel Northstand, ovvero la versione della Russia nel mondo di Diabolik ma non la Russia democratica e libera di oggi di Putin ma la vecchia Urss e dunque sorge la domanda: nel mondo di Diabolik l'Unione Sovietica esiste ancora con il suo patrimonio di orrore comunista? Magari si se si tratta di parlare male della Russia come in questo caso.

La storia, come detto, è un lungo, noioso, palloso e irritante spiegone. Interessante si, ma dopo un centinaio di pagine in cui i protagonisti si rimpallano gli stessi ragionamenti, inizia la fase della rottura di cazzo. Si comincia così con l'Ombra, una sorta di Diabolik degli anni '20 del secolo scorso, già apparso in passato e che qui viene confermato ciò che si pensava, ovvero che non era morto nel tentativo di rubare i tre gioielli del Northstand del periodo imperiale (ovvero gli zar russi), lo scettro del potere, il sole dell'impero e la corona della regina Madre. 

Diabolik si è già impadronito dello scettro trovandolo in un vecchio rifugio dell'Ombra. Poi è toccato al sole dell'Impero, preso anch'esso da Diabolik nonostante le medesime mire dell'ispettore Rudenko del Northstand, che si divide tra una vita di poliziotto di regime e una di ladro. La storia quindi si basa tutta sulla corona della regina madre custodita in un sito impenetrabile, il palazzo imperiale. Ma il caso ha voluto però che per problemi strutturali dell'edificio, la corona debba essere trasferita a Morkow (Mosca nel mondo reale) quindi a Vernan.

Questo era il luogo in cui la corona si trovava prima di essere esposta al palazzo imperiale. Rudenko intanto e nonostante il fallimento della sua azione a Clerville (quando Diabolik ha rubato il sole dell'impero, ha fatto carriera e ora è di nuovo in auge. Ad occuparsi del trasporto a Morkow è il commissario Sorokin, che odia Rudenko e da qualche tempo ha costretto una sua impiegata, Polina Petrova, che vorrebbe portarsi a letto dietro minaccia di rovinare il di lei fratello. Un quadro ambiguo di un funzionario molto corrotto del regime ex sovietico. 

Rudenko viene incaricato di eseguire il piano per il trasporto dopo che è riuscito a convincere i suoi superiori che quando dei criminali hanno tentato di rubare lo scettro del potere, è riuscito a fermarli (in realtà, lui sa bene che al palazzo imperiale é in mostra un falso poiché il re del terrore si era impadronito di quello vero). Anche lui non rinuncia a tentare di mettere le mani sulla corona specie dopo che ha scoperto che Diabolik e Eva sono arrivati nel Northstand dai video di sicurezza che hanno ripreso una coppia che la visionava a palazzo.

Dai controlli era emerso che i due erano turisti da Clerville (per lui la conferma che si trattava di Diabolik e Eva). Diabolik fingendosi un alto funzionario riesce a farsi rivelare dal superiore di Surokin tutti i dettagli del trasporto ma pensa che Rudenko farà dei cambiamenti in ultimo. Anche Surokin si muove e incarica un gruppo di suoi uomini di rubare la corona per porre la colpa a Rudenko. Quando il trasporto inizia tutti i giocatori sono in campo. Il piano modificato da Rudenko prevede che la corona sia trasportata su scooter ma non sarà così.

Ha infatti pensato di celarla in una parete del furgone che fungeva da supporto. Sarà lì che infatti Diabolik la troverà dopo avere intuito il piano dell'avversario. Intanto, si muovono anche gli uomini di Surokin e Rudenko può solo impedire a questi ultimi di rubare la corona o meglio di un falso che dopo presenterà ad azione ultimata. Agli occhi dei suoi superiori passa per eroe della situazione, mentre Surokin viene incolpato di tutto dietro l'accusa di avere rivelato i piani alla sua segretaria Petrova (che conferma per vendicarsi del suo aguzzino).

Prima di lasciare Northstand, Diabolik e Rudenko che adesso è stato promosso al grado di commissario si confrontano come si confà a due grandi protagonisti della vicenda. Il volume presenta pure due storie brevi. La prima è, senza dubbio, molto interessante. Il soggetto è di Mario Gomboli e Tito Faraci, il quale si è occupato dei testi. L'unica pecca i pessimi disegni di Pierluigi Cerveglieri con retini di Vasco che ha salvato il salvabile. Roland è un solerte impiegato che lavora per una società che dietro rispettabile facciata gestisce attività criminali.

Tra queste ultime, le estorsioni, che sono il settore più redditizio ed il cui ricavato è stato convertito in diamanti. Il problema è ora portarli nella loro sede di Sedyville nel Beglait, cosa non facile dopo che, da qualche tempo, sono aumentati i controlli di frontiera. Roland ha una idea: perché non nasconderli nei loro sportwatch, orologi digitali che produce una loro controllata, la Extravelox e donarli ai ciclisti del locale giro? I ciclisti attraversano le frontiere senza problemi, poi una volta nel Beglait se li faranno restituire con la scusa di controllarli.

Diabolik, però, è venuto a conoscenza del progetto e così assunte le sembianze di un collega di Roland, Colbert, fa avere delle sue foto come Diabolik al presidente della compagnia facendogli credere che la loro idea è stata carpita dal criminale. L'unico modo per risolvere il problema, afferma, è intercettare prima i ciclisti e farsi consegnare gli orologi. Il presidente acconsente e Colbert/Diabolik esegue, ferma i ciclisti e ritira gli orologi. Qualche tempo dopo, Roland torna felice al lavoro perché Colbert, che lo ha sempre umiliato, è stato ucciso.

L'omicidio è stato eseguito da Diabolik con un pugnale quando poco prima ha preso il suo posto per rubare i diamanti. La seconda storia breve si è dimostrata invece la migliore di questo volume. Soggetto e testi sono di Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro con disegni davvero splendidi di Elia Bonetti. Unico lato negativo, ancora la propaganda anti-russa, poiché la vicenda si svolge all'ambasciata del Northstand a Clerville e l'ambasciatore si trova al centro di un caso di spionaggio internazionale. Eva Kant prende il posto di una certa Emma Davis. 

Ad una asta, consuma l'ennesima sfida con Katia De Havilland, come lei membro di una famiglia in vista con rapporti stretti con la famiglia dell'ambasciatore. La De Havillando si aggiudica il pezzo più ambito, l'abito di una ex star del cinema muto. In realtà, è tutto organizzato. Sulla spilla nella parte alta del vestito, Diabolik ha posto una camera che inquadrerà l'ambasciatore mentre apre la cassaforte e non solo. Dalla spilla partono aghi narcotici. L'ambasciatore è subito colpito e la De Havilland non può che seguire gli ordini di Diabolik via radio.

Il punto focale della storia è il rapporto di affinità e amicizia tra Eva Kant e Emma Davis che lascia perplesso perfino Diabolik. Una storia in cui quindi è Eva Kant la vera protagonista mentre Diabolik fa la figura della comparsa e di chi non capisce la psicologia delle donne. Il volume si completa con una serie interessanti di articoli redazionali. Nell'insieme quindi un albo buono che giustifica il prezzo di 5,70 euro di copertina. Unica pecca è la propaganda antirussa che, si ribadisce, poteva anche non esserci e il risultato sarebbe stato ottimo.

domenica 21 aprile 2024

Diabolik (Anno LXIII) n. 04-2024: tre euro buttati

La storia ospitata nell'albo inedito di aprile, che corrisponde al n. 926 in assoluto, si può considerare la peggiore storia di Diabolik uscita quest'anno. Anzi, una non-storia di Diabolik, che in questo albo non compaiono se non in una manciata di scene e così anche il resto del cast classico della serie. Chissà che avevano in mente Mario Gomboli e Andrea Pasini, autori del soggetto, quando l'hanno ideata, però di certo non si trattava di una storia di Diabolik, una storia comunque scarsa, noiosa ai massimi e condotta avanti in maniera da mettere alla prova il lettore più paziente. Tre euro buttati questo mese.

I crediti alla fine attribuiscono l'idea a Thomas Pistoia, che ad essere gentili avrebbe dovuto essere allontanato dal mondo diaboliko per avere proposto una idea assurda come questa. Anche i testi di Enrico Lotti e Alessandro Mainardi sono risultati noiosi, prolissi e inutili. Si salvano solo i disegni dell'artista ebreo Elia Bonetti. Il resto è davvero da non considerare. La storia inizia nel più classico dei modi. Diabolik intende rubare una collana chiamata Stella di Perle, ma mentre sta penetrando nella villa dei conti Garland, i loro custodi nella foresteria poco distante lo notano e danno l'allarme. E niente, passano due anni.

Diabolik non ha rinunciato al suo obiettivo e anzi vorrebbe fare una sorpresa ad Eva con il prezioso. Fa delle indagini e con la maschera di Ginko si fa consegnare da un certo ispettore Carter di Brektal vari documenti riservati della polizia che indicano in Vera Sholl colei che la possiede. Vera è la moglie di Marco Sholl, noto tagliatore di pietre, che da più di un anno è sparito dopo che sembra avere fregato il boss Attilio Latham per avergli restituito dei falsi al posto degli originali su cui doveva lavorare. Intanto, Vera è diventata ricca ed ha continuato l'attività del marito. Punta così alla sua abitazione per il prezioso.

Qui però viene catturato da un tizio misterioso che lo blocca con un taser. Si tratta di Marco Sholl, che non è affatto morto. Anzi, propone a Diabolik, in cambio della sua liberazione due maschere per lui e la moglie con documenti falsi in modo da fuggire all'estero al sicuro da Latham. Diabolik accetta e contatta Eva Kant che di lì a un paio d'ore consegna a Marco ciò che voleva, poi insieme al suo amato tornano al rifugio. Insieme a maschere e documenti, Diabolik consegna a Marco anche i risultati delle sue ricerche e ne esce fuori una storia che a lui apre un mondo che il tagliatore di pietre non conosceva affatto.

Scopre così che la moglie lo ha ingannato. E' stata lei a consegnare dei falsi a Latham dandoli ad uno dei suoi collaboratori, tale Rudy, a cui ha fatto credere che in realtà è stata opera di Marco e che è fuggito. Tornato dal marito, gli racconta invece che Latham è convinto che sia stato lui a dargli i falsi e che è meglio se si rifugia nel sotterraneo dove sarà al sicuro. Lei intanto dirà a tutti che ha continuato la sua attività avendo appreso da lui i segreti del mestiere. Ora Vera è libera di fare la bella vita che ha sempre sognato con il marito che lavora per lei e con un boss della mala che crede che anche lei sia stata vittima.

Poi un giorno compie il passo decisivo mirando a impadronirsi della fetta degli affari di Latham, finge di aver notizie su dove si sia il marito e le passa a Rudy che poi le consegnerà al suo capo. Quindi informa la polizia che è certa così di trovare il boss latitante nella sua villa. Ma il blitz finisce male e Latham piuttosto che arrendersi preferisce essere crivellato dai poliziotti durante l'irruzione. Vera però porta al marito una versione diversa. Dopo essersi fatta pestare da un tizio dietro pagamento, dice a Marco che Latham ha messo una taglia su di lui. La sua conquista del potere è ormai ultimata e ora è al posto del boss.

Diabolik ha scoperto tutto ciò e nei documenti consegnati a Marco Sholl ve n'è una accurata descrizione. Sholl non ci pensa due volte e organizza la vendetta contro la moglie. Chiama Diabolik perché non riesce a trovare i preziosi nascosti da Vera in casa e prima di fuggire all'estero con la maschera di Diabolik attira la moglie nel sotterraneo lasciandola bloccata lì. Una storia in cui Diabolik e Eva Kant hanno un piccolo ruolo, del tutto inutile fungendo da strumenti per la vendetta di Marco Sholl. La domanda sorge spontanea: che cosa c'entra tutto questo con una storia di Diabolik? Davvero tre euro buttati.

giovedì 21 marzo 2024

Diabolik (Anno LXIII) n. 03-2024: L'infiltrato

La storia pubblicata sull'albo inedito n. 03-2024, che corrisponde al n. 925, di Diabolik riporta in scena la terra di Grover City, che dovrebbe essere New York del mondo reale, con elementi che stonano con ciò che ci si potrebbe aspettare di ritrovare nel suo tessuto urbano. La storia nel complesso si presenta godibile, però ad un certo punto la trama sterza su una prospettiva inferiore e più circoscritta rispetto a che che prometteva nella prima parte. Il soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini poteva essere sfruttato meglio nei testi da Enrico Lotti e Alessandro Mainardi, rivelatisi molto inferiori a Raffaele Altariva.

Appena sufficienti sono stati i disegni di Stefano Santoro, con troppi difetti che chine di Marco Ricci hanno appena celato. La storia inizia bene con la banda di terroristi di Diego Baltan, che ha contattato una nota trafficante d'armi, Monica Dumois, per mettere le mani su dieci fiale di gas nervino. Baltan chiarisce subito che non é un terrorista ma uno che lotta contro il regime oppressivo del Paese, il quale se sono gli Usa, complici del regime nazi-sionista di Tel Aviv nel genocidio di Gaza, della destabilizzazione dell'Ucraina, ecc., ha anche ragione. Ma il fatto che in Usa opererebbero terroristi appare una stonatura.

Il prezzo delle fiale è di un milione ciascuna per un totale di 10 milioni da pagarsi in diamanti, per radunare i quali Baltan ordina al suo uomo di fiducia e tesoriere della banda, Gabriele Hoff di reperirli ovunque. Alcuni sono prelevati dal mercato di Clerville e ciò attira l'attenzione di Diabolik che si rende conto che in ballo deve esserci qualcosa di grosso. Fingendosi un venditore trova l'intermediario che interroga con il pentothal e viene a sapere che il destinatario che dovrà avere i diamanti si trova a Grover City. Grazie ai contatti con la mala viene a sapere che il compratore è Monica Dubois oltre alla questione fiale.

Intanto, uno dei membri della banda di Baltan è un agente infiltrato di nome Schmid, che a un certo punto non può proseguire a causa di un incidente che lo ferisce alle gambe. Lo scopo del comandante (il nome non viene rivelato) della squadra speciale che lo ha infiltrato é quello di impedire che le fiale del gas finiscano nelle mani dei terroristi, così decide di sostituire Schmid con un sosia, uno così somigliante che gli altri membri della banda di Baltan non noteranno nulla. Il database indica un solo nome: Ginko, che arrivato a Grover City accetta subito di collaborare. Il giorno dell'affare però si verifica un imprevisto.

L'esperto scelto dalla Dumois, Corrado Merz, che in realtà è Diabolik, nota che alcuni diamanti sono falsi. La Dumois si arrabbia e sta per andarsene quando D. Baltan la convince a dargli tempo. E' sicuro che qualcuno lo ha fregato sostituendo i diamanti veri con dei falsi. E sa pure chi lo ha tradito, Gabriele Hoff, che quel giorno si è dato malato. Scovatolo così in un rifugio quando questi sta per fuggire all'estero, recupera i diamanti e contatta subito Monica Dumois per concludere l'affare. Prima però Ginko nei panni dell'infiltrato Schmid ha avuto l'idea di attaccare una cimice a Merz per seguirne gli spostamenti.

Ascoltando le sue parole, Ginko e il comandante si rendono conto che si tratta di Diabolik e architettano un piano per catturarlo insieme ai terroristi e alla Dumois. Il luogo scelto per l'affare, una chiatta a largo del fiume, viene ispezionata e sono rilevati i trucchi di Diabolik. Ginko intuisce che al momento buono li attiverà con un telecomando e così fa modificare la loro frequenza di ricezione. Diabolik non immagina niente. Quando arriva il giorno della vendita, si accorge subito che il telecomando non funziona. Ginko attiva lui i trucchi e gli occupanti della stanza restano vittima del gas e resta solo con Merz/Diabolik.

Ginko pensa di avere trionfato ma Diabolik ha mille risorse e ordina ad Eva di lanciare una freccia che spezza le funi di ancoraggio della chiatta che si allontana nel fiume. Eva attende Diabolik da sopra un ponte da cui gli lancia una corda permettendo al suo amato di fuggire con lei con diamanti. Ginko però non è del tutto insoddisfatto. Non ha catturato Diabolik ma ha collaborato alla cattura di due bande. Resta il dato iniziale non sviluppato nel corso della trama: a Grover City ci sono gruppi che lottano contro il governo oppressore? Una frecciata all'amministrazione Biden di Mario Gomboli e  Andrea Pasini?

mercoledì 20 marzo 2024

Altro flop Cosmo: chiude Zora e non arriva Sukia

Nel redazionale in seconda di copertina di Zora n. 6 (corrispondente alla collana Cosmo Serie Gialla n. 138) si apprende che la testata non continuerà. Un fatto in parte inaspettato poiché già nel redazionale del numero precedente si era paventata la conclusione della ristampa cronologica delle avventure della vampira putt@na per eccellenza di ideazione di Renzo Barbieri. Tuttavia, nel medesimo pezzo era stato annunciato che dall'albo in uscita ad aprire sarebbe arrivata un'altra vampira putt@na, ovvero Sukia. altra creazione di Renzo Barbieri. 

Invece, non arriverà un beneamato c@zzo. Il progetto di ristampare le storie delle vampire anni '70 finisce qui e segna un altro fallimento della Editoriale Cosmo e l'ultimo di una lunga serie di errori e scelte più che altro compiute a caso e non certo per una strategia chiara (o almeno, per quello che mi riguarda, non l'ho mai rilevata nelle varie decisioni di questo editore). Posso pensare, come mi è stato detto da vari insider, che le licenze di tali fumetti costano poco e che investirci sopra rientra nei limiti dell'accettabile per un piccolo editore.

Ciò non toglie però che le scelte a caso di rado fanno centro. E io che avevo deciso, contrariamente a quanto annunciai qualche mese fa, di continuare a porre fiducia alla Cosmo continuando la collana con le storie di Sukia. Il redazionale del n. 6 di Zora non spiega se la collana Cosmo Serie Gialla continuerà ospitando altre serie di diverso tipo, ma poco m'interessa. Almeno si è riusciti a pubblicare questi sei albi ospitanti la prima serie di Zora uscita tra settembre e dicembre 1972 (Zora sarebbe proseguita con altre serie fino al settembre 1985). 

I motivi della chiusura del progetto vampirissima (così è chiamato il ciclo di ristampa cronologica delle serie delle vampire avviato con il n. 133 di Cosmo Serie Gialla) sono dati dalle basse vendite. Il curatore Andrea Rivi parla di numeri che non hanno incoraggiato a proseguire e in effetti io lo avevo previsto quando parlai di questo progetto alla sua uscita (leggete qui, qui e qui). Numeri che si possono facilmente immaginare sulla base delle informazioni disponibili. Uscire in edicola oggi significa coprire circa 11.000 punti vendita. Cosa non facile.

E' possibile che la Cosmo sia partita con il n. 1 con una tiratura ampia, diciamo superiore alle 15.000 copie, per raggiungere quanto meno il maggior numero possibile di edicole con almeno un paio di copie (o una). Poi alla luce delle vendite in calo (dopo il n. 1 le vendite calano sempre), la tiratura sarà stata abbassata alla quota 5.000, più o meno la tiratura media degli albi Cosmo in edicola. Non è bastato perché Zora deve avere avuto un crollo nelle vendite per indurre la Cosmo non solo a chiudere lei ma tutto il progetto ristampa delle vampire.

Un crollo così ampio da escludere perfino la continuazione solo nelle fumetterie, dove si poteva resistere anche con vendite basse che per la Cosmo significano sotto quota 1.000 copie (mentre in edicola al massimo le serie di questo editore arrivano a toccare le 2.500 copie più o meno). Cosa non ha funzionato? Un mucchio di cose. In primis, il prezzo di 4,90 euro troppo alto per fumetti così datati e ormai fuori dai radar dei gusti del pubblico. La gente ha il sesso gratis sul cellulare in tasca con donne in carne e ossa, non gli serve più il fumetto zozzo.

Anche le storie non sono state un granché, poiché se all'epoca ebbero ottima risonanza ciò fu dovuto alle scene di nudo e sessuali mostrate, altrimenti nemmeno nel 1972 avrebbero avuto successo. Per quanto mi riguarda, ho buttato via 29,40 euro per questi sei inutili numeri di Zora. E io che avevo tagliato Alan Ford (altro fumetto oggi decaduto) per questo acquisto. Dissi che avrei preso Ultimate Spider-Man, ma lo recupererò nell'usato. La cosa più saggia è, infatti, collocare i 4,90 euro liberati dalla fine di Zora per gli acquisti nel mercato dell'usato. 

sabato 16 marzo 2024

The Flash n. 785: The Search for Barry Allen part 3

Il n. 785 di Flash, uscito nell'ottobre 2022, termina la saga in tre parti della ricerca di Barry Allen, perso nel multiverso in seguito agli eventi di Dark Crisis. Ai testi troviamo sempre Jeremy Adams con Amancay Nahuelpan ai disegni. La supervisione é di Chris Rosa con l'assistenza di Paul Kaminski. Si comincia con Linda Park che riesce a convincere Michael Holt alias Mr. Terrific ad aprire un altro portale per correre in aiuto dei suoi cari. Intanto, sulla Terra parallela dove si trovano Irey e Jai salvati da un misterioso ragazzino di colore dall'attacco di Night Flash apprendono da questi la sua origine e il motivo del suo terrore.

Il padre di Night Flash, Henry Allen, era un noto scienziato che aveva ideato una formula per la rapida rigenerazione dei tessuti, la trovata che avrebbe potuto far diventare ricchi chiunque ci avesse messo le mani sopra. Una sera un pericoloso boss del crimine cittadino entrò nel suo laboratorio per farsi dare la formula minacciando di ucciderlo se non l'avesse fatto. In quel preciso momento, mentre lo scienziato era disposto a morire pur di non rivelare il suo segreto, giunsero sua moglie Nora e il figlio Barry. Il boss uccise la donna come esempio e avrebbe fatto lo stesso con il figlio se Henry Allen non avesse ceduto.

Mentre la situazione stava precipitando, un fulmine colpì Barry e le varie sostanze presenti nel laboratorio del padre, tra cui la formula che aveva inventato, gli si riversarono addosso donandogli i poteri di velocità. Barry però utilizzò le sue acquisite facoltà per assumere la dittatura della città e minacciando chiunque non si fosse inchinato al suo potere. Tutti lo temevano senza potere fare nulla. Irey e Jai però si offrono di affrontarlo e chiedono al ragazzo di condurli nel luogo dove opera Night Flash. Per Irey questa è l'occasione per dimostrare che anche loro sono dei veri eroi, anche se Jai nutre dei dubbi.

Quando si trovano difronte a Night Flash, Irey e Jai lo affrontano senza paura e sono quasi sul punto di metterlo ko, forse perché Night Flash non riesce a lottare contro dei bambini. Il ragazzo misterioso inizia ad incitarli affinché Jai e Irey lo uccidano. La ragazza protesta e precisa che loro non fanno cose del genere. Allora il ragazzo rivela il suo vero volto. E' lui il criminale della notte della morte dei genitori di Barry. Si chiama Knives Maroney, uno dei mafiosi più potenti della città. In quel momento, arriva sulla scena anche Jay Garrick, che sta per colpire Night Flash, ma Irey e Jai lo fermano prima che sia tardi.

Mentre Maroney approfitta dell'arrivo di Jay per fuggire, Night Flash spiega come sono andate le cose. La notte in cui i suoi genitori furono uccisi, il lampo che gli diede i poteri investì anche Maroney, il quale però, anziché assumere velocità, ebbe l'effetto di farlo diventare ogni anno più giovane, mentre Barry diventa più vecchio in maniera più lenta. Jay, Jai e Irey vorrebbero restare per aiutarlo nella lotta contro il suo nemico ma hanno urgenti doveri sul loro mondo. Nel frattempo, sulla Terra alternativa dove sono Jesse Chambers e Max Mercury la situazione diventa più caotica. Il Barry del posto inizia a spiegare.

Deve portare una perla misteriosa dove la Frazione attaccò, perché solo così potrà far tornare quelli che in quel momento sono morti, tra cui tutti i suoi familiari. Jesse e Max si offrono di aiutarlo. Mentre loro terranno occupati le forze di Terramongus, lui farà la sua missione. Per i due velocisti non è difficile sistemare gli uomini di Terramongus e così Barry ha l'occasione di salvare il mondo. Una fascia di energia si libra dal terreno non appena Barry Allen fa cadere la perla. Avendo terminato il loro compito, Jesse e Max tornano a casa sapendo che il Barry che cercano non si trova su quella Terra alternativa.

Sulla Terra dove Wally e Wallace hanno trovato il vero Barry Allen la situazione è diventata critica. Barry crede di vedere davanti a lui l'Anti-Flash benché Wally cerchi di fargli capire che è sotto l'effetto di qualche controllo mentale. Il tempestivo arriva di Linda Park che lo colpisce in pieno viso lo riporta in se e così Barry si rende conto di essere finito in uno dei mondi creati da Pariah e che questo significa che la League non è stata annientata. Wally e Linda vorrebbero che tornasse con loro su Terra-1 ma Barry ritiene più importante andare alla ricerca dei suoi compagni. Anche Kid Flash capisce l'inganno.

La casa dove si trova con quelli che è convinto essere la sua famiglia in realtà è solo una illusione e così si allontana raggiungendo Wally. Quest'ultimo inoltre ha compreso che sua moglie Linda ha acquisito poteri di velocità come i suoi nel momento in cui ha colpito Barry ma non c'è tempo per le spiegazioni. Tutti corrono a casa per affrontare il comune nemico. Alla fine, la ricerca di Barry si è rivelata del tutto inutile. La trama continua in Dark Crisis n. 4, nel quale verrà mostrato l'episodio in cui Barry va alla ricerca dei suoi compagni. Il redazionale DC Nation parla della serie di sette speciali Batman: One Bad Day.

Anche le pubblicità interne dell'albo richiamano questi one-shot, che la Panini ha pubblicato lo scorso anno in eleganti brossurati. Anche se di fatto inconcludente come esito, perché una volta trovato Barry Allen in uno dei mondi artificiali creati da Pariah, il secondo velocista ha deciso che è meglio che lui vada a cercare i suoi amici della League, mentre su Terra-1 ci penseranno gli eroi sopravvissuti. Ma l'elemento di spicco è la creazione di Night Flash, figura di un mondo alternativo di forte impatto che fonde gli elementi di Batman in Flash. Un'ottima ideazione di Jeremy Adams che non è stato più recuperato.

Faber91 e la passione per gli hentai: Caramel Box

Lo youtuber Faber91 è conosciuto per strappare i fumetti che non gli piacciono, esprimendo in questa maniera così forte il suo disappunto. Ne ho parlato qui, qui e qui. A differenza di altri youtuber, che più che critica fungono da sponsor, ovvero asslickers (lecc@culi) di varie case editrici, Faber91 dice quello che pensa. Se un fumetto gli aggrada, ne parla bene. Se non gli piace, lo distrugge in diretta nel senso che lo strappa in mille pezzi. In questo video dice essere un lettore di manga hentai, ovvero di manga porno, che in Italia sono proposti da Magic.

Si, proprio quei manga che nelle librerie non si trovano e che potete prendere solo su Amazon perché le fumetterie, se da un lato spesso mettono sugli scaffali prodotti lgbt, di manga hentai dall'altro non se ne vedono. Ma Faber91 è un estimatore di questa categoria e quindi possiamo annoverarlo anche tra gli estimatori della faiga, poiché pare che in questi tempi di propaganda deviata, peculiari fondamenti della società rischiano di essere minati da certe becere contaminazioni. Nel contesto del video si parla del manga dal titolo Caramel Box.

Si tratta di un volume unico di Musashimaru per Wani Magazine nel 2017 contenente 8 storie che la Magic Press ha proposto in Italia e che potete comprare cliccando qui. Dice bene Faber91 quando dice: se non leggete questi manga non vi potete ritenere lettori di fumetti. Questa è vera arte, quella sottile, di grana grossa per palati fini. Nei commenti sotto il video mi sono permesso di consigliare a Faber91 anche la serie a sfondo quasi hentai che si intitola Dead Tube, di cui a breve sul blog leggerete delle accuratissime e dettagliate recensioni. 

venerdì 15 marzo 2024

Rilancio X-Men: annunciate le nuove serie regolari

Chissà come la sta prendendo Jonathan Hickman, oggi impegnato nel rilancio della linea Ultimate Comics, nel prendere atto delle novità che da luglio faranno ripartire gli X-Men e che, di fatto, cancellano tutto quello che lui ha portato con l'era krakoana nel 2019. Non se ne abbia a male. Anzi, ringrazi piuttosto chi oggi, come Tom Brevoort, il nuovo editor della linea mutante, sta cancellando l'obbrobrio neonazi impostato sul suprematismo sionista, che era il mondo mutante. 

Per non parlare dei mutanti immortali, che poi immortali non erano in quanto il programma di resurrezione messo a punto nell'isola-Stato di Krakoa prevedeva solo la creazione di cloni. Insomma, basta con quella immondizia che ha stravolto i mutanti facendoli diventare solo tutti dei piccoli Netanyhau assetati di genocidio (si vedano i fatti di Gaza, dove si parla già di oltre 200.000 morti in appena tre mesi e che di questo passo porteranno alla estinzione del popolo palestinese). 

I lettori hanno voglia di leggere di nuovo i vecchi X-Men con Ciclope che guidi un team mutante impostato sui principi di Chris Claremont e che ora torneranno nelle nuove testate annunciate alla convention denominata SXSW. A giugno 2024 finiranno le trame legate alla fine dell'era krakoana e tutte le vecchie collane in Usa verranno chiuse. Si ripartirà da luglio con nuove testate in cui i mutanti ritorneranno ad interagire con i non mutanti nel mondo reale come ai vecchi tempi.

La prima di queste collane sarà X-Men (vol. 7), scritta da Jed MacKay con i disegni del maestro Ryan Stegman e che vedrà Scott Summers tornare a casa in Alaska e guidare una squadra che usa Cerebro per trovare mutanti in difficoltà e bisognosi. Che è, fondamentalmente, il concetto di X-Men più classico che si sia mai avuto. La seconda serie mutante sarà The Uncanny X-Men (vol. 6), scritta da Gail Simone e disegnata da David Marquez e vedrà Gambit tornare in Louisiana.

Con lui ci sarà anche Rogue, che troverà quattro nuovi mutanti. Ciò li vedrà tutti diventare "Eroi fuorilegge" a New Orleans. Gail Simone dice che i nuovi mutanti in questa titolo sono stati ispirati dal modo in cui i fan si sono connessi con gli X-Men per decenni sentendosi dei diversi ed emarginati. E sì, Wolverine tornerà con il costume n giallo. La terza serie regolare mutante sarà Exceptional X-Men,. Scritta da Eve L. Ewing con disegni di Carmen Carnero è ambientata a Chicago.

La serie seguirà Kate Pride intenta a lasciarsi alle spalle il suo passato mutante. Proverà a diventare una barista, ma sarà l'incontro con un altro gruppo di mutanti alle prime armi senza guida, Bronze, Axo e Melee, a riportarla come insegnante. E sì, Emma Frost sarà coinvolta in tutto questo. Oltre a queste tre serie regolari principali ne saranno aperte altre sei per un totale di nove collane, di cui sono stati indicati solo i titoli: Phoenix, X-Factor, Storm, Nyx, X-Force e Wolverine.

Il primo assaggio con il nuovo mondo degli X-Men ci sarà a maggio in occasione dello speciale del Free Comic Book Day, mentre il secondo sarà contenuto nell'ultimo capitolo dell'infausta era krakoana, ovvero X-Men (vol. 6) n. 35 che per l'occasione sarà ribattezzato riusando la vecchia numerazione (ottenuta sommando tutte le serie precedenti con lo stesso titolo) The Uncanny X-Men (vol. 1) n. 700. Alla SXSW è stato rilasciato anche un video trailer in modalità motion comic.

Come sarà presentato tutto questo in Italia dalla Panini? Le tre serie principali dovrebbero essere collocate in altrettanti albi spillati di 24 pagine a 3,00 euro e distribuiti anche nelle edicole. Le altre invece andranno in fumetteria ed è possibile che alcune come la nuova serie di Wolverine sarà sempre spillata di 24 pagine a 3,00 euro come X-Force e X-Factor, mentre le altre tre potrebbero essere collocate in volume cartonato per il solito nugolo di pochi intimi lettori.

giovedì 14 marzo 2024

The Flash n. 784: The Search for Barry Allen part 2

Il n. 784 di Flash, uscito nel settembre 2022, continua negli eventi del numero precedente che ha visto Wally West e gli altri esponenti della Flash Family impegnati a trovare Barry Allen sparito nel multiverso e sopperire all'assenza della Lega della Giustizia distrutta all'inizio di Dark Crisis. Ai testi c'è sempre Jeremy Adams ed ai disegni Amancay Nahuelpan, che fa un buon lavoro sebbene di qualità lontana rispetto agli altri artisti impegnati sulla serie di Flash come Ryan o Pasarin. La storia si divide in tre parti secondo i mondi in cui sono finiti i tre team di velocisti e almeno nella prima parte succede fin troppo poco. 

La storia si apre con la scena di Max Mercury e Jesse Chambers che si imbattono in un inseguimento tra veicoli nel deserto. All'inizio c'è il Barry Allen di questa Terra alle cui calcagna vi sono dei tizi che hanno pessime intenzioni nei suoi confronti. Così i due velocisti li sistemano senza troppi problemi e nel fare questo si rendono conto tuttavia di essere sulla Terra errata. Colui che salvano non è il Barry che cercano ma un tizio barbuto che combatte contro una tizia grassona di nome Terramongus. Costei rivuole qualcosa che il Flash di questo mondo gli ha sottratto. La voce narrante fornisce qualche dettaglio del posto.

Questa Terra è stata infatti devastata dieci anni prima dall'arrivo di qualcosa chiamato Frazione, lasciando solo una scia di desolazione. Anche a Jai e Irey non pare essere andata meglio. Nel mondo in cui sono finiti, la scena è dominata dalla versione di Barry Allen che si fa chiama Night Flash, sorta di Velocista che si comporta come Batman, ovvero con un mantello di pipistrello per spaventare gli avversari. E' anche violento e non esita a scagliarsi contro quelli che gli appaiono come nemici quando in realtà sono due bambini. Un tizio gli fa segno di raggiungerlo dove saranno al sicuro per il momento.

A Wally West e alla versione di Kid Flash di colore Wallace West pare andata meglio. Il Flash del mondo dove sono finiti sembra Barry, però qualcosa non torna. Il Kid Flash che è con lui sembra Wally ma quello non è possibile perché se questo è il Barry Allen, non può avere al fianco un Kid Flash che poi sarebbe Wally West che è invece arrivato lì per cercarlo. Wally propone a Kid Flash di dividersi. Lui cercherà di parlare con il Barry di questa Terra per capire se è quello giusto e Kid Flash seguirà il Wally di questo mondo per la stessa cosa. Ma quando Wally si trova faccia a faccia con Barry Allen scoppia il finimondo.

Ai suoi occhi Wally appare come se fosse l'Anti-Flash e ne nasce una lotta furiosa. Wally cerca di spiegare a Barry che si sta sbagliando ma è inutile perché lui è ormai fuori controllo e inizia a colpire Wally con tutta la sua forza. Intanto, Kid Flash segue il Wally di questo mondo e quando questi lo vede non sembra sorpreso. Anzi, gli dice che a casa tutti lo stavano aspettando. Quando Wallace chiede a Wally perché non ha il costume di Flash, lui gli risponde che è inutile dopo che un esplosione ha devastato l'emisfero ovest. Mentre si avvicina alla casa, Kid Flash nota che il suo costume è ora è in tonalità di grigio.

Quando entra vede tutta la famiglia seduta a tavola insieme ai vari velocisti, come Jesse Chambers e Jay Garrick. Wallace non sa come spiegarselo ma si sente a casa. Verso la fine dell'albo si trova una mini storia di Deadman per fare omaggio a Neal Adams, scomparso allora ed anche lui come George Perez per una causa legata agli effetti dei vaccini anticoronavirus. Il pezzo editoriale del DC Nation parla di una produzione sul grande schermo, il cartoon dei Super Pets di Dwayne Johnson, che spiega come i vari personaggi abbiano una personalità, tra cui Krypto, il cane di Superman, che è la figura di maggiore spicco.

Faber91 strappa anche Martin Mystère n. 407

Il noto Faber91 continua a strappare in video dei fumetti Bonelli, in maniera tale da chiarire cosa pensa dell'attuale materiale dell'editore milanese. Qui ha distrutto Nathan Never n. 390, mentre giusto qui ha sbrindellato Martin Mystère n. 409, uscito pochi giorni fa. In un altro video ha fatto a pezzi un altro albo di Martin Mystère, il 407, uscito un paio di mesi fa. Qualcuno ha detto che i modus di fare di Faber91 sono estremi, ma lui ha comprato l'albo e ne può fare ciò che vuole. Anche strapparlo su Youtube. Si rassegnino bonellomani e autori vari.

Se non riuscite ad aggradarlo, lui strappa ciò che producete! Faber91 sostiene che questi albi fanno ridere per la panzanate che si leggono, oltre che a far incazzare. Dice, scherzando sul tema del fumetto, I grandi enigmi di Martin Mystère, che il vero enigma è come una serie del genere esca ancora in edicola e in effetti non ha proprio tutti i torti, poiché la collana vende poco più di 3.000 copie e adesso con la scomparsa di Castelli (probabilmente dovuta agli effetti avversi del vaccino anticoronavirus, leggete qui) forse la serie sarà chiusa.

Almeno così Faber91 finirà di sbrindellare albi della Bonelli, sempre che altri non ne provochino un destino simile. Smisi Martin Mystère una ventina di anni fa, quando allora aveva smesso di dire qualcosa di sensato ed era iniziato a starmi sulle palle (quindi, vendetti tutto al primo struzzo che mi capitò di trovare su segnalazione di un amico e devo dire che mi fece un'ottima offerta). Faber91 anziché strappare i fumetti potrebbe venderli ma oggi è assai dura perché un albo Bonelli nell'usato vale meno di 0,50 euro al pezzo. Forse è meglio strapparlo?

Il fatto che Faber91 continui a spendere soldini per comprare questi albi per poi strapparli in video lascia pensare. Perché non smette di comprarli? Forse perché spera sempre di trovarsi davanti una storia degna anziché una che dal suo punto di vista sembra di c@cca? E lui stesso dice che si diverte a vedere quanto in basso le storie scendano. Secondo Faber91, Martin Mystère è ormai la serie più scadente della Bonellil ed ha ragione e che ogni storia contiene dei pipponi assurdi in stile texiano attuale. Quindi, dai... la parola passa a Faber91.

Il modo in cui distrugge l'albo è particolare. A differenza di altre volte, si avvale di una specie di temperino con cui colpisce, bucherallandolo in più punti, l'albo e sfogando così tutta la sua rabbia per avere (forse) speso soldi per un prodotto che non gli è piaciuto. Faber91 è di certo un personaggio nuovo e innovativo del panorama degli youtuber che parlano di fumetti. Mentre tutti o quasi lo fanno fungendo soltanto da sponsor, Faber91 dice ciò che pensa in modo chiaro. Poi passo allo strappo classico che lo ha reso famoso in tutto il fumetto mondo.

The Flash n. 783: The Search for Barry Allen part 1

Il n. 783 di Flash, uscito nell'agosto 2022, è solo un tie-in dell'evento Dark Crisis e come capita in questi casi, il lettore si trova catapultato in una serie di eventi poco chiari senza la comprensione dell'evento principale. Ai testi il collaudato Jeremy Adams mentre i disegni sono affidati al bravo (anche se non eccezionale) Amancay Nahuelpan. La supervisione dell'albo è di Chris Rosa e del suo fidato assistente Paul Kaminsky. Il mondo si trova minacciato da una entità che potrebbe distruggere tutto il creato e la situazione è resa ancora più difficile dal fatto che la JLA pare essere stata completamente distrutta. 

Michael Holt alias Mr Terrific ha radunato nel suo centro scientifico i velocisti disponibili. Oltre a Flash, ci sono Jay Garrick, Kid Flash, Max Mercury e Jesse Chambers. L'assenza degli eroi ha indotto Terrific a cercare di trovare Barry Allen, che è forse uno dei più grandi eroi del mondo, che risulta sperduto nel flusso del tempo. Per farlo, ha usato lo stesso sistema che qualche tempo addietro ha permesso a lui e allo stesso Barry di rintracciare Wally quando questi finiva nel corpo di vari velocisti nel corso della storia (più o meno come nella trama del telefilm A spasso nel tempo, di cui forse Adams dev'essere un fan). 

Siccome ogni velocista è caratterizzato da una frequenza specifica del suo potere, trovarlo non sarebbe difficile senonché solo un altro velocista potrebbe rintracciarlo così attraverso la Speed Force (la quale finirebbe per uccidere chiunque non abbia poteri di velocità). A rendere le cose più complicate c'è il fatto che Terrific ha individuato tre distinte tracce di tre diversi Barry, ognuno di una Terra diversa. Così Wally e gli altri dovranno dividersi in squadre e trovare il Barry giusto. In quel momento, spingendo un bottone su un braccialetto speciale che Holt ha realizzato, potranno tornare con lui su Terra-1.

Linda, che è presente con i suoi figli, Jai e Irey, è molto preoccupata. Per quanto Wally West cerchi di rassicurarla, non ha ancora trovato il coraggio di confessare al marito che adesso anche lei per motivi non chiari, dispone di poteri di velocità. Mentre Terrific attiva il portale, si vedono Jai e Irey, ansiosi di dimostrare di essere anche loro degli eroi, gettarvisi dentro tra lo scalpore generale. Gli altri velocisti fanno la stessa cosa per trovarli. Dopo che sono andati, Terrific, che ha capito che Linda ha ora dei poteri, gli chiede spiegazioni e la consola poiché è sicuro che lei troverà il modo di parlare della questione al marito.

Jai e Irey, intanto, sono finiti in una dimensione che sembra tratta da Ritorno al Futuro II del 1989. Davanti a loro si erge un palazzo con la scritta Allen Tower come la Tannen Tower del film. Max Mercury e Jesse Chambers si ritrovano invece in una dimensione che sembra tratta dalla serie di film di Mad Max con Mel Gibson. Il Barry Allen di questa Terra è uno che fa le corse con le auto. L'albo poi mostra la Terra di un terzo Barry, che qui vive le sue avventure con Wally West alias Kid Flash. E' sposato e ha due figli. Sta per passare una tranquilla giornata in famiglia quando viene allertato da una chiamata di s.o.s.

Capitan Gelo ha appena compiuto una rapina, ma i due velocisti lo fermano senza patemi. Utilizzando uno specchio da bagno, Barry ha deviato il suo raggio congelante contro di lui. Il tono della storia è scanzonato e semplice e ricorda molto quello degli  anni '60 del '900. Nell'albo in fondo si notano due pagine con tutti gli eroi DC disegnati da George Perez che scomparve allora, quasi certamente vittima di uno degli effetti avversi da vaccino anticoronavirus e due pagine di propaganda lgbt con versioni deviate dei personaggi della DC mentre nel redazionale DC Nation si parla di una miniserie di DCeased.

La trama si basa sulla diffusione nel cosmo di una variante non morta del virus anti-vita con il solito Darkseid al centro della scena e tanti eroi famosi che nel tentativo di fermarlo ci lasceranno le penne. Nella mini terminale uscita allora, War of the Undead Gods, di Tom Taylor e Trevor Hairsine saranno definite tutte le sottotrame e chi sarà ancora in vita e chi no. Nella detta intervista Tom Taylor spiega il vantaggio di queste mini slegate dalla continuity che permettono ad un autore di sbizzarrirsi decidendo il destino anche di noti big. Tutte le mini sono state pubblicate in Italia dalla Panini Comics in volumi cartonati.