domenica 28 maggio 2023

Sfatiamo un mito: Go Nagai? Pessimo mangaka

Secondo la narrazione ufficiale che si legge un po' ovunque, Go Nagai è considerato un grande fumettista giapponese, un mangaka, però le cose stanno davvero così? Cerchiamo di inquadrare la questione, poiché è facile costruire miti basandosi sul fatto che tanti ripetono lo stesso concetto senza averlo mai sottoposto ad una critica effettiva. Nagai è famoso per avere ideato personaggi come Devilman e i robot giganti a cominciare da Mazinger Z entrambi del 1972 e poi a seguire tutti gli altri personaggi e robot, non solo in Giappone ma nel mondo. 

Siamo onesti su un punto focale: se non fosse stato per i suoi anime di Go Nagai oggi nemmeno sentiremmo parlare. Quello che lo ha reso famoso sono i suddetti cartoni animati, i cui testi e disegni (designer delle pellicole) erano realizzati da altri. Il Mazinger nell'anime del '72 è diverso dalla figura caricaturale e tozza nel manga edito su Weekly Shonen Jump ed anche la storia è molto diversa, a tratti drammatica e per niente eroica rispetto al cartone animato. Perciò, Go Nagai ha inventato Mazinger ma il successo è dipeso dalle versioni anime.

Se separiamo il successo delle serie anime, che era dovuto ai brillanti scrittori che realizzavano i testi e ai character design che davano vita ai disegni animati, dalle serie manga, ne emerge un Go Nagai che da un lato non ha inventato niente perché il genere dei robot giganti era già fiorente da molti anni, mentre dall'altro se non ci fossero stati gli anime, di quelle serie nessuno avrebbe mai più parlato ed in Italia non sarebbe arrivato niente. Questa distinzione è sempre stata presente in coloro che hanno cercato di portare i manga di Go Nagai in Italia. 

Sia Fabbri Editori nel 1979 che la Granata Press nel 1992 puntarono sulle versioni manga disegnate da Gosaku Ota, sia perché il tratto era più preciso sia perché quelle serie furono prodotte in Madrepatria in modo più aderente agli anime dopo il successo di questi ultimi. Se la gente vuole vedere il Mazinger anime, con difficoltà avrebbe digerito il pessimo e bruttissimo Mazinger disegnato da Go Nagai. E perfino i vari fumetti pirata prodotti in Italia ricalcavano il cartone animato (ne ho parlato qui). Ciò porta ad un'altra domanda: Nagai come mangaka.

Come lettore di fumetti di lunga data so riconoscere, al di là dei gusti, quando ci si imbatte in un grande fumettista o in uno che a stento tiene la media. Nagai, come mangaka, rientra nella seconda categoria, almeno secondo il mio punto di vista. Le sue storie sono modeste ed infarcite di tavole con caricature abbastanza inutili. Il concept di base non è nemmeno originale. L'idea che vari popoli antichi avessero una tecnologia evoluta arrivava dalla teoria degli antichi astronauti. Tutta un'altra storia sono i manga dei suoi personaggi realizzati da altri. 

Tra i più recenti, cito Mazinger Z: Interval Peace, una sorta di prequel al film anime Infinity del 2017 scritto da Takahiro Ozawa con i disegni di Kaoru Osada (uscito in Italia per la Jpop nel 2018). E se andiamo a qualche anno più indietro, lo stesso discorso si potrebbe ripetere per la serie Shin Mazinger Zero scritto da Yoshiaki Tabata con i disegni di Yuuki Yogo (anch'esso uscito in Italia per Jpop). Il Mazinger Z di Nagai è così brutto che in Italia è arrivato solo nel 2009 con D/Visual anche se poi nel 2014 la Jpop lo ha ristampato in quattro volumetti.

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