Passa ai contenuti principali

Johnson chiarisce le polemiche su WarWorld

Giorni fa, lo scrittore di Action Comics, Phillip Kennedy Johnson, ha scritto un post sul suo profilo Twitter, che ha fatto discutere molto. Oggetto della polemica: l'imperialismo americano. Nella attuale run in corso sulla collana dove sono narrate le gesta di Superman, Kal-El, la Warworld Saga, è stata data una percezione del personaggio come una sorta di colonizzatore. Johnson ha detto: sono fiducioso che i fan sappiano già che non è vero, però con tutto il putiferio che ne è seguito, penso che valga la pena parlare per qualche minuto di cosa sia davvero Action Comics. E voglio dire come stanno le cose.

Quello che sta accadendo in Ucraina con gli Usa schierati contro la Russia e Biden che si vanta di inviare armi a favore di Zelensky ha fatto percepire ai fan un parallelo con ciò che Superman sta facendo su Mondoguerra. Johnson ha respinto tale interpretazione che non ha nulla a che fare con la politica degli Usa. Lo scrittore ha poi citato la saga marvelliana Empyre di Nick Spencer che fece discutere per i suoi riflessi politici e ha chiarito che ciò che Superman sta facendo su Warworld è ispirato dalla lotta sociale contro la tratta di esseri umani a Baltimora e non con ciò che sta avvenendo in Ucraina.

Uno degli aspetti di WarWorld Saga, ha spiegato Johnson, sono le persone incatenate. Quello che si fa contro la tratta di esseri umani è molto duro dato che all'inizio le persone legate non vogliono il tuo aiuto. Ecco di cosa parla la mia saga. La maggior parte degli schiavi di Mongul odiano Superman, ma non sono loro il vero nemico bensì la ragione per cui il nemico è lì. Stiamo tutti raccontando una storia a cui tengo molto e non voglio che il suo senso sia tergiversato. Non so se Johnson dica il vero. La politica guerrafondaia di Biden in Usa è criticata ed è stata inutile. Putin oggi ha conquistato il Donbass.