Il nuovo film di Diabolik dal titolo (con poca fantasia) Diabolik: Ginko all'Attacco si è rivelato un penosissimo flop al botteghino. Ne hanno parlato tutti i siti che si occupano di cinema, tranne quelli di fumetti che, tutti o quasi asserviti alle case editrici, hanno taciuto. Uscito il 17 novembre, ha resistito per qualche giorno in classifica per poi sparire del tutto. Il film di Pantera Nera ha stracciato tutti sebbene con degli incassi bassi (come altri film woke farciti di propaganda inclusiva).
Dieci milioni possono sembrare tanti ma per un film di livello servono molti più soldi con cui poter pagare un regista come si deve e mettere sotto contratto un cast di attori e attrici di un certo livello. Nel caso di Diabolik 2 come nel primo, si è giocato al risparmio. Gli stessi registi deludenti (i fratelli Manetti), la stessa attrice nel ruolo di Eva Kant (una pessima Miriam Leone), mentre nel ruolo di Diabolik al posto del catatonico Luca Marinelli è stato preso un certo Gennaro Gianniotti.
Un attore mezzo italiano e mezzo canadese che al volto di Diabolik nel fumetto (ispirato all'attore Robert Taylor) non somiglia nemmeno di striscio. La storia è tratta da Diabolik, I serie, n. 16 dell'aprile 1964 e come nel primo caso la vicenda è ambientata negli anni '60 con dei mezzi e tecnologie dell'epoca. Impossibile quindi che potesse attirare spettatori giovani abituati agli effetti speciali dei film sui fumetti Usa. Valerio Mastandrea è stato ancora Ginko con ruolo molto più ampio.
La produzione ha ingaggiato anche la vecchia Monica Bellucci, una vecchia in tutti i sensi con i suoi 57 anni dimostrati tutti nella parte di Altea, che nel fumetto dovrebbe avere all'incirca 35 anni, più o meno come Ginko mentre Mastandrea ne dimostra più di 60 portati male. Il flop non ha fatto desistere editore e produttori che sono impegnati nelle riprese di Diabolik 3 in uscita nel 2023. Se avessero sommato i soldi investiti per i tre film in un solo avrebbero fatto di meglio.
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