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La DC vuole imporre una Wonder Woman lgbt

L'obiettivo woke/gender/lgbt/inclusivo della DC Comics in merito a Wonder Woman è sempre stato quello di sostituirla con una lesbica di colore e di recente hanno trovato il personaggio che fa al caso loro, Nubia, che in sostanza presenta tutte queste caratteristiche insieme: è nera ed è lesbica. Tuttavia, non sono ancora riusciti nel loro intento perché Diana Prince, la bella Wonder Woman bianca classica, resiste nel suo ruolo, benché ciò non escluda di avere due Wonder Woman.

Soprattutto nella Justice League, che la DC vuole trasformare in una comunità che accoglie solo diversi in un relativismo esasperato. E' ciò che è avvenuto con Nubia & The Justice League Special scritto dalla attivista lgbt Becky Cloonan e disegnato da Amancay Nahuelpan. Dal ritorno di un vecchio nemico di Flash, il Mago del Tempo, viene tratto lo spunto per coinvolgere Nubia con la Justice League e sarà Oliver Queen alias Green Arrow a chiederle di unirsi alla squadra adesso. 

In precedenza, Nubia si era già unita ai membri della League durante la run di Brian Michael Bendis e l'ultima interazione con il gruppo è stato con il n. 75 quando tutta la squadra è stata devastata da Pariah dando origine così a Dark Crisis. Lo speciale ora in questione si svolge durante gli eventi visti in Wonder Woman n. 793. Nubia è divenuta regina delle amazzoni in Infinite Frontier n. 0, dopo l'abdicazione di Ippolita (anche lei lesbica). La DC non ha perso tempo a darci dentro.

Sono state così impostate le miniserie Nubia and the Amazons ed il crossover Trial of the Amazons, a cui vanno ad aggiungersi l'one-shot Nubia: Coronation Special ed un'altra mini di quattro numeri, Nubia: Queen of the Amazons. Le vendite non sono state soddisfacenti dato che il pubblico non è disposto ad accettare che una nuova Wonder Woman diversa da Diana Prince. Non è poi questione di essere pro o contro gli lgbt, ma di coerenza con la tradizione di un personaggio.