L'albo ospita gli ultimi due capitoli della miniserie Ben Reilly: Spider-Man, i nn. 4 e 5, di JM DeMatteis e David Baldeon con la spiegazione dei misteri disseminati dall'autore. Il killer del primo incontro, come è stato definito dalla stampa, è Ragnocidio, che ha preso le sembianze di John Diaz per parlare più da vicino con Ben Reilly e dei vari villain visti nel numero precedente. Ma perché ha fatto tutto questo? Vuole tormentare Ben? Ragnocidio è uno dei tanti cloni di Spider-Man che lo Sciacallo, ma a differenza degli altri dispone di molte abilità.
Parrebbe finita ma mentre Ben è al Ravencroft per raccontare tutto alla dott.ssa Kafka, suona l'allarme e le celle dei detenuti si aprono. E' stato uno dei collaboratori della psicologa a liberarli tutti, svelando di essere Ragnocidio, che rivela che l'essere che Ben ha visto esplodere era solo uno dei suoi doppi. Adesso ha cambiato idea. Non vuole più capire gli umani perché lui in quanto mostro non sarà mai come loro e piuttosto preferisce essere quello che è: un mostro e comportarsi da mostro, facendo ciò che fanno i mostri, uccidendo tutti gli altri.
Mentre Ben è impegnato a fermare i vari villain fuggiti, la Kafka cerca di convincere Ragnocidio a ritornare in se. In fondo, anche lui vuole essere una persona proprio come Ben, benché tutti e lui stesso siano convinti che si tratti del vero Uomo Ragno. Ragnocidio comprende e togliendosi la maschera rivela il volto uguale a quello di Ben prima di perdere i sensi. Viene quindi affidato alle cure del Ravencroft mentre è ancora in stato di incoscienza. In definitiva, DeMatteis è riuscito a riprendere lo spirito e le atmosfere delle storie degli anni '90.
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