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Azzerati i vertici Marvel: licenziato Ike Perlmutter

I film fanno flop e i fumetti non vendono più, mentre il pubblico fugge a gambe levate a causa dei contenuti politically correct imposti sia ad autori che registi. Ma invece di ammettere gli errori e chiedere scusa per avere tentato di indottrinare la gente con messaggi aberranti alla Marvel saltano via le teste dei vertici che fungono da capri espiatori. Il vecchio sionista Ike Perlmutter è stato così licenziato da presidente della Marvel, anche se resta uno degli azionisti più importanti. 

Secondo il Times, Perlmutter, dopo avere venduto la Marvel a Disney nel 1999 per 4 miliardi di dollari, è rimasto al timone gestendo le cose come un tiranno. L'uscita di scena di Perlmutter fa parte del piano dei tagli pari al 4% dei dipendenti della Marvel/Disney con un risparmio di circa 5,5 miliardi di dollari. Pare che Perlmutter, oggi ottantenne, non volesse saperne di uscire ed ha tentato di inserire nel consiglio di amministrazione dei fedelissimi. Invece è stato lui ad uscire di scena.

Ora lo scettro del comando è passato tutto a Kevin Feige, già capo dei Marvel Studios ed uno dei massimi sponsor dei contenuti lgbt, woke, ecc., in film e fumetti. Se volevate sapere chi ha rovinato i personaggi Marvel, ora avete un nome e un cognome. Con Feige resta anche Dan Backley, quale presidente della divisione Marvel Entertainment. Nel tempo immediato, quindi, non cambierà niente. La Marvel continuerà a produrre pessimi film e stampare fumetti altrettanto scadenti.