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Crisi Alan Ford: dopo il n. 650 passerà a 7,00 euro?

Vado in edicola per prendere il nuovo numero di Alan Ford (il n. 646) e mi imbatto in un albotto di 256 pagine. Subito temo che l'edicolante mi chiederà un prezzo almeno doppio rispetto alla banconota da 5,00 euro che ho in tasca. Con sorpresa il prezzo del volumetto è sempre di 5,00 euro e capisco perché: si tratta dell'ennesima ristampa.

Ma anche così resto sorpreso dato che Bunker non regala mai niente ed i prezzi che impone sono sempre stati fuori dalla realtà. Per il suo Alan Ford oggi chiede 5,00 euro mentre altri fumetti che escono in edicola e vendono meno, il prezzo è di 3,50 euro (come Il Morto della Mehnir). Quindi, il prezzo di Alan Ford è sicuramente gonfiato. 

Nell'articolo editoriale afferma che la situazione è difficile ed incerta come al solito (capirai che novità...). La stessa tiritera di altri editori italiani che hanno aumentato i prezzi di copertina in questi mesi e con i motivi ormai noti a tutti e con l'unica soluzione possibile: l'aumento dei prezzi di copertina. Alternative? Agire contro gli speculatori? No.

Dice che grazie ad un amico editore è riuscito a trovare della carta a buon mercato che gli ha così permesso di mandare in stampa questo n. 646 senza aumentare il prezzo contenente solo ristampe perché il disegnatore Perucca (che non menziona) non ha completato le tavole in tempo. Lamenta che da tempo sta cercando altri artisti di rinforzo.

E' strano che non riesca a trovarli dato l'elevato numero di disperati che ammuffiscono sui social tra un insulto ed un altro (lo hanno fatto anche con me in varie discussioni, ma non li ho mai cag@ti, nemmeno di striscio). Magari si sono proposti e Bunker li avrà rifiutati, dato che se uno è bravo emerge. Se non vale un "ficus" resta proprio lì dov'è.

Il problema (quello vero) è altro: la carta. C'è, ma costa e Bunker già nell'editoriale del n. 640 fece un discorso simile. Con il quantitativo a buon mercato reperito, dovrebbe essere possibile, dice lui, arrivare fino al n. 650 in uscita a luglio, poi si vedrà. Già, è questo il problema. Che significa "si vedrà"? Semplice: il prezzo aumenterà a 7,00 euro.

A quel punto, continuare a seguire Alan sarebbe impossibile. Non è possibile pagare tanto per un fumetto oggi di così scarso valore. Già il costo attuale di 5,00 euro è una enormità. Lo scorso anno il fumetto costava 4,00 euro, poi risalito a 4,50 euro e dopo qualche mese agli attuali 5,00 euro. E ora vorrebbe salire a 7,00 euro? Dico, no grazie.

C'è un limite a tutto. Se Alan Ford continuerà a salire, lo taglierò. Ho eliminato Nathan Never e con Alan Ford lo prenderò fino al n. 650. In seguito vedremo. Già oggi pagare 5,00 euro per un fumetto che non li vale (parere personale) è troppo. La recente saga su Minuette Macon è parsa il niente assoluto con una trama del tutto inconsistente.