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Storm and the Brotherhood of Mutants n. 3: news

L'evento Sins of Sinister ha reso uno degli X-Men più iconici di tutti i tempi in una dea in senso letterale nel n. 3 della mini di Al Ewing e dell'artista Alessandro Vitti. La storia porta i lettori quasi a mille anni nel futuro in cui Emma Frost, ora regnante dell'Impero Red Diamond, ha scatenato un grande mech dalla corazza diamantata. Per intanto, la Confraternita ha resuscitato Ororo Munroe alias Tempesta.

E nonostante non abbia nessuna delle sue abilità, questa Tempesta è ancora intrisa di tutto suo antico potere e ora con l'aggiunta di quello del mutante Arraki Khora la eleva al rango di divinità. La sua storia con  il concetto di divinità risale alla sua prima apparizione in Giant-Size X-Men n. 1 del 1975 di Len Wein e dell'artista Dave Cockrum. Un racconto che è diventato leggendario e più volte ristampato.

Al momento in cui è stata reclutata nell'omonima squadra, Storm era adorata come una dea dalla tribù del Kenya orientale con cui aveva fatto una casa. Con l'aiuto dei suoi amici mutanti, Ororo ha affinato ulteriormente le sue abilità mutanti, proprio come i suoi alleati più esoterici l'hanno aiutata a costruire la sua connessione intrinseca con le Arti Mistiche. Da quel momento si è posta come una strega. 

Negli ultimi mesi, questa è diventata più di una semplice nota a piè di pagina, poiché ha usato le sue abilità mistiche per aiutare Wanda per assistere uno dei tanti ignari clienti di questa. Adesso ha assunto un ruolo significativo nella attuale saga ponendo fine all'esercito di cloni di Moira MacTaggert da cui tutto è stato originato. Il mondo mutante si avvicina a Fall of X in piena e totale confusione. Lettori furenti.

L'aspetto più rilevante della storia è la parte recitata da Emma Frost negli eventi, impegnata a preparare un assalto alle forze di Sinistro, come non si era mai visto. Mentre la stessa Emma è una formidabile nemica, l'imponente mech composto da diamanti tenuto nascosto lo è ancora di più. Dopo essere diventata tutt'uno con l'enorme corpo del robot, Emma è pronta a svelarsi come Blood Diamond Monarch.

Dalla sua introduzione in Uncanny X-Men (vol. 1) n. 129 del 1979 da parte di Chris Claremont e John Byrne, Emma Frost è stata uno dei mutanti e dei leader più intimidatori dell'universo Marvel. Oltre alla forma di diamante per cui Emma è iconica, è anche una delle sensitive più famose, vantando lo status di telepate di classe Omega oltre alla gamma di abilità marziali e tattiche che ha acquisito negli anni.

Sins of Sinister ha portato i lettori in un lontano futuro in cui hanno luogo gli eventi narrati in questo n. 3 di Storm & The Brotherhood of Mutants dopo la caduta dei mutanti. Grazie alle trame di Nathaniel Essex, alias Sinistro, quasi tutti i mutanti sono stati riportati indietro attraverso i Protocolli di Resurrezione krakoani ma con la mente di Sinistro attaccata alla propria. Una vera e propria catastrofe.

Ciò ha portato il cattivo a conquistare effettivamente il mondo prima di confrontarsi con le varie iterazioni di se stesso, tutte con i propri programmi malvagi da portare avanti. Ma come sopra descritto, Sins of Sinister ha visto Tempesta fare in modo che nessuno acquisisca l'esercito di cloni di Moira MacTaggart ed in grado di reimpostare la sequenza temporale appena prima che la trama di Essex decollasse. 

Più che riportare le cose come prima ed evitare sofferenze secolari, Tempesta si è impegnata per assicurarsi che nessuno potesse avere il controllo dei cloni di MacTaggert. Un finale piuttosto scontato, c'è da dire, ma coerente con il profilo classico dei personaggi. Del resto, si sapeva che Sinistro avrebbe cercato di rimodellare la storia e che alla fine qualcuno glielo avrebbe impedito. Una trama piuttosto scontata.