mercoledì 10 maggio 2023

La Bonelli prepara la fuga dalle edicole: il futuro

Il recente aumento dei prezzi della Bonelli, accompagnato dalla esosa iniziativa delle mini-cover (per la quale, almeno per chi vuole seguirla, è necessario comprare due copie dello stesso albo ed ognuno con una mini-cover), suscita ancora polemiche, ma è solo la prima avvisaglia di un cambiamento nell'offerta dei prodotti della casa editrice milanese. La crisi economica generale, che non ha mancato di abbattersi anche sul mercato editoriale e fumettistico in particolare, impone modifiche di tipo strutturale dell'offerta alla luce di quel che sta avvenendo nel circuito della distribuzione. Il problema della Bonelli sono le edicole. 

Il calo delle vendite è un fenomeno che in via Buonarroti conoscono da una ventina d'anni e riguarda tutte le loro serie, comprese quelle di Tex. Scelte sbagliate (come la nomina dei curatori dello stesso Tex con Boselli, che porta avanti un tipo di narrazione superato e di Dylan Dog con Recchioni, seppellito dalle macerie delle reiterate iniziative provocatorie della sua gestione) e progetti di nuove testate costruite senza tenere conto dei veri gusti del pubblico, si sono aggiunti ad un problema mai preso in considerazione ma mai come oggi affermatosi nella realtà: la progressiva (ed inevitabile) scomparsa delle edicole.

A differenza di altri editori, la Bonelli offre il 95% dei suoi albi solo in edicola secondo una modalità tradizionale che ancora oggi è ritenuta principio inossidabile in via Buonarroti. Negli ultimi tre anni, tuttavia, la riduzione delle edicole ha subito una furiosa accelerazione a causa di eventi endogeni (sedicenti pandemie, guerre provocate da gruppi di potere globale, progetti di reset dell'economia, ecc.) e la Bonelli si è trovata spiazzata. Si stima infatti che tra cinque anni non ci saranno più edicole e che molti dei quotidiani e riviste, che oggi si trovano in edicola, diventeranno esclusivamente digitali e fruibili on hand.

Altri editori, come la Panini, hanno avvertito il cambiamento in atto e si sono affrettati a spostare la loro offerta dal settore edicola a quello di fumetteria/libreria. Nel 2019 la Panini quasi raddoppiò i prezzi di copertina dei suoi albi (gli albi di 48 pagine, ad esempio, passarono da 3,50 euro a 5,00 euro) e avviò la loro risistemazione nella fumetteria. Oggi, solo una manciata di albi Marvel/DC editi dalla Panini escono ancora in edicola. Tanto per fare un esempio, da un anno e mezzo chi volesse leggere la serie di Superman, deve andare in fumetteria. In edicola è rimasto solo Batman e prodotti collegati del suo universo. 

E i manga? Nel settore nipponico la transizione verso le fumetterie è iniziata molto prima. Addirittura alcuni editori come Jpop e Hikari pubblicano solo in fumetteria e libreria ed oggi anche su Amazon. La Star Comics e la Panini hanno lasciato in edicola solo le serie manga mainstream come One Piece e Chainsaw Man tra le altre, mentre il resto esce solo in fumetteria e libreria, Amazon compreso. Il futuro poi vede la vendita solo sugli store online, con Amazon che ha ormai fagocitato tutto il settore. Soltanto Panini resiste ancora proponendo poche serie su Amazon, mentre Star e gli altri propongono tutto lì.

E la Bonelli? Nonostante sia ancora arroccata a una mentalità anche distributiva antidiluviana, da qualche mese la realtà ha iniziato a farsi sentire e così ha preso corpo una "grande riflessione" su come fare in un contesto nel quale nessuno da quelle parti aveva mai pensato di trovarsi. I tempi in cui la Bonelli dominava, con le buone e le meno buone, il mondo delle edicole sono finiti e dal momento che vendono solo prodotti cartacei, alla Bonelli non è rimasto altro che guardare alla libreria ed alle fumetterie per piazzare Tex e soci consapevoli che tra cinque anni o meno, potrebbero non esistere più molte edicole.

O tante edicole da consentire all'editore di coprire tutto il territorio nazionale. Per ora sono solo voci e chi me le ha riferite è rimasto sul vago poiché pare che esista all'interno della casa editrice un fronte che sta tentando di resistere al varo dei cambiamenti, un poco come l'ultimo giapponese che acquattato in qualche giungla crede ancora che la guerra sia in corso. Cosa prevedono tali cambiamenti? Pare che in edicola resteranno i tre titoli principali, Tex, Dylan Dog e Zagor ad un prezzo uguale (che oggi è 4,90 euro ma nel 2024 potrebbe esserci un ulteriore ritocchino a 5,40 euro) e con sforbiciata delle ristampe.

Sembra che almeno finora la risposta del pubblico ai volumotti di 500 pagine non sia stata quella che in via Buonarroti si aspettavano o che loro presumevano. Gli altri titoli dovrebbero passare in fumetteria in formato 15x23 (ma che c'è chi si batte per tenere lo storico 16x21) a 64 pagine ad un prezzo più alto di quello delle edicole. Tutte le nuove proposte invece saranno ospitate tutte in cartonato in libreria (ed in fumetteria). Questo se il numero di edicole dovesse mantenersi sulle cifre attuali (poco più di 10.000 punti vendita), che è anche la soglia di guardia considerata alla Bonelli per attuare queste modifiche. 

Se il numero dovesse ridursi e passare sotto il 50% (uno scenario che nel 2025 potrebbe concretizzarsi) scatterebbe la fase successiva di tale transizione. Anche qui accennatami solo in modo vago, ovvero Tex, Dylan Dog e Zagor solo in fumetteria a prezzo maggiorato (non meno di 7-8,00 euro) insieme al resto della produzione con un prezzo maggiore di queste tre collane in ragione del loro venduto inferiore. Il passaggio alla fumetteria determinerà un calo delle tirature e quindi delle vendite che il nuovo prezzo maggiorato potrebbe assorbire solo in parte (non si potrebbe più offrire tutti i fumetti allo stesso prezzo).

Il passaggio in fumetteria determinerà l'ingresso negli store digitali, come Amazon e la crescita dei prezzi sarà resa necessaria a causa del venduto inferiore e delle condizioni di questa nuova distribuzione. In parole povere, i vecchietti si preparino ad ordinare su Amazon già da ora. La Bonelli come casa di fumetti popolari e dalle tirature monster diventerà un ricordo (come in parte già oggi è) ed anche i suoi autori e disegnatori ne subiranno le conseguenze: la nuova Bonelli non avrà più bisogno di tanti autori e disegnatori. Chi sarà tagliato fuori dovrà riciclarsi altrove e chi resterà avrà compensi molto più bassi.

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