Diabolik (Anno LXII) n. 07-2023: troppe ingenuità

La storia di Diabolik ospitata sul volume inedito uscito a luglio 2023 (il n. 917) si è rivelato una lettura noiosa, con una trama confusa fin dal principio. Enrico Lotti e Alessandro Mainardi, autori del soggetto e dei testi, hanno offerto una avventura ben al di sotto degli standard abituali della collana. Si salvano solo i disegni di Antonio Muscatiello, che continua a fare grandi progressi grazie ad uno stile che richiama molto i classici. La storia parte con un episodio avvenuto dieci anni prima. Il noto imprenditore Guglielmo Hopp viene rapito e condotto nella villa del boss malavitoso Carlo Tanner. Una pattuglia vede tutto.

Una squadra, di cui fa parte l'agente Augusto Gorman, perquisisce la villa di Tanner, che però è occupata da sua figlia Roberta, senza esito. Di Hopp non si sa più nulla. Arriviamo ad oggi e Gorman, che ha fatto carriera, è divenuto uno degli uomini della squadra di Ginko. Roberta è divenuta anche lei una donna di successo negli affari, sospettata di attività criminose ma mai incappata in accuse provate. Oggi ha messo all'asta un diamante di 500 carati, Il principe azzurro. Ginko si offre per il servizio di protezione della polizia, ma la donna, che non vuole intrusioni, prima rifiuta, poi cede data l'insistenza dell'ispettore.

Ginko nel frattempo resta ferito durante l'inseguimento in auto della banda di Mathias Zeller e non può più seguire il servizio di sicurezza predisposto intorno alla villa della Tanner. Ciò convince Diabolik, che prima aveva rinunciato, a riprendere il piano per rubare il diamante. Il punto più facile per avere accesso alla villa è una rete fognaria, che la polizia ha però riempito di trappole, con camere e sensori. Diabolik, ancora una volta, sorprende tutti per la sua astuzia. Di notte quattro deltaplani attaccano la villa. I poliziotti guidati da Augusto Gorman si accorgono che su di essi ci sono dei manichini. Sono stati giocati.

Uno dei deltaplani viene fatto precipitare su una facciata della casa e Diabolik che vi era già entrato avendo messo fuori uso le telecamere di zona riesce a fregare i poliziotti che davanti ad un altro manichino pensano che il re del terrore non sia più lì. Invece Diabolik sa già dove andare. Prima del colpo ha interrogato con il penthotal un vecchio scagnozzo della Tanner, Nicola Blanc, in carcere da qualche tempo e ha così scoperto che il gioiello è tenuto in una stanza segreta a cui si accede dalla studio di Tanner. Diabolik fa saltare l'ingresso con una micro carica e si impadronisce del diamante. Poi arriva la sorpresa.

Nella stanza segreta si trovano dei resti umani: le analisi indicano che sono quelli di Guglielmo Hopp che Roberta Tanner ha fatto uccidere anni prima dopo averlo rapito. Gorman così non è riuscito a catturare Diabolik ma ha avuto la soddisfazione di chiudere la partita con la Tanner iniziata anni prima. Tutto prevedibile. Magari si poteva fare in modo che l'incidente di Ginko fosse simulato e che arrivasse davanti a Diabolik all'atto di prendere il diamante. Ma no, nessuno tra Lotti e Mainardi ci ha pensato. E poi che ingenuità le ossa di Hopp ritrovate nella villa. Perché in dieci anni nessuno ha distrutto il cadavere?

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