giovedì 29 settembre 2022

Alan Ford n. 639: la recensione

Dopo l'uscita di scena di Minuette Macon, il palcoscenico è tutto di Domitilla Scannagatti intenta a conquistare Alan Ford. Dopo la fine delle riprese del film mafioso con Numero Uno, può adesso dedicarsi a questo progetto senza badare per il sottile. Sa che Alan Ford ama ancora Minuette e così non esita a drogarlo per poi andarci a letto. Per evitare che al risveglio Alan si accorga di tutto, lo lava nelle parti intime in modo che lui non sospetti niente. Alan Ford abusato?

E questo lo scenario poco lusinghiero di questa storia in cui Bunker passa il segno. Ma come si può concepire una roba del genere? Cosa dovrebbe portare ciò? C'è di buono che in ogni occasione Domitilla si spoglia permettendo al lettore di osservare il suo splendido corpo realizzato da Dario Perucca (con le chine di Luka Bonardi). L'intera vicenda si svolge sulla barca di Domitilla tra una nuotata e l'altra con saltuarie uscite per andare a fare la spesa. Il resto è solo abuso.

Alan, però, tiene duro e al massimo concede un bacio sulla guancia a Domitilla. Se fosse tutto qui, si sarebbe trattata della storia di Alan Ford più noiosa di sempre con un Max Bunker senza idee. Ma ecco che dal cilindro esce Ezechiele Bluff alias Superciuk, che rapina una banca nella città di Golasecca. La polizia lo insegue, ma i suoi guai sono appena iniziati. Per sfuggire ad Alan Ford che appena lo vede, non perde tempo ad inseguirlo, si getta sul primo aereo in partenza. 

A bordo è costretto a stare nella stiva perché i biglietti erano finiti ed incontra un topo parlante che gli tira uno scherzo: Superciuk gli chiede come attivare l'aria condizionata, il roditore lo indirizzo verso un pulsante che, però, apre un portello. Superciuk precipita in mare verso un gruppo di squali che non vedono l'ora di papparselo mentre il topo, premunitosi con un paracadute, ha miglior sorte. Bluff non riesce a capire se il topo era vero o frutto della sua immaginazione. 

Il caso vuole che la banconote cadano in mare nel punto in cui Alan e Domitilla si trovano con la loro barca. Mentre lei raccoglie i soldi con un retino, Alan si imbatte nelle bustine che Domitilla ha usato fino a quel momento per drogarlo e abusare di lui, anche se ancora non se n'è reso conto. Per capirne l'effetto prepara due cocktail e ne versa il contenuto in quello di Domitilla. L'editoriale a pag. 123 è un nuovo atto di accusa contro i politici italiani, gli speculatori e Putin. 

Secondo Bunker, c'è chi specula sulla carta e nessuno fa niente, così come sull'energia, ma quello che non dice è che i politici non fanno nulla perché pagati dagli stessi speculatori, ovvero gli ambienti della finanza che in questo modo condizionano governi e Paesi ai loro fini. I riferimenti a Putin sono privi di senso. Il leader russo è l'unico che oggi combatte contro il NWO e per lui è la causa dei problemi. Max ti posso dire che sul presidente Vladimir Putin non hai capito nulla.

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