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Marvel: dalla saga AXE un duro monito a Biden

Quando Tony Stark e soci hanno avuto la pessima idea di risvegliare il celestiale Progenitore per fermare i micidiali attacchi degli eterni, si sono messi in un mare di guai. In AXE: Judgment Day n. 4, di Kieron Gillen e Valerio Schiti, la situazione è davvero precipitata. Il celestiale si è montato la testa e credendo davvero di essere un vero Dio vuole giudicare tutto il pianeta, abitanti compresi, in modo severo. 

Inutili si sono rivelate le suppliche di Starfox (ci mancava soltanto che il Progenitore desse retta ad un femminello, come sanno coloro che hanno letto questo articolo) e il celestiale lancia un raggio di luce che incenerisce tutto nelle vicinanze. Capitan America sopravvive grazie al suo scudo, ma intorno a lui è solo morte e distruzione. AXE si avvia a concludersi nel modo più tragico per gli eroi più potenti della Terra.

Quello del Celestiale pare un attacco atomico che incenerisce tutto e se riguardato tutto nell'ottica della guerra russo-ucraina, a cui questa saga si ispira, sembra lanciare un monito agli Usa, che sostengono il regime nazista ucraino fornendo armi e tecnologia. Dal punto di vista della saga, quindi, hanno torto tutti, sia americani (i Vendicatori) che russi (gli eterni) e il rischio di conflitto nucleare e ad un passo.