Kraven si scatena sui mutanti: inizia la caccia

Il n. 32 della attuale serie di X-Force di Benjamin Percy e Robert Gill vede il ritorno sulle scene di Kraven il Cacciatore, il quale ha deciso di aprire una battuta di caccia a Krakoa. Obiettivo ora sono i mutanti. Il motivo è la sua personale interpretazione del giudizio universale del Progenitore nella saga AXE. Per motivi non spiegati, si convince che se eliminerà dalla faccia della Terra alcuni tra i guerrieri più forti del pianeta, questo lo porrà bene agli occhi del celestiale impazzito.

La storia ha perfino un risvolto macabro: nelle prime pagine si vede Kraven che porta in giro la testa mozzata di Deadpool. Per assicurarsi che i mutanti uccisi restino tali, distrugge le uova di resurrezione, che finora sono serviti per riportare in vita i mutanti caduti in battaglia. In realtà, come ho spiegato qui, si tratta di cloni e non di mutanti risorti e a Spider-Man dice: la loro capacità di replicarsi all'infinito rende la loro esistenza priva di significato. Così li farà sentire davvero vivi.

Tra le vittime di Kraven ci sono Maggott e Icarus (da non confondere con Ikaris degli eterni). All'inizio è deluso. Pensava che avrebbe avuto maggiori difficoltà nel far strage di mutanti e prima di uccidere Icarus gli chiede chi è il guerriero più forte dell'isola. Mi sento come se stessi prendendomela con uno zoo, dice. Icarus gli fa il nome di Wolverine, per lui è il mutante più forte. Per attirarlo nella sua trappola, Kraven rapisce Hank McCoy alias La Bestia degli X-Men nella shadow room.

In quel preciso momento, gran parte delle forze mutanti di Krakoa sono impegnate nelle vicende di AXE e così inviano Wolverine a dare un'occhiata sull'isola. La storia si chiude con il mutante artigliato che entra nella shadow room scoprendo che il massacro che ha rinvenuto su Krakoa è opera di Kraven il Cacciatore. Il computer incomincia una simulazione della Terra Selvaggia e inizia  lo scontro. Una storia dal sapore classico ben scritta da Percy, che scrive anche Wolverine.