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Agli autori della Bonelli è vietato criticare l'editore?

In questo mirabile articolo ho parlato del flop del film di Dampyr e di come il tentativo della Bonelli di fare film sia finora crollato a causa di scelte mediocri. Senza dire altro a quanto già spiegato, qui parleremo di come i fumettisti che lavorano per la Bonelli hanno reagito al flop. Tenete a mente che in quanto collaboratori dell'editore non possono manifestare critiche verso le scelte di chi gli da un lavoro. Non che sia vietato ma ove lo facessero si metterebbero contro la sua dirigenza e quindi perderebbero il lavoro. Quindi, zitti e avanti con la diplomazia. 

Premesso che il film di Dampyr è stato giudicato in maniera negativa in pratica da molti siti di settore, perfino da quelli che abitualmente parlano bene della Bonelli con articoli spot (cioè, articoli che parlano bene dei loro fumetti ma senza sincerità). Tale libertà non è concessa ai fumettisti e se qualcuno di loro cercasse di sostenere il contrario, la controprova sarebbe impossibile. Cioè, dovrebbero dire che tutte le scelte dell'editore, anche sui film, sono eccellenti (il che non sarebbe credibile specie quando un film come Dampyr si è rivelato un flop.

Cominciamo con Boselli, creatore e curatore di Dampyr, a cui in una recente intervista è stato chiesto cosa ne pensasse di codesto film. L'intervista è stata fatta dalla stessa Bonelli e pubblicata sul loro sito! Ora, secondo voi come ha risposto Boselli? Ecco la risposta: È chiaro che io non sono un regista, però ho visto molti film. Ci sarà magari la particolare inquadratura in cui noi cinefili pensiamo «Ah, dai io l'avrei fatta diversamente», ma quando guardo un film, leggo un libro o leggo un fumetto non mi caccio in questi ragionamenti, si tutt’altro.

Io mi lascio andare all'onda della narrazione senza pormi cervellotici dubbi. Se il prodotto è buono, sia chiaro. Se no le magagne le vedo e mi disturbano. In questo caso, dopo i primi minuti, mi sono immerso nella storia e non mi sono neanche accorto che stavo guardando un film tratto da qualcosa che avevo scritto io. Mi sembra un risultato positivo. Non ho mai pensato «Oh mio Dio, no!»... Non è mai successo, anzi mi sono divertito e in qualche caso addirittura commosso. Spero che succederà dal 28 ottobre [2022] agli spettatori del film Dampyr.

Un fiume di parole per non dire niente o quasi, tranne un "mi sembra un risultato positivo"! Invece di dire è stato bello o è stato brutto. No, "mi stembra...". Poi dice che si è anche commosso. E' mai possibile che a Boselli il film sia piaciuto, mentre alla critica, anche quella schierata per la Bonelli, il film non è andato a genio? Io non ci credo per niente. Boselli ha detto una cosa a cui io non credo e ritengo che sia difficile da credere. Passiamo a Recchioni, a cui sul forum di Comicus è stata posta la stessa domanda. La reazione è stata stizzatissima. 

Ecco cosa ha risposto: non ha senso come domanda. Se ti dico di sì, mi dirai che sono aziendalista. Se ti dico di no, che sono uno che critica il lavoro dei suoi colleghi ed amici e che sputa nel piatto in cui mangia. Il risultato è stato uguale a quello di M. Boselli sopra. Nessuna risposta, anche se Recchioni ha spiegato perché non può rispondere al quesito come quello posto sul film di Dampyr. L'idea che mi sono fatto, ma è solo un'idea mia, è che lo abbiano trovato una vera delusione ma che se lo dicessero potrebbero incorrere nelle ire della casa editrice.