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Un disegnatore di Kalya vende le tavole originali

Quanto guadagna in media un disegnatore di fumetti che non lavora per gli editori mainstream, che in Italia significano Bonelli, Astorina e Panini/Disney? Dalle cifre che ho sentito, ma parecchio ridotte negli ultimi anni a causa del crollo del mercato del fumetto, si va dalle 200 euro per una tavola di Tex alle 80-100 euro per una tavola Disney o di Diabolik. Il resto è molto al di sotto di queste soglie, forse con la sola eccezione dei disegnatori di Dago per la Editoriale Aurea di Roma.

Il resto, secondo le cifre che ho sentito, si arrangia in una fetta che va da 20 a 60 euro, però c'è anche chi riceve una cifra fissa calcolata su queste soglie più una percentuale per ogni copia venduta e dopo una soglia minima che serve all'editore per rientrare dell'investimento. Le cose dovrebbero funzionare così nella Bugs Comics, il piccolo editore che pubblica Samuel Stern e Kalya (delle cui vendite ho parlato qui). Il disegnatore che si muove su queste cifre deve pertanto arrangiarsi. 

Alcuni arrotondano con le commission di altri personaggi, sulle quali nessuno dice niente perché esiste un tacito accordo per cui così gli artisti se ne stanno buoni e non creano problemi (se gli consentiamo di fare qualche soldino disegnando Tex, Zagor, Diabolik o di Topolino in ordini di privati). Altri vendono le tavole originali che disegnano e ciò sulla base di precisi accordi con gli stessi editori. Non mi stupisco quindi che Lorenzo Re, che ha disegnato un albo di Kalya faccia ciò.

Ne ha parlato Fumasoli in un post sul suo profilo Facebook aiutando quindi il disegnatore a venderle. Mi chiedo perché non le ha prese lui visto che si tratta di tavole originali! Ok, il valore è minimale perché riguardano un fumetto di non primissimo livello, che stando alle cifre che girano, dovrebbe vendere circa 4.000 copie. L'editore, Fumasoli, non attribuisce valore alle tavole di un suo fumetto? Parebbe di no se permette al disegnatore di venderle a dei perfetti sconosciuti.