Diabolik (Anno LXII) n. 09-2023: la scelta di Altea

Ottima storia di Diabolik quella che è stata ospitata sull'albo inedito di settembre 2023 e dopo la lettura dei crediti non c'erano più dubbi, in quanto dopo una assenza di qualche mese è tornato il dream team con Mario Gomboli che ha realizzato il soggetto insieme a Tito Faraci, autore dei testi. I disegni sono dell'artista ebreo Elia Bonetti. Il titolo La scelta di Altea con la bella fidanzata storica dell'ispettore Ginko sulla cover di Matteo Buffagni faceva ben presagire lo svelamento di nuovi particolari delle vicende del passato della nobile del Beglait e in effetti è stato così sebbene in tono minore (m'aspettavo di più).

Anni fa, quando lei viveva con lo zio nel Beglait, eroe di guerra, Altea ascoltò una sua storia di quando si trovava prigioniero in un campo di internamento durante il conflitto. Dalle divise dei nemici, assai simili a quelle tedesche e dalla baracche del campo, assai simili a quelle del film La grande fuga del 1963, si può arguire che si doveva trattare del secondo conflitto mondiale. Lo zio detto volpone, allora solo tenente, organizzò un audace piano di fuga. Uno dei soldati, abile lanciatore, scagliò una bottiglia con un liquido infiammabile su un covone vicino alla baracca come stratagemma per distogliere i soldati di guardia.

Il piano funzionò, i prigionieri uscirono dalla baracca, presero le armi in una vicina rimessa e iniziarono un'aspra battaglia con dei soldati di guardia riuscendo poi a scappare. Nel film del 1963 le cose andarono un po' diversamente e in questo caso, Gomboli e Faraci sono stati più originali. Giorni nostri, Altea, famosa per le donazioni all'associazione Clerville accoglie, decide di accompagnare dei minori provenienti da un Paese in guerra (ogni riferimento al regime nazista di Kiev è solo una coincidenza?) affidati a nuove famiglie, in una gita con un bus. Ma durante il tragitto però dei criminali sequestrano tutti sul veicolo.

I rapitori contattano le autorità e chiedono per il riscatto 20 milioni di euro. Non hanno delle cattive intenzioni anche se nel corso di una colluttazione feriscono in modo lieve l'autista. Quest'ultimo, insieme ad Altea ed Irma, una anziana che come loro teneva d'occhio i ragazzi, vengono portati in una baracca in campagna. Uno dei ragazzini, tale Vadim, rivela ad Altea che a differenza degli altri non ha consegnato il suo cellulare. Poiché non c'è campo, Altea per contattare Ginko deve allontanarsi e per farlo si serve del medesimo espediente che suo zio durante la guerra utilizzò per distrarre le guardie di prigionia.

Il giorno prima era riuscita a sottrarre un accendino dalla tasca di uno dei rapitori senza essere vista. Così lo lanciò acceso dalla finestra su un covone vicino alla baracca e ciò le permise di allontanarsi bene, informare Ginko e tornare indietro per non destare sospetti. Se fosse fuggita, i rapitori avrebbero spostato subito i ragazzini chissà dove. Il prode ispettore, messo subito a dirigere il caso, si mette in modo, ma intanto anche Diabolik stabilisce di intervenire per impadronirsi del riscatto di 20 milioni che le autorità pagheranno senza dubbio. Eva si fa promettere che il piano non metterà in pericolo la vita dei ragazzi.

Nel frattempo, tra i rapitori sorge un dissidio: uno di loro ritiene che 20 milioni siano una cifra scarsa e che potrebbero chiedere molto di più, ma il loro capo resta fermo al piano originale. Meglio richiedere poco per diminuire rischi di azioni di forza. Mentre Ginko sorveglia il campo da lontano, il denaro viene consegnato lungo una strada non lontana e Diabolik interviene mentre due dei criminali sono intenti a contare il denaro, prendendo tutto. Al campo dei ragazzi, due rapitori dissidenti si ribellano e ammazzano il loro capo informando subito la polizia di volere maggiore denaro. Diabolik si muove rapidamente.

Ha promesso a Eva che i bambini e Altea non rischieranno nulla così si lancia con un deltaplano sulla baracca mettendo fuori ko con lancio di pugnali i due rapitori rimasti. Poco prima Ginko aveva già liberato i bambini e Altea nella baracca dopo avere notato che Diabolik anche lui era intervenuto. I due si trovano faccia a faccia, ma il re del terrore lo mette ko colpendolo con un pugnale il cui manico investe le tempie del poliziotto. Mentre Altea si prende cura di lui, Diabolik e Eva Kant si allontanano. Una trama semplice, anche troppo ma piena di azione in una storia che scorre molto velocemente di pagina in pagina. 

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