venerdì 24 giugno 2022

La DC premia il Robin gay con una serie personale

La DC è sempre più perduta nel suo delirio multiculturalista e ormai insensibile alle risposte che arrivano dal pubblico, che ha stroncato sul nascere tutte queste aberranti e in se ridicole iniziative. Se non lo avete capito sto parlando di testate con protagonisti personaggi gay. Non vendono un ca##o ma loro le pubblicano lo stesso. Si dato che i tizi devono dimostrare di essere altamente civili (a modo loro).

E guai a criticarli, eh. Ti gridano: sei un omof##o! Un termine che in se non significa nulla, ma che nel sistema del pensiero unico indica chi si è rifiutato di accettare certi modus vivendi. Non puoi dire no perché altrimenti ti coniano un termine che ti pone contro e stronca sul nascere ogni velleità critica. Si, benvenuti nel regime nazista del politicamente corretto. Personalmente, non me ne frega un ca##o.

Però, ciò che trovo ridicolo è che un personaggio che per decenni è stato normale, all'improvviso si è scoperto differente. Potrei capirlo se si trattasse di un personaggio coniato così. No, loro, i tizi, devono andare a toccare i big se no falliscono nel loro scopo di provocare. E dopo avere reso Jon Kent gay hanno buttato nel calderone anche il terzo Robin, Tim Drake. La stroncatura del pubblico è stata totale. 

Ma alla DC del pubblico cosa importa? A settembre dedicheranno una serie personale a questo personaggio, Tim Drake: Robin, scritta da Meghan Fitzmartin, la stessa che, in Batman: Urban Legends n. 6 si è inventata Tim Drake gay. Ai disegni sarà chiamato Riley Rossmo, noto per il suo stile che io almeno detesto, ma questo è il minimo dei problemi. E hanno pure il coraggio di lamentarsi se non vendono.

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