giovedì 27 ottobre 2022

La Bonelli condivide le idee estreme di Manfredi?

Gianfranco Manfredi, autore presso Sergio Bonelli Editore, continua con i suoi post sopra le righe contro gli esponenti del governo della (finta) destra italiana. Dico finta perché, al di là di qualche slogan o di annunciate riformette, questo governo segue le direttive scellerate di quello precedente imposto e condizionato dai poteri stranieri.

Ieri ha scritto un post sul suo profilo Facebook, da cui crede di avermi bannato, dal titolo che è tutto un programma, in caratteri maiuscoli: La faccia come il cu#o. Uno di destra, Bocchino, adesso dalla Gruber, ha sostenuto che i diecimila euro in contanti favoriscono i pagamenti degli operai che così evitano le commissioni. E conclude così:

Non conosco operai che paghino diecimila euro in contanti e neanche che li abbiano. Colpa mia che in attesa di vedere un film a volte vedo il talk della Gruber. Certo è che si sparano impunemente delle cazzate inaudite. I commenti dei suoi iscritti riflettono il tono del post. Pochi giorni fa, ha definito troglodita Fontana, il presidente della camera. 

Quando ho cercato di parlarci mi ha scritto che essendo intervenuto come pagina social non esistevo e lui poteva darmi dello stron#o. Ho parlato del fatto qui. I sinistri non riescono ad accettare un tipo di società senza restrizioni e controlli. Non sopportano la libertà. Al di là di ciò, Manfredi scrive per un editore e mi faccio questa domanda.

La Bonelli condivide le stesse idee di Manfredi, al di là del modo più che estremo con cui le manifesta su FB? L'editore non può impedire a Manfredi di scrivere quello che vuole su Facebook ma può valutare che ciò che scrive potrebbe essere associato all'impresa editoriale da parte di chi, come me, ne segue le riviste. E dovrebbe intervenire.

Potrebbe, ad esempio, far presente a Manfredi di astenersi dall'usare termini offensivi (tipo cu#o o troglodita) quando vuole citare politici a lui invisi. Oppure potrebbe non farlo e allora potrebbe, nel mio caso o di altri, rafforzarsi il convincimento che le idee di Manfredi e le sue parole sono anche quelle della Sergio Bonelli Editore.

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