domenica 13 novembre 2022

Il Wakanda vieta l'ingresso ai cittadini ed eroi Usa

Il problema dell'immigrazione clandestina non è soltanto europeo (e italiano) ma assilla anche gli Usa, che, al di là del fatto che alla White House sieda un presidente democratico o repubblicano, il modo con cui viene affrontato non cambia. Chi cerca di attraversare il confine con il Messico viene trattato molto più duramente di quanto Macron sta facendo in Francia. E anche nei fumetti Marvel se ne parla.

L'occasione arriva nel n. 5 della miniserie Captain America: Symbol of Truth di Tochi Onyebuchi e RB Silva, una delle tante collane inclusive e a sfondo woke (team creativo di colore e personaggi di colore) in cui il ruolo di Capitan America è di Sam Wilson. Shuri, sorella di T'Challa, annuncia un importante cambiamento nella politica del Wakanda: d'ora in avanti non sarà più permesso agli americani di entrare. 

Sam Wilson é penetrato nello stato africano sotto le mentite spoglie di un immigrato clandestino per investigare su un traffico di vibranio che partiva dal Wakanda per scoprire che ad organizzare il tutto era stato Crossbones. I due lottano tra loro ma l'arrivo di T'Challa, Shuri, del primo ministro Folasade insieme a un gruppo di soldati segna lo stop. Crossbones viene preso in custodia dalle autorità wakandiane. 

Sam Wilson resta di sasso quando Shuri gli annuncia che da ora in poi nessun altro americano potrà mettere piede in Wakanda e osserva: gli Usa concedono ai suoi eroi troppa libertà e siccome presumo che tu sia qui per conto del tuo governo, d'ora in avanti gli americani non metteranno più piede nel nostro Stato. Quelli che si trovano già qui avranno trenta giorni per lasciare il Paese. L'ordine è già esecutivo.

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