martedì 12 dicembre 2023

Dylan Dog by Baraldi: Sclavi è davvero contento?

Che fine ha fatto Dylan Dog? Non ne parla più nessuno. Dopo l'uscita di scena di Recchioni, che da curatore è passato a semplice scrittore di storie dell'Indagatore dell'Incubo, oggi Dylan Dog è sottoposto alla direzione di una scrittrice di libri per ragazzi e del di lei marito che non ha mai scritto fumetti. Se alla Bonelli va bene un Dylan affidato a "non fumettisti" magari ai fan non sta più bene ed anche il più arcigno difensore del sistema bonelliano oggi storce il naso ed oggi si chiede: ma che state combinando con Dylan Dog? Che dice Tiziano Sclavi?

E' contento di come oggi è ridotto Dylan Dog? Non si diceva forse nel 2013 che sull'Indagatore era calato il sipario dell'indifferenza con la gestione Gualdoni, che le vendite erano in costante calo e che lui, il creatore, non era contento? Oh, le cose non stavano così. Oggi si sa che furono Roberto Recchioni e Paola Barbato, esclusi da Gualdoni dal team degli scrittori, che andarono da Sclavi per lamentarsi e che Sclavi a sua volta si lamentò con Mauro Marcheselli, che all'epoca era direttore editoriale. E Gualdoni venne esautorato in modo sovietico.

Marcheselli era convinto che Recchioni e la Barbato fossero grandi scrittori, per cui la scelta di G. Gualdoni di metterli ai margini non era corretta. Oggi i fatti ci hanno invece dimostrato che Gualdoni aveva visto giusto. Il rilancio di Dylan affidato a Recchioni è fallito male e anche le storie della Barbato, che poi ha avuto nuovo spazio, spesso finivano nell'occhio del ciclone delle critiche feroci dei lettori. Oggi il direttore della Bonelli non è più Marcheselli bensì Masiero, che come il suo predecessore certo non può vantare grandi successi di settore.

Con Marcheselli curatore dal 1993 al 2009 le vendite di Dylan Dog sono calate da 530.000 a 160.000 copie. Con Gualdoni si scese fino a 120.000 copie e da ultimo con Recchioni sotto quota 50.000. Senza i continui aumenti dei prezzi di copertina, oggi Bonelli non esisterebbe più. E il livello non è cambiato ed anzi ha continuato a scendere, tanto che l'ultimo bilancio ha segnato utili in discesa del 50%. Un segnale d'allarme che fa capire, come già si sta parlando, che nel 2024 i prezzi subiranno un nuovo ritocco verso l'alto fino a 5,30-5,40 euro.

Con Masiero, non dimentichiamo, si è avuta la chiusura di Mister No per basse vendite e anche il recente rilancio, sempre di Masiero, del personaggio è andato male. Si ha quindi la chiara impressione che in Bonelli le decisioni siano prese da chi ha fallito sul piano narrativo ed i risultati non possono che essere negativi. Si dice che l'incarico della Baraldi su Dylan sia a termine, che verso metà del 2024 si tireranno le somme per decidere se andare avanti così o cambiare ancora e con il solito modo: si tirerà di nuovo in ballo Sclavi per intestargli la scelta.

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