La saga che ha visto Wally West nei panni di Flash scagliato nel flusso della Forza della Velocità si è conclusa nell'annual 2021 della collana regolare con testi di Jeremy Adams e disegni eccezionali di Fernando Pasarin e Brandon Peterson. Tutti i nodi vengono al pettine ad inizio albo quando Wally si ritrova in uno dei momenti peggiori della sua vita, quando ha causato la morte di molti suoi amici eroi, tra cui Roy Harper alias Arsenal, la saga Heroes in Crisis. O meglio in una sorta di sospensione del tempo prima che il tragico evento si consumi.
Nel fare tutto ciò si è servita di Wally usandolo come una specie di anticorpo e portandolo in alcuni momenti della storia fino a quello cruciale ed attuale dello scontro con Savitar. Intanto, al laboratorio i suoi amici arrivano alla conclusione che se Wally riuscisse a collegarsi con la Speed Force potrebbe tornare a casa, sebbene ciò implicherà che con lui arriverà anche Savitar. Così chiamano in aiuto gli altri loro amici della League. In questo modo, tuttavia, saranno sacrificati tutti quelli che in quel momento sono bloccati nella bolla temporale.
Per Oliver Queen assistere ancora alla fine di Roy Harper significa un grande dolore. Wally raccoglie le sue forze e mette in atto il piano e con lui arriva nel laboratorio anche Savitar al massimo del suo potere, tanto che nemmeno Superman riesce a fermarlo. E' allora che Wally capisce il suo ruolo. Se la Speed Force lo ha voluto lì è per un motivo preciso. Così assorbe tutta la Velocità che la forza può dargli e riesce a sconfiggere Savitar, che scompare sotto i suoi occhi e per ritornare nella prigione ove era confinato. Tutto è finito nel verso giusto.
Wally mette da parte la sua volontà di lasciare e accetta l'offerta di Barry Allen di tornare ad essere il Flash attivo della DC Comics. Alla fine dell'albo di ben 48 pagine (prezzo 5,99 $) si legge nel redazionale del DC Nation una intervista a Phillip Kenney Johnson che in quel momento era all'opera sulle varie testate di Superman. L'autore dice che scrivere l'Uomo d'Acciaio significa anche pensare come lui e che il progetto di coinvolgere Atlantide nella saga di Warworld è dovuto al fascino che il mondo di Aquaman ha sempre avuto su di lui.
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