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Alan Ford n. 629: la recensione

La cosa migliore da fare in questo momento per gustarsi una storia di Alan Ford scritta da Max Bunker è smettere subito di cercarci un senso e guardare al quadro generale se ci si riesce. Ho l'impressione che il vecchio Secchi abbia appunti sparsi un po' dovunque sulla sua scrivania di spunti di storie. Poi tocca a Dario Perucca ordinare. Nel n. 629, uscito ad ottobre 2021, si sono viste le chine di Luca Bonardi che hanno reso il tratto di Perucca meno Magnus dipendente.

La storia riprende il filo narrativo delle trame di Nala Dorf e Bonnie, le controparti di Alan e Minuette in quello che sembra una specie di mondo alternativo folle con lo stesso cast di personaggi ma in ruoli invertiti. O magari è una fantasia dato che Alan e Minuette sognano spesso di loro mentre compiono azioni di atroci. Può capitare come in questa storia che Nala e Bonnie desiderino sedere ad un tavolo di un bar con due poliziotti in borghese che non vogliono andarsene.

Finisce con i due crivellati di proiettili. Dopo passa un camion della nettezza urbana ma uno degli spazzini rifiuta di prendere i cadaveri. Nala lo ammazza e l'altro per non fare la stessa fine lo accontenta. Dopo svaniscono per ritrovarsi in una cittadina del vecchio far west dove il Numero Uno è un rapinatore di banca assistito dal fido Bob Rock. Nala cerca di rapinare anche lui una banca ma non vi riesce perché non si è presentato nel giorno e nell'ora richieste dalle leggi. 

Vi sono leggi che permettono di fare rapine? Sembra di si e colei che fissa le regole è Domitilla Scannagatti qui chiamata Capelli d'oro. I due ne combinano di tutti i colori. Ammazzano Gnam Gnam Kid per non pagarlo dopo avere mangiato a sbafo panini nel deserto. E poi raggiungono la città vicina per un'altra rapina. La Scannagatti, a cui piacciono anche le donne, si vorrebbe fare Minuette che le risponde di essere di gusti carnali antichi. Un vero peccato, tutto sommato.

Non ho mai capito se Minuette è bisex come la Scannagatti, anche se un leggero sospetto ce l'ho e mi sarebbe tanto piaciuto vederle in un bel duetto. Dopo Minuette si sveglia e spiega ad Alan il perché di quei fenomeni. Quando dormono le loro essenze vanno nei corpi di Nala e Bonnie, che esistono davvero. Anzi, sono esistiti perché dal database dell'FBI risultano deceduti da una decina d'anni. Al che mi sono chiesto: Alan e Minuette sono stati davvero nel passato?

Nell'editoriale Max Bunker fa un elenco di persone antipatiche e di persone simpatiche. Mi ci trovo abbastanza d'accordo. Come fa ad apprezzare un tizio come Fiorello che è soltanto uno che sniffa? E' c'è anche la pubblicità della ristampa di Superciuk. Doveva essere una miniserie di tutto rispetto di 30 numeri (son parole sue), ma è stata chiusa dopo appena 3 numeri. Come si fa a toppare così? Non è che qualcuno è semper ciuk? Intanto Alan Ford è salito di prezzo.

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