Pochi giorni fa, è uscito in edicola Alan Ford n. 658 di Max Bunker e Dario Perucca, che io ho mollato sei mesi fa, in quanto deluso dalla costante presa in giro che erano diventate le storie, senza trama, un barlume di filo logico (sembrando più che altro una serie di gag ideate da Bunker e incollate alla meglio da un più che disperato Perucca). La parte più rilevante di un albo, che si ha ancora il coraggio di offrire al prezzo folle di 5,00 euro, è data dall'editoriale Max Dixit.
Si, ha annunciato l'uscita di una ristampa cronologica e anastatica di Alan Ford, come sta facendo ancora oggi la Astorina con Diabolik con un certo successo. A memoria, mi pare che una anastatica di AF non sia mai stata proposta, ma che non seguirò. Al massimo prenderò il n. 1 per rivenderlo e lucrarci sopra (si, c'è sempre qualche attempato e ricco fan di Bunker che si compra tutto quello che lui pubblica) e che mi sembra una iniziativa disperata soltanto per spremere soldini.
E tuttavia questa sedicente ristampa cronologica di Alan Ford uscirà davvero? I dubbi, dopo le bugie raccontate da Bunker in questi mesi sul futuro di Alan Ford, sono legittimi. Ricordiamo che Bunker aveva prima detto che la serie sarebbe stata chiusa con il n. 660, salvo poi rimangiarsi tutto qualche settimana dopo sostenendo che non era vero niente (ma se lo aveva detto lui?). Anche di Petra, pur annunciata da mesi, non si sa ancora nulla. Nessuna tavola è stata pubblicata.
Di Petra quindi esiste solo il titolo di questa nuova serie che Bunker racconta di stare scrivendo, ma di fatto non c'è nulla, né una data di uscita, solo le parole del semper voster. Di Petra ho parlato in questo pezzo cercando di capire di cosa trattasse. Per adesso l'unica ipotesi realistica che si può fare è che si tratti di una pornodiva. A otto mesi di distanza non si sa ancora nulla. Una ristampa anastatica di Alan Ford? Tutti vorranno solo i primi 75 numeri, come è naturale che sia.
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