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Da ieri è stata diffusa la notizia che Alan Ford chiuderà tra un annetto con il n. 660 (oggi siamo arrivati al n. 651). La notizia è arrivata dalla bocca dello stesso autore Max Bunker in questa intervista rilasciata al tg regione Lombardia. Chissà se l'avrà sollecitata lui o meno, ma sta di fatto che in appena un minuto e trenta secondi, con poche parole Max Bunker chiude un'epoca iniziata nel 1969 con il primo numero di Alan Ford. Da allora, le storie le ha scritte sempre lui, Luciano Secchi alias Bunker, sebbene i disegni sono stati realizzati da diversi artisti. 

Perché chiude Alan Ford? Beh, sia per le vendite in calo (negli ultimi mesi, solo Diabolik per bocca dello stesso Gomboli, ha aumentato le vendite con nuovi lettori tra i giovani che arrivano ogni anno come ho spiegato qui) sia per i costi di produzione che ormai non possono più essere sostenuti da un piccolo editore quale è oggi Max Bunker, che ha cominciato con la Editoriale Corno di suo cognato, passando per un suo editore, MBP nel 1982 e da qualche anno con l'etichetta della 1000voltemeglio Publishing, editore gestito da una delle figlie. 

A quanto è sceso oggi Alan Ford? In giro pare che oggi lo sgangherato agente segreto non superi le 2.500 copie, che non sono così poche su 11.000 edicole e quindi una tiratura di poco inferiore al loro numero. Certo, Diabolik gira su un altro pianeta con le oltre 40.000 copie del solo inedito, ma parliamo di un altro genere di fumetto che Astorina, tra alti e bassi, è riuscito a tenere sempre sulla cresta dell'onda. Cosa che invece Bunker non è riuscito a fare con Alan Ford, in cui gli errori sono stati superiori ai successi ed oggi si è arrivati al punto finale.

Nella citata intervista, M. Bunker nel motivare la chiusura nega crolli delle vendite, ma lo fa con un tono stizzito, arrabbiato. Come editore conosce bene la prima regola, ovvero si va avanti fin quando si vende e si chiude quando non si vende più abbastanza. E quindi Alan chiude perché non vende più abbastanza e del resto questo scenario è stato annunciato dallo stesso Bunker nella posta del n. 641. Ne ho parlato qui ed indicò anche i possibili motivi, ovvero proprio quell'aumento di costi che non consente più di andare avanti, come poi è accaduto.

Negli ultimi anni Alan è diventato illeggibile: Max non sarà d'accordo su questo ma sul serio certe storie non avevano né capo né coda e nelle mie recensioni analitiche che trovate qui ho messo in evidenza questo elemento. E poi il prezzo abnorme. Alan Ford è passato in pochi anni da 4,00 euro a 5,00 euro. E ora nel numero in edicola si è appreso che le storie sono scese a 90 pagine (il resto sarà occupato dalla ristampa di episodi brevi). 5,00 euro? Ma ce ne rendiamo conto? Diabolik (che pure è aumentato) costa appena 3,00 euro.

Certo, Diabolik vende del solo albo inedito 40.000 copie mentre Alan Ford non supera oggi le 2.500 copie (e forse vende anche meno), però in edicola c'è anche il Morto (che è un fumetto nero a metà strada tra Kriminal e vari epigoni) che costa 3,50 euro e vende molto meno di Alan Ford (a stento dovrebbe superare le 1.500 copie). Allora perché Alan Ford deve costare 5,00 euro? Nella posta del n. 641 Max Bunker disse che il prezzo sarebbe potuto salire fino a 7,00 euro a causa dei costi elevati della carta. Si vede che alla fine ha ceduto alla realtà.

Anche perché nessuno avrebbe speso 7,00 euro per leggere un albo che solo due anni prima costava 4,00 euro. Quindi, Alan Ford chiude e poi? Bunker ha detto che si è stancato di scriverlo. Anche questo è un punto criticabile. Bunker anche in questo frangente difficile vuole cadere in piedi e cioè affermare che se Alan chiude è per motivi legati alla sua volontà e non a fattori che lui non può più controllare, come il calo delle vendite e gli aumenti dei costi. Se uno si stanca di scrivere, lascia il compito ad altri ma non chiude solo per questo.

Nell'intervista, Bunker ha detto che dopo Alan Ford arriverà un suo nuovo fumetto, Petra, che lui scriverà in prima persona. Di questo nuovo personaggio ho già parlato qui. Chi è questa Petra? Dal nome sembra quello tipico di una pornostar, magari lo sarà, chi può dirlo? Max è imprevedibile e nelle sue produzioni le belle donnine non sono mai mancate e anche gli accenni alle perversioni. Così, ad esempio, in molte storie si è fatto cenno alla bisessualità di Minuette Macon, la moglie di Alan Ford. Petra sarà una lesbica per dare un contentino?

Se si, allora dovrà essere un fumetto in cui Petra si dimena nel letto con altre donne, un bel fumetto porno-erotico in stile Edifumetto. La gente non aspetta altro. Non più menate per dare ingraziarsi i fanatici lgbt, ma donne che si divertono con altre donne per la nostra gioia. La nuova produzione come sarà? Sostituirà Alan come una protagonista dell'albo, che quindi continuerà con il n. 661 o sarà aperta una collana tutta nuova? E a che prezzo? Già perché i tempi sono duri e una Petra in formato pocket a 7,00 euro non sarebbe una cosa proprio bella.

Posted by at settembre 02, 2023
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