Il numero di aprile di Alan Ford inizia con una brutta notizia: c'è solo mezza storia perché l'inchiostratore si è beccata una influenza. E quindi? Il lavoro non andrebbe consegnato con anticipo? Prendiamo questa assurdità come una battuta di Bunker e andiamo avanti. Noto che la carta è cambiata. Più sottile, scadente e scura. Bunker lo aveva detto negli editoriali del n. 633. Manca la carta a livello globale così avrà rimediato questa cartaccia che ho dovuto pagare 0,50 € in più.
Alan Ford si risveglia in un ospedale privo di memoria e Domitilla ne approfitta subito per stringere i tempi del suo piano, ovvero sposare Alan mentre Numero Uno è contrario. La restante parte dell'albo è occupato dalla prima parte di una storia a solo di Bob Rock che deve trovare l'eredità di suo padre (un malavitoso) insieme ai tre fratelli gemelli. Ne esce fuori una storia intelligente con azione e umorismo. Sarà perché allora l'autore era molto più lucido di adesso? Chissà.
Sulle tracce del tesoro ci sono anche due agenti pasticcioni dell'FBI, agente Cut e agente X. Il tesoro, la refurtiva di una rapina in una banca, viene individuato dopo una serie di indizi lasciati dal padre sul monte Rushmore, ma prima di arrivarci il gruppo è passato da New York alla California tra indovinelli e sciarade. Editoriali scarni e solita pubblicità dei volumi a prezzi assurdi offerti ai suoi lettori. Segnalo l'unica immagine di nudo a pagina 87. Si vede solo un bel seno.
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