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Alan Ford n. 637: la recensione

Una storia di puro alleggerimento quella edita sul n. 637 di giugno 2022 che continua la saga del ritorno di Domitilla Scannagatti. Non so, ma ho l'impressione che queste storielle servano al disegnatore per completare il ciclo del ritorno di Minuette (perché Minu tornerà, giusto Max?). Domitilla non è male, anzi e in questo numero appare spesso nuda mettendo in mostra il suo corpo, seno soprattutto ma le tette di Minuette Macon sono un'altra cosa (giusto per chiarire).

Il tizio che attende Alan e Domitilla sullo yatch di quest'ultima è un vecchio vampiro che vorrebbe offrire alla ragazza altri 300 anni di vita se lei si farà mordere. Domitilla dice di no e il vampiro perde la dentiera poi per la vergogna si getta in acqua e sparisce. Pare finita li ma mentre Domitilla insieme Alan sta tornando verso la barca da una festa, viene rapita da due tizi che si fingono agenti della costiera. Il misterioso mandante si rivela essere sempre il vecchio vampiro. 

Costui è pazzo di lei e mordendola vorrebbe passare secoli vicino a lei, ma l'ennesimo rifiuto lo getta nella disperazione. Nel frattempo, Alan ha denunciato il rapimento con un piccolo aiuto del Numero Uno (nel suo libriccino aveva trovato dei precedenti per ricattare il capitano della polizia e obbligarlo a impegnarsi) e le forze dell'ordine hanno circondato il rifugio del vampiro che preso dalla situazione si uccide. Gli sforzi di Domitilla di conquistare Alan non funzionano.

Alan gli dice che le può essere amico, lei non si da per vinta e cerca di sedurlo mostrandosi nuda ad ogni occasione (vedere le pagine 3-4-7-8-9-11-28-29-37). Negli editoriali Max ribadisce ancora una volta che non cederà i diritti dei suoi personaggi per fare dei film a meno che non arrivino clamorose offerte. Dice di averlo messo anche per iscritto nel testamento e allude alla chiusura di Alan Ford perché la carta costa sempre di più e le vendite calano in modo vigoroso.

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