Con la conclusione del crossover Kal-El Returns (in Action Comics n. 1050) il mondo di Superman ha subito un nuovo riassetto editoriale, sebbene non dissimile nella struttura rispetto al precedente. I tempi in cui l'Uomo d'Acciaio aveva quattro serie regolari (Action Comics, Superman, Superman: Man of Steel e Superman: Man of Tomorrow) sono lontani. Le vendite sono basse e tenere tante serie non si può.
Fino ad oggi questa collana è stata Action Comics di Phillip Kennedy Johnson, che ha narrato le gesta di Superman su Mondoguerra dove ha liberato la popolazione dalla tirannia di Mongul. Johnson ha fatto del suo meglio ma con tanti paletti e direttive di inserire riferimenti politici antirussi (Mongul era in sostanza come Putin) il riscontro del pubblico è stato pessimo e la DC ha dovuto cambiare ancora le carte.
Il tentativo vergognoso di imporre sul mercato un Superman gay nel personaggio di Jon Kent (che forse non è il figlio vero di Superman ma solo un clone) ha peggiorato le cose. La serie Son of Kal-El ha chiuso dopo 18 numeri per basse vendite e la DC anziché chiedere scusa ai fan per lo scempio compiuto, ha annunciato il lancio di una miniserie di sei numeri ancora con Jon: Adventures of Superman: Jon Kent.
Action Comics dal n. 1051 diventerà un antologico dedicato agli altri membri del cast supermaniano, da Supergirl a Superboy passando per Acciaio. L'unica serie dedicata a Superman sarà Superman (vol. 6) che sarà affidata ai testi di Joshua Williamson, l'unico sceneggiatore che finora ha cercato di frenare l'ondata politically correct nelle serie DC. Quindi, Superman avrà una sola testata dedicata nel 2023.
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