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Nuova fusione Marvel: Deadpool diventa Octopus

La Marvel ha deciso di rilanciare, per la ennesima volta Deadpool con una nuova serie e come al solito lo sta facendo molto male. Ne ho già parlato qui e qui. La sua trama è quanto di più assurdo possa essere concepito. C'è una organizzazione criminale chiamata Atelier, ma non è un negozio di alta moda, eh! Per entrarci bisogna uccidere un pezzo grosso. Deadpool vuole entrarci ma dovrà ammazzare Octopus.

I testi sono di Alyssa Wong ed i disegni di Martin Coccolo. Il n. 3 di questa nuova serie in uscita il 18 gennaio 2023 mostra Deadpool con quattro braccia, due delle quali brandiscono una katana. Ha appena ucciso un mostro alieno che si era infiltrato nel suo stomaco! Quello che non capisco è perché Deadpool vuole entrare a fare parte di una squadra di assassini. La Wong ha dichiarato di amare il caos. Ok ci sta.

Quello che non ci sta è che forse qui non c'è caos ma puro senso del ridicolo. Deadpool si legge per evasione e non certo per riflessione. Il personaggio fu realizzato da Rob Liefeld e aveva un senso quando ad occuparsene era lui. La Marvel dovrebbe richiamarlo e affidargli in pianta stabile la serie anziché darla in pasto a questi nuovi fumettisti che non stanno dimostrando niente. Ora Deadpool ha 4 bracce.

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Max Bunker: è finita! Alan Ford chiude con il n. 660

Da ieri è stata diffusa la notizia che Alan Ford chiuderà tra un annetto con il n. 660 (oggi siamo arrivati al n. 651). La notizia è arrivata dalla bocca dello stesso autore Max Bunker in questa intervista  rilasciata al tg regione Lombardia. Chissà se l'avrà sollecitata lui o meno, ma sta di fatto che in appena un minuto e trenta secondi, con poche parole Max Bunker chiude un'epoca iniziata nel 1969 con il primo numero di Alan Ford. Da allora, le storie le ha scritte sempre lui, Luciano Secchi alias Bunker, sebbene i disegni sono stati realizzati da diversi artisti.  Perché chiude Alan Ford? Beh, sia per le vendite in calo (negli ultimi mesi, solo Diabolik per bocca dello stesso Gomboli, ha aumentato le vendite con nuovi lettori tra i giovani che arrivano ogni anno come ho spiegato qui ) sia per i costi di produzione che ormai non possono più essere sostenuti da un piccolo editore quale è oggi Max Bunker, che ha cominciato con la Editoriale Corno di suo cognato, passando per u