Ecco un'altra storia di Alan Ford che non sta in piedi, ancora una volta senza una trama definita e una serie di eventi legata da un filo logico ed un finale che ripaghi dei cinque euro spesi. So che chi legge questo fumetto non deve meravigliarsi, ma se Bunker avesse sopra di lui una sorta di supervisore, queste storie non passerebbero il vaglio. Torna il disegnatore regolare Dario Perucca e ritorna Minuette nuda, come si vede alle pagine 30 e 78 con attenzione di nuovo sui coniugi Ford.
Non appena bevono vino bianco offerto dalla direzione, piombano in un sonno profondo per risvegliarsi a bordo di una nave della marina militare con una missione molto delicata: dovranno fingersi capitano e tenente e indagare sulla sparizione delle navi nell'oceano Pacifico. A bordo c'è il tenente Lilly Parsons che sembra essere a conoscenza dei dettagli della loro missione. La Parsons si manifesta come lesbica.
Ormai è una costante di queste storie di Alan Ford. Ogni personaggio femminile è una lesbica che vorrebbe farsi Minuette, ma nessuna ci è riuscita finora. Mentre Minuette subisce un attentato da parte di una delle marinaie la nave inizia ad imbarcare acqua, come se le paratie fossero schiacciate da una enorme pressione. Alan Ford e Minuette si salvano facendosi sparare fuori dalla nave dal portello lancia siluri.
Vengono rilevati in mare da un elicottero della marina e condotti su di una portaerei, il cui capitano sta anche lui indagando sul misterioso fenomeno delle sparizioni dei navigli. Da lì partono con un aereo alla volta della California, ma i piloti vengono uccisi e loro sono costretti a buttarsi con il paracadute. Vengono risalvati da una nave sulla quale viaggia anche Domitilla Scannagatti, che fa il suo rientro nella serie.
Domitilla alterna la sua attività di attrice con quella di cantante e così invita i coniugi Ford al suo spettacolo che terrà in un albergo nei pressi. Mentre sono lì, un biglietto avvisa Minuette che una certa signora l'attende fuori. E' Lilly Parsons che si scopre essere la spia che ha cercato di ucciderli prima. Alan le spara alle spalle uccidendola sul colpo. La storia si chiude così senza capo né coda. Senza alcun senso.
Nei redazionali Max Dixit sono elencate domande (un po' assurde) a cui Bunker ha risposto alla sua maniera, cioè dando libero sfogo a se stesso, ma che non recano alcun contributo di interesse. Qualcuno gli avrebbe chiesto se legge altri fumetti oltre ai suoi. Lui dice di no, ma che sta leggendo un libro che parla male del suo defunto amico Stan Lee. Resta la fatica nel seguire questa serie e scriverci sopra.
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