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Ieri è arrivata la conferma che Barbara Baraldi è stata designata alla cura editoriale di Dylan Dog in luogo di Roberto Recchioni. Ne ho parlato in questo articolo spiegando che, tuttavia, nella sostanza non cambierà niente nel disastrato mondo di Dylan Dog, che continuerà ad essere un manifesto della propaganda di regime, tutto schierato a favore dell'establishment della masso-finanza liberista e inzuppato di valori immorali. Senza tornare su concetti già espressi e illustrati, chi pensa di essersi liberato di Roberto Recchioni sbaglia di grosso.

La Baraldi è arrivata su Dylan nella sua gestione e spesso è parso che i suoi testi fossero stati rivisti dall'alto, cioè dal curatore. Non può offrire un livello che già prima offriva e che spesso ha destato pesanti critiche da parte dei fan. Perché puntare su di lei? Perché, come ho spiegato nel pezzo linkato, nei fatto in Dylan non cambierà niente. Né livello di contenuti né di qualità di essi. R. Recchioni anche se non più curatore dal punto di vista formale continuerà a incidere. Come una tale dinamica sarà possibile? Magari con un accordo con l'editore.

Recchioni è un tipo vulcanico e la fine del suo apporto su Dylan Dog se consumata in modo traumatico avrebbe creato seri imbarazzi per la Bonelli. E così, come molti hanno sempre ipotizzato, avranno fatto una sorta di accordo: alla gente diamo un nome nuovo (più o meno, o almeno diverso), mentre nella stanza dei bottoni a decidere saranno sempre gli stessi, tra cui Recchioni, il quale ci ha tenuto a far presente che lui continuerà ad essere presente come scrittore di Dylan Dog. In definitiva, non cambierà niente e molti lo hanno capito su Comicus.

La community fondata dal sinistrorso Marco Rizzo, oggi supervisore delle testate mutanti della Panini, ha sempre avuto un atteggiamento critico verso Recchioni, mal visto perché i cussini, tutti di sinistra, non potevano tralasciare il fatto che il fumettista si è sempre professato un fascista zen. Un fascista su Dylan Dog? Inammissibile, anche se Recchioni ha fatto buon viso a cattivo gioco sposando in toto le tesi pro-Sistema per essere curatore di una testata di sinistra. A parte le idee politiche, su Comicus il pubblico è esigente sulla qualità.

Non gli basta leggere storie di sinistra, le vogliono anche di qualità e sotto questo profilo la gestione Recchioni ha sempre fatto acqua da tutte le parti. Non solo quando scriveva lui, ma anche quando erano altri le cui storie erano da lui approvate (e revisionate). E così un po' tutti sono stati criticati a volte in maniera veemente. Dalla Barbato per finire alla Baraldi. La notizia del suo arrivo come curatrice non è piaciuta ai cussini, che senza mezzi termini hanno fatto capire di non gradire affatto. Speravano di liberarsi di ogni incidenza di Recchioni?

Ingenui, ora vediamo cosa hanno scritto. Inizia Kool che dice: vabbè alla fine sarà solo di facciata visto che deciderà sempre e solo Sclavi. Ecco uno che crede alla propaganda. Sclavi non si occupa e non incide su Dylan da tantissimi anni, ma siccome la fanfara bonelliana lo dice, il Kool di turno ci crede. Ric777Vedendo il bicchiere mezzo pieno, l'impegno da curatrice le dovrebbe lasciare meno tempo per quello di sceneggiatrice. Hieronimus: e vabbè, Barbara Baraldi non piace come scrittrice, fiducia bassissima. Contenti loro e Sclavi, va bene così.

Wraith: si, praticamente a dirigere il secondo fumetto più venduto in Italia ci sarà uno che non ha mai scritto fumetti in vita sua (ma che è amico di Sclavi) e sua moglie (che ti fumetti ne ha scritti 10 in 10 anni, tutti bruttini). Preacher73 ha capito tutto: Cmq....parlando in giro con amici e appassionati, sia di persona che in alcune chat, è venuto fuori - secondo alcuni - che le dichiarazioni Bonelli per le quali le scelte di innovazioni o restaurazioni su DD siano sempre e solo opera di Sclavi sia un metodo per evitare di ammettere errori di programmazione.

E di gestione da parte di Bonelli. Quindi Sclavi accetterebbe di fare da parafulmine. Dago: oggi ricordiamoci di Gualdoni: scrittore mediocre e curatore pessimo. Faccio fatica a credere che la Baraldi, ad oggi non esattamente la migliore scrittrice di Dylan Dog, si possa rivelare una sorpresa in positivo come curatrice. Suicide Samurai: A prescindere che la Baraldi a me piace poco sia come sceneggiatrice di prosa che in veste di sceneggiatrice, ha comunque non solo poche storie di Dyd sul groppone ma pochi anni di apprendistato nel ramo fumetto. 

Ok, con i romanzi si è certa fatta esperienza di editing e collaterali per feedback, ma gestire un parco scrittori disegnatori per un seriale come dyd è altra roba. Promuoverla a curatrice mi pare un salto nel buio. SkullE' il personaggio di Dylan che è misogino. Il topos della ragazza del mese non è altro che l'uscita delle fantasie dello scrittore (e del lettore). Il problema è che il 90% delle storie classiche di Dylan parte dalla "bella cliente che ha un problema dylaniato" che lui risolve riuscendo a farsela. La restaurazione dovrebbe procedere così.

E tu dopo aver annunciato un ritorno alle sue origini lo fai gestire non solo dall'autrice (ovviamente) meno misogina del parco scrittori, ma anche da quella che l'horror lo concepisce solo nei termini edulcorati della letteratura young adult. E le storie che ha scritto finora di Dylan sono lì a confermarlo. Cioè: una figura che nel passato a cui si vuole tornare ha subìto delle interrogazioni parlamentari (!) per la troppa violenza nelle pagine lo fai gestire ad una scrittrice per adolescenti. E così delle due l'una: o è sbagliata la restaurazione o la curatrice.

PS: vedo che non riesce a venire fuori il segreto di Pulcinella, ovvero che la Baraldi e Lanzoni (nuova curatrice e nuovo assistente curatore editoriale di Dylan Dog) sono sposati: credo sia la prima volta, nella storia della Bonelli, che un personaggio viene gestito letteralmente "in famiglia". Sarà una cosa bella? Sarà una cosa brutta? Boh. A me fa solo un pò ridere che non lo dicano apertamente. C'è una cosa che non avevo trattato, cioè che come dicono questi, la Baraldi è sposata con Lanzoni, a sua volta amico di Sclavi. Ma Sclavi non c'entra niente. 

Posted by at maggio 05, 2023
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