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Qualche minuto fa, la Sergio Bonelli Editore ha reso noto attraverso il suo sito, che Barbara Baraldi sarà il nuovo curatore (o curatrice?) di Dylan Dog, prendendo il posto di Roberto Recchioni. Poco clamore in ordine ad una successione di cui tutti sapevano. Io l'avevo prevista ad ottobre dello scorso anno in questo articolo. Una scelta sbagliata per più di un motivo. In primis, la Baraldi non ha una radicata esperienza come autrice di fumetti. E' arrivata con la gestione di R. Recchioni e delle due storie che ho letto mi ha fatto una pessima impressione. 

Le sue storie spesso hanno accumulato molte critiche nei fan (basta leggere i commenti in gruppi e forum). Molta confusione ed idee poco chiare, grossomodo ciò di cui il popolo dylaniato si lamentava. E anzi, veniva criticato lo stesso Recchioni per averle approvate. La Baraldi arriva dai libri horror che scrive da una decina di anni, se non ricordo male, di cui non ho mai letto né cercato nulla. D'altro canto, se voglio leggere un horror vado dai maestri, Stephen King in primis. E poi c'è il suo orientamento ideologico. La Baraldi è schierata per il sistema.

Cioè, è allineata alla narrazione dominante e ciò significa sostenitrice delle ideologie di gender, lgbt, a favore dei migranti, provax, contro la Russia, ecc. e quindi, a livello ideologico è distante anni luce dal vero pensiero dominante, quello cioè che è presente nel mondo reale (che il regime mediatico cerca di oscurare a tutti i costi). Un particolare di non secondaria importanza, poiché si rischia di generare storie che non riscontrano idee e aspettative e soprattutto i gusti del pubblico (come finora emerso). Una volta intervenni sotto un suo post su FB.

Disse che considerava Dylan Dog un figlio. Io risposi che era meglio che se si concentrava a fare figli veri dato che la Baraldi ha già 48 anni e sebbene sposata, non ha figli. Va bene, queste sono scelte personali e non entro nel merito. La sua risposta fu molto piccata e da quello compresi che come altri che collaborano con la Bonelli la diplomazia e un certo modo soft di rispondere alle critiche non abitava lì. Io sono un cristiano e per me è una cosa di rilievo, ma ripeto, qui sono scelte personali. Così come quella di seguire un cammino di tipo cristiano. 

Nell'era dei social e della moda di mettere proprie foto ovunque, non capita mai che un personaggio pubblico, scrittore od altro, pubblichi foto in cui è in Chiesa o quando sta pregando, giusto per apparire in linea con il regime laico mainstream. Ma torniamo in argomento: la Baraldi ha scritto in tutto 11 storie di Dylan Dog, poco per assurgere ora ad un rango direttivo, in cui dovrà approvare le storie degli altri! E Recchioni, che ha detto che continuerà a scrivere storie di Dylan? Qui ho spiegato che invece è possibile che all'interno cambi poco o nulla. 

Recchioni potrebbe essersi accordato con la casa editrice per essere garantito per le approvazioni delle sue storie future, dato che, senza lo "stipendio" di curatore, dovrà ora arrangiarsi solo come scrittore. Quindi se qualcuno pensa che senza Recchioni cambieranno il livello e i contenuti delle storie, si rassegni. La Baraldi succede a Recchioni, almeno a livello formale ed esterno, solo per quanto riguarda la serie mensile. Busatta continuerà ad essere curatore del bimestrale Maxi Dylan Dog. E' scritto nello stesso comunicato della Bonelli.

E Sclavi? Stavolta non lo hanno tirato fuori per dire che a scegliere la Baraldi sarebbe stato lui. Ok, in pochi ci avrebbero creduto. Quando l'anno scorso posero fine al rilancio di Dylan Dog, attribuirono tutto il peso della scelta a Sclavi. Qui ho spiegato perché quella versione non stava in piedi. E quel tale Claudio Lanzoni? Questo tizio sconosciuto venuto fuori dal nulla che di punto in bianco si è visto assegnare vari incarichi di testi e soggetti per Dylan Dog? Già, niente paura, hanno pensato anche a lui creando il ruolo di assistente curatore editoriale!

Non è difficile pensare al seguente scenario: al di là di chi all'esterno appare o viene indicato come curatore o di curatrice di Dylan Dog, la testata continuerà a muoversi lungo i binari tracciati. A reggere le fila saranno i soliti noti, oltre a Recchioni che continuerà ad essere parte del sistema, la Baraldi che già c'era prima con l'aggiunta di questo C. Lanzoni, il cui apporto finora ha generato molte critiche da parte dei lettori. In definitiva, non è cambiato nulla. In questo video, la Baraldi ha detto che riporterà l'horror in primo piano nelle storie di Dylan.

Parole che suonano prive di senso dal momento che finora ha scritto storie di Dylan Dog. Quindi, in cosa consisterà questo horror che ora sarà di nuovo in prima fila? E chi lo sa. E chissà Recchioni che boccone amaro avrà dovuto inghiottire nel sentire queste truci parole (come se quando lui dirigeva l'orchestra l'horror non c'era...). Ed io? Dylan non mi interessa, non ne sono lettore e per quel poco che ho letto sia di Recchioni che della Baraldi su Dylan Dog ho fatto molto bene ad evitare di prendere l'abitudine di comprare questa serie in declino.

Posted by at maggio 04, 2023
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