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Un'altra tessera del puzzle si è aggiunta ieri al caos editoriale che sta tormentando il mondo di Dylan Dog. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, cliccate quiquiquiqui e qui. Per inquadrare subito il tema, la Bonelli ha annunciato che per volere di Tiziano Sclavi, Dylan deve tornare alle origini. Quindi, basta rilancio e basta recchionate e cioé le trovate controverse del curatore Roberto Recchioni, additato oggi dal fandom dylaniato come la causa del declino dell'Indagatore di Sclavi. Ne cito una: il matrimonio tra Dylan e Groucho nel n. 400.

In realtà, come spiegato nei pezzi linkati, T. Sclavi non c'entra niente, essendo fuori dalle vicende dylaniate da anni. Tutte le decisioni e la conseguente responsabilità dell'attuale disastro è tutta di Recchioni e di chi in Bonelli, come il direttore Masiero, lo ha sempre coperto. Il problema è che questa realtà fuori non può apparire. Nessuno oggi è disposto ad ammettere gli errori e il più grande ovvero intestardirsi nel tenere Recchioni nove anni nei quali non ne ha azzeccata una. La questione è stata questa: come liberarsene salvando la faccia a tutti?

Così è uscito dal cilindro tale Claudio Lanzoni. Come ho spiegato qui è probabile che si tratti di un nome inventato. Lo ha citato per primo Recchioni in un post su Instagram parlando delle storie dei nn. 435-436-437 create da Claudio Lanzoni e sceneggiate da lui. Tutti si sono messi alla ricerca di questo Lanzoni e non è emerso nulla. Possibile che la Bonelli affidi storie di Dylan Dog ad un perfetto sconosciuto e per giunta in un momento in cui il futuro della stessa casa editrice è nebuloso? No e non è nemmeno possibile che Lanzoni sia Recchioni.

Fa rima ma se si parte dal presupposto che la Bonelli vuole mandare via Recchioni (come leggere altrimenti la chiusura della sua fase di rilancio?) dopo tanti flop (citiamo i vari Orfani, 4 Hoods e Monolith, una ferita che ancora gronda sangue nelle casse di qualcuno) non è pensabile che ora se lo tengano come ghost writer di se stesso. In tal caso sarebbe una mancanza di rispetto verso i fan. Qui ho ipotizzato che Lanzoni potrebbe essere uno dei membri del comitato di revisori delle storie alla Bonelli cioé Boselli, Berardi, Manfredi ed altri).

Questo è un aspetto di cui in pubblico si parla poco. Tanti autori (ma non posso fare nomi) si sono lamentati del fatto che le storie scritte o disegnate sono poi uscite con vistose modifiche di cui non hanno mai saputo nulla). Oggi si aggiunge un nuovo tassello, come rivelato da questo youtuber in un video. E se si trattasse di Barbara Baraldi, una delle attuali autrici di Dylan Dog, la quale quando esordì come scrittrice nel 2007 usò lo pseudonimo di Luna Lanzoni? Se così fosse, chi è Lanzoni? La Baraldi o uno della sua cerchia di amici/parenti?

Escluderei la seconda ipotesi: come sopra, la Bonelli non affiderebbe a sconosciuti Dylan Dog oggi, specie per storie delicate che hanno la funzione di cancellare il rilancio di Recchioni. Quindi, è possibile che Claudio Lanzoni sia la Baraldi. Nei crediti del n. 437, figura anche lei come scrittrice e Lanzoni come soggettista. Anche questa stranezza ha un senso contestualizzata in un quadro specifico, l'esoterismo. La Baraldi non ha mai celato simpatie per il mondo esoterico e i simboli che lo indicano. Uno di questi è l'accentuato relativismo sessuale. 

L'ambiguità dell'essere che non è uomo e nemmeno donna e tutte e due le cose insieme tipica della figura del femminino sacro, che nei culti legati al satanismo è abbastanza diffuso. Leggete qui. Sessualità e perversione in una miscela esplosiva già comparse in alcune storie di Dylan Dog scritte dalla Baraldi (si veda il n. 348). Se Lanzoni e la Baraldi sono la stessa persona è possibile che la seconda prenderà il posto di Recchioni come curatore? Se no, perché Bonelli affiderebbe le storie in cui chiude il rilancio di Recchioni a uno sconosciuto?

Come Recchioni, quindi anche la Baraldi dovrebbe proseguire sotto l'impronta esoterica per le nuove storie di Dylan Dog. Che questa roba funzioni o no, lo dirà il pubblico. Finora non è che Baraldi abbia strappato consensi. Anzi, spesso è stata al centro di forti critiche. Per ciò che mi riguarda, la mia educazione cristiana mi porta lontano rispetto al pensiero di questa scrittrice. Il buon cristiano non legge serie come Dylan Dog o Dampyr. Altro aspetto importante: perché la Bonelli nel 2022 nasconde ancora la vera identità degli autori?

Posted by at ottobre 13, 2022
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