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Sakamoto Days n. 8: recensione analitica

Il volume n. 8 di Sakamoto Days, uscito il 13 luglio 2023, si apre con la terza prova dell'esame di trasferimento per l'ammissione alla JCC, la scuola per sicari. Un test che Usami, il capo degli esaminatori, pensa in modo da evitare che muoiano altri. Dopo lo schianto dell'aereo, infatti, sono rimasti in lizza meno di dieci persone. Tra queste anche Anti Patico, alias Kill Baby, mentre il regista Kanemuri è in apparenza ancora vivo (nella prima pagina è a terra mentre si rende conto che non può più girare avendo perso la macchina da presa che aveva). 

Il capitolo n. 62, che apre il volume, vede alcune sorprese. Slur/Uzuki commenta con Kashima e Gaku del test e spera di arruolare coloro che risulteranno vincitori, perché, come afferma lui, i giovani hanno meno cose a cui pensare. All'esame si uniscono anche i raccomandati speciali, gruppo di tre persone segnalate da altre agenzie di sicari nel mondo. Si tratta di Kaji, Shinaya e la deliziosa Toramaru, che come gli altri sono degli psicopatici che amano uccidere. Toramaru è una fan di Sakamoto, di cui ha un portachiavi con il suo volto magro allo zaino.

La terza prova consiste nel prendere una striscia di colore che ogni concorrente si legherà addosso. Le strisce erano nei proiettili con la scritta JCC che hanno preso sull'aereo. I concorrenti vengono divisi in squadre di tre elementi. Shin e Sakamoto sono capitati in squadre diverse. Il capitolo 63 vede la terza prova entrare nel vivo. Il gruppo di Sakamoto, di cui fanno parte anche Akira e Kill Baby, si mantiene in attesa, mentre quello di Shin conquista la prima striscia colorata. Nel medesimo tipo di situazione si trova anche il gruppo di Toromaru.

Ad un certo punto, il gruppo di Sakamoto viene preso di sorpresa con l'inganno da un gruppo con una rete di acciaio che li blocca a terra e con uno di loro che gli ha puntato conto un cannone. Poco prima Taro Sakamoto aveva notato la velocità con cui si muove Akira e gli chiede dove ha imparato quella tecnica. Il capitolo n. 64 si concentra sugli scontri tra il gruppo di Shin e il gruppo di Toromaru e quello di Taro Sakamoto con un altro gruppo. Toromaru è una fanatica di Sakamoto, che venera come una divinità. Guai a discutere la sua passione.

Quando Mafuyu Seba lo fa, Toromaru cerca di ammazzarlo. Inoltre, la bella aspirante sicaria ha compreso che Shin è un telepate. Intanto, Sakamoto riesce a sollevare la rete d'acciaio in cui era intrappolato e Akira ne fuoriesce. Sakamoto gli dice di scappare ma lei si trattiene e scatena di nuovo la sua velocità. Con un colpo di karate detto nukite recide la carotide ad un altro concorrente riducendolo in fin di vita e dice che doveva seguire il sentiero che porta all'uccisione. Sakamoto ne resta colpito poiché quelle parole le ha già sentite prima alla JCC.

Gli chiede così come si chiama di cognome e lei risponde Akao, Akira Akao, il cognome di un suo vecchio compagno alla JCC. Nel capitolo n. 65, Akira rivela di essere la nipote di Rion Akao, una ragazza che come Sakamoto studiava alla JCC e un giorno, come ricorda lo stesso Sakamoto, riuscì a battere lui e Nagumo nel tiro a segno. Akira dice di avere deciso di entrare nella JCC per scoprire cosa è successo alla zia Rion. Intanto, il gruppo di Shin, in cui ci sono Mafuyu Seba e Kaji, il raccomandato speciale, si trova sotto l'attacco della letale Toromaru.

La ragazza rivela che un giorno, ritrovandosi sulla scena di una delle missioni di Sakamoto, rimase così affascinata dalla sua abilità che da allora decise che sarebbe diventata come lui. Imparò a parlare bene per essere degna di parlare con lui, si appassionò di musica per creare una image song degna del suo mito, si tinse i capelli e cercò di imitare il suo atteggiamento distaccato. Notando che Shin muoveva le spalle prima di attaccare come Sakamoto, si convince che perfino lui deve essere un grande fan di Sakamoto ed è contentissima di tutto ciò.

Quando Shin fa capire a Toromaru che Sakamoto è molto diverso dal tipo spietato che si è figurata nella fantasia e che anzi è una persona buona, va su tutte le furie e decide di ammazzare Shin. Toromaru ha reagito al trauma di assistere all'assassinio della sua famiglia da parte di Sakamoto idolatrandolo in una sorta di difensa psicologica. Come altri aspiranti sicari, è divenuta una vera psicopatica. Il capitolo n. 66 è tutto incentrato sullo scontro tra Shin e Toromaru. Shin si trova in difficoltà pur potendo leggere il pensiero della sua dura avversaria. 

Infine, dopo essere stato criticato da Toromaru per i suoi colpi troppo leggeri, ricorda una delle lezioni di Sakamoto: usare tutto l'ambiente circostante e così riesce a spingere la nemica da un dirupo facendola cadere in una cascata. Dopo si getta nelle acque per salvarla notando che non riusciva a risalire. In realtà, stava solo cercando di sbloccare il pupazzo di Sakamoto che si era incastrato sul fondale. Toromaru colpita dal gesto chiede perché è stata salvata. Shin risponde che così avrebbe fatto anche Sakamoto e lei gli regala il pupazzo del suo idolo.

In quel momento vengono attaccati dal terzo raccomandato speciale, Shinaya, che in realtà è guidato a distanza da Gaku con un visore che gli permette di dirigere i movimenti dell'aspirante killer. Gaku, che nel capitolo precedente si è visto riattaccare il braccio da Kashima grazie alle sue alte conoscenze chirurgiche, è più che deciso a uccidere tutti tramite Shinaya ma il cap. n. 67 si apre con un colpo di scena. Shinaya viene squalificato perché ha perso la sua striscia colorata (in realtà se l'era tolta perché per Gaku che lo guidava era qualcosa di inutile). 

Gaku/Shinaya non la prende bene e così comincia ad uccidere tutti scatenando il caos sulla scena. Però, mentre tutti si allontanano, Shin decide di affrontarlo per dimostrare di essere un degno compagno di lotta di Sakamoto, salvo però scoprire che il precedente scontro con Toromaru lo ha lasciato senza forze. Per sua fortuna, Mafuyu Seba e Toromaru corrono in suo aiuto. Il capitolo n. 68 vede lo scontro tra Gaku/Shinaya e gli altri entrare nel vivo. Shin è il primo a sospettare che qualcosa non va. Non riesce a leggere la mente dell'avversario. 

Tutto ciò perché Gaku/Shinaya è guidato a distanza da Gaku. Anche Kaji, altro raccomandato speciale, intuisce qualcosa di molto strano. Gaku/Shinaya è addormentato, ma teme di dirlo agli altri perché in quanto molto timido, ha paura che lo prendano in giro. Intanto, nel luogo segreto dove Slur/Uzuki ha posto la sua base, Kashima rivela a Gaku che questo Shinaya è uno qualunque assunto dopo un annuncio sui giornali, benché sia stato selezionato per le sue abilità fisiche, che permettono di reggere ai movimenti alquanto rapidissimi di Gaku. 

Shin, che ha ascoltato i pensieri di Kaji, lo sprona ad entrare in azione anziché restarsene a rimuginare in disparte. Colpito da quelle parole, Kaji si determina ad agire e ha un piano. Il capitolo n. 69 è dedicato allo scontro tra Gaku/Shinaya da un lato e Shin e Kaji dall'altro lato. Kaji, tra l'altro, manifesta la sua abilità che consiste in una sensibilità così accelerata da ascoltare i segnali radio, che pervengono fino agli occhiali di Shinaya da chi lo sta controllando a distanza, cioè da Gaku, ma tra i pensieri di questi e i movimenti di Shinaya c'è un ritardo.

Un ritardo di mezzo secondo, che potrebbe essere utilizzato. Shin e Kaji si gettano così all'attacco e precipitano insieme all'avversario in una grotta con l'eco. In teoria dovrebbero essere avvantaggiati, ma Shin per quanto veloce non riesce a leggere in tempo i pensieri di Kaji per coordinarsi. Non gli rimane che leggere il subconscio di Kaji per sfruttare il vantaggio del mezzo secondo di ritardo del nemico, ma come già accaduto in passato ciò potrebbe costargli caro poiché dopo pochi minuti sarebbe inerme se l'avversario restasse ancora in piedi.

Il capitolo 70 vede, almeno all'inizio, sia Shin che Kaji in vantaggio su Gaku/Shinaya, poiché Kaji avendo memorizzato la sequenza di suoni con cui sono trasmessi gli impulsi dei comandi a distanza di Gaku, è in grado di prevedere dove e come colpirà l'avversario. Però è solo un fuoco di paglia dato che Gaku, sentendosi con le spalle al muro, non esita ad usare il corpo di Shinaya come arma con cui colpisce Kaji in una maniera che sembra fatale. Al tempo stesso, Shin ha esaurito la forza ed è alla mercè del nemico implacabile e pare tutto finito.

In quel momento tuttavia, arriva Taro Sakamoto che con un poderoso calcio scaraventa Gaku/Shinaya dall'altro capo della grotta in cui è avvenuto il tragico scontro. Il volume termina così e con un attonito Shin che osserva la figura possente di Sakamoto che lo salva ancora una volta. L'ultima pagina del volume è dedicata ad una storia breve in cui il cast rimasta a Tokyo discute di come se la staranno passando Sakamoto e Shin e li immaginano a mangiare degli animali strani e a cucinare zuppe di erbe selvatiche senza sapere come stanno le cose.

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