Da un numero di anniversario ci si attenderebbe una grande storia ma nel caso di Alan Ford, che è arrivato a toccare quota 650 questo non è avvenuto. Bunker presenta una non storia, poiché almeno nelle intenzioni è parso che volesse fare un mega-riassunto della storia di Alan Ford, dall'uscita del primo numero fino ad oggi. Ci è riuscito? No, perché non si capisce un tubo. Ogni due pagine cambia la scena ed il cast di personaggi. Si va dalle origini di Alan e del gruppo TnT.
Forse Bunker già sapeva che la serie sarebbe dovuta chiudere con il n. 660, quindi avrà pensato che tutto sommato inserire tavole senza senso ognuna prelevata da un punto della lunga storia di Alan Ford avrebbe raggiunto lo scopo. Quale però non se ne ha alcuna idea. Se mai uno scopo in questa storia è mai stato presente. Buona la prova ai disegni di Perucca, che a differenza del solito, sembra più ordinato, specie quando disegna lo stesso Bunker e il disegnatore Magnus.
Editoriale abbastanza triste quello di Bunker che forse sa che a breve deve chiudere bottega, si lamenta di tanta gente importante defunta ma non cita i sieri genici imposti a furia di leggi incostituzionali per le quali finora nessuno ancora ha pagato ma che un giorno pagheranno (come mi auguro io, orgoglioso novax, non vaccinato e filo-putiniano) in quanto la storia non risparmia nessuno. Così altri dieci numeri e si chiude, anche e soprattutto per i tanti errori commessi da Bunker.
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