Il n. 821 del quindicinale de L'Uomo Ragno presenta il capitolo finale della saga Dark Web che in Usa è stato proposto in uno speciale di cui ho già parlato qui. Un albetto di 32 pagine che la Panini ha venduto al prezzo di 3,00 euro ma che per il suo contenuto scarso doveva essere venduto al prezzo simbolico quasi di 0,50 euro. Ai disegni si sono visti Adam Kubert, qui meglio del solito e un certo Francesco Mortarino, che nelle note viene esaltato per il solo fatto di essere un italiano che lavora per la Marvel (come se oggi questo fosse chissà che boom).
Sta di fatto che ad un certo punto, i demoni si rivoltano contro il loro nuovo sovrano, Chasm, per passare di nuovo ai comandi di Madelyne, la quale fa osservare che non è una falce che conferisce il potere nel Limbo. Spider-Man va all'attacco di Chasm e nella calca si vedono il Gold Goblin ovvero Norman Osborn e Ms. Marvel Kamala Khan, ma è Madelyne che toglie la falce dalle mani di Chasm che cade a terra sconfitto. Gli X-Men lo vorrebbero in custodia per processarlo, ma lei insiste che è suo onere farlo e così alla fine viene imprigionato.
La sua tuttavia è una strana prigione visto che come Spider-Man può constatare, sembra una sorta di paesaggio da favola. Madelyne si giustifica con il fatto che i demoni che hanno progettato il luogo con idee confuse su ciò che fosse una tortura. Alla fine, Madelyne ottiene ciò che vuole. Il Limbo apre una amabasciata a New York e come ho spiegato nel pezzo linkato così la Marvel fa uno spot al satanismo, ma nessuno ci fa caso. Dark Web si rivela quindi una pessima imitazione della saga Inferno sprofondata però nel ridicolo da Zeb Wells.
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