Con il n. 824 del quindicinale de L'Uomo Ragno si spezza la catena di mediocrità delle trame di Zeb Wells su The Amazing Spider-Man (vol. 6) e in parte di quelle di Slott sulla serie Spider-Man (vol. 3) e si torna, a sprazzi, alle atmosfere di fine anni '90 con la miniserie dal titolo The Lost Hunt scritta da J.M. DeMatteis con i disegni di Eder Messias. La storia è ambientata ai tempi in cui, durante la seconda saga del clone, Peter, privo di poteri e credendo di essere lui il clone, era andato a vivere a Portland con la moglie Mary Jane in attesa di un bambino.
Afferma di volere vendicare le morti di Kraven e Vladimir uccidendo Peter Parker ma di fatto sembra indurlo a tornare ad essere Spider-Man. Insomma, se il problema è solo la vendetta ora che Peter non ha poteri, potrebbe ucciderlo quando vuole ma mette in scena il solito tormentone che spesso DeMatteis presenta quando approfondisce la psiche dei personaggi. C'è una Mary Jane preoccupata per Peter, a causa della situazione di stress in cui è precipitato e vorrebbe che lui chiami la dott.ssa Kafka. Solite trame trite e ritrite di DeMatteis.
La seconda storia dell'albo è tratta dalla storia di appendice di Spider-Man (vol. 3) n. 5 e vede Justin A. Reynolds ai testi e Julian Shaw ai disegni. La trama è basata su battute e situazioni paradossali: Peter paga una fortuna il biglietto per un concerto della sua band preferita, salvo scoprire che loro stavano aspettando l'Uomo Ragno. Sarebbe quindi entrato gratis ma non lo sapeva. Irrompe Rhino sulla scena per rapire la figlia del governatore dello Stato. Spider-Man con la bella Photon gliene dicono quattro e dopo il gigante è stato messo ko.
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