Il n. 830 de L'Uomo Ragno conclude la saga del ritorno dell'Emissario iniziata, in pratica, dal n. 1 della attuale collana di Amazing con quel pessimo scrittore che è Zeb Wells e lo fa in un modo molto confuso, quasi affrettato, dimostrando che le varie idee erano finite da tempo. L'albo ha ospitato il n. 26 di The Amazing Spider-Man con disegni di Romita Jr., un albo che la propaganda della Marvel ha spacciato per epico ma che a conti fatti si è rivelato, almeno secondo il mio punto di vista, un continuo rincorrersi di castronerie tra una pagina e l'altra.
Peter è stato sbalzato nel suo mondo di origine da Mary Jane che ha cercato di salvarlo spingendolo attraverso un portale dimensionale e quando Peter vi è tornato per salvarla erano passati quattro anni, ma per lui erano state solo poche ore. In questi quattro anni Mary Jane si è messa con Paul tradendo Peter e crescendo due bambini trovati tra le rovine come loro figli. Sei mesi dopo, Rabin torna e raggiunge Peter e gli altri su Terra-616. Cos'altro c'era da dire? Wells ha spremuto le sue meningi e ne è uscita una storia che a dirla tutta è davvero scarsa.
Si comincia con lo scontro tra Rabin e tutti gli altri, tra cui Norman Osborn nelle vesti di Gold Goblin, che poi non combinerà niente ed entrano in scena pure i Fantastici Quattro a bordo della loro vasca da bagno volante. Si viene a sapere che Paul non era un assistente di Rabin, ma il figlio del Rabin della dimensione in cui Peter e Mary Jane erano finiti nei numeri scorsi e che i bambini ivi trovati erano solo dei costrutti artificiali creati dallo stesso Rabin per cementare il legame tra lui e Mary Jane e visto che non gli servono più ora li elimina.
Entra in scena anche Kamala Khan, la ragazza pakistana che oggi è la nuova Ms. Marvel e che faceva la stagista alla Oscorp (con scopo di controllare Norman). E mentre i Fantastici 4 affrontano un mostro gigante evocato da Wayeb, Ms Marvel porta in salvo Mary Jane che si scopre avere poteri energetici che si rivelano inutili contro Rabin. La battaglia si conclude con Kamala Khan che assume le sembianze di Mary Jane e si sacrifica facendosi uccidere da Rabin, il quale quindi si sgretola davanti a tutti. Della serie peggio di così non si poteva.
In Marvel devono essere stati alla frutta per pensare di usare la saga dell'Emissario per eliminare la Ms Marvel islamica che non è piaciuta a nessuno. I bambini che Mary Jane e Paul avevano preso non erano veri, ok, ma Mary Jane si è comportata da troi@ mettendosi con Paul. Il suo tradimento resta. Mettiamoci i disegni orrendi di Romita Jr per completare il quadro. Zeb Wells in poche pagine ha concentrato tanti eventi, uno più grosso dell'altro, ma rovinando tutto con una trama che non è mai stata in piedi (o era questa l'intenzione dall'inizio?).
L'albo contiene una breve storiella tratta dall'one-shot FCBD 2023: Spider-Man/Venom con Zeb Wells sempre ai testi ma con disegni di Patrick Gleason. Finalmente uno Spider-Man disegnato normale e già questo è un fatto importante. Un gorilla evade dallo zoo e semina il panico per le strade di New York. Spidey interviene e grazie all'aiuto del suo robottino chiamato Insetto riesce a metterlo ko (Insetto si era agganciato all'animale lanciandolo in alto per farlo atterrare giusto su un pugno di Spider-Man). La storia è parecchio comica, in realtà.
Una ragazza che Spidey ha salvato dal gorilla gli fa notare quanto sia stato stupido da parte sua fare battute con un animale. La folla che si è radunata sembra quasi accusare l'Uomo Ragno che ha colpito un povero gorilla. Dietro le quinte si cela Kraven: è stato lui a liberare il gorilla usandolo come esca non si sa bene per che cosa. Davanti a lui si erge quel panzone del dott. Octopus che annuncia il suo piano per distruggere Spider-Man. Quante volte lo ha fatto negli ultimi decenni senza mai riuscirci? Una novità ogni tanto ci vorrebbe dai criminali.
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